Foto Antoroto 19 settembre 2010 |
Chiara, Stefano |
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In
quest'ultima domenica d'estate volevo fare la Cima Baussetti
da Valcasotto. Le previsioni, dopo la brutta giornata di sabato,
assicuravano il ritorno del sereno per venti di Maestrale. A
Vara, alle 6 di mattina, c'era però nebbia fitta: segno
inequivocabile che a soffiare non era il Maestrale ma il vento
da est, che raccoglie l'umidità sull'Adriatico e la condensa
nei bassi strati del Cuneese e dell'Alessandrino fin sulla cresta
delle Alpi Liguri e dell'Appennino (che risulta così
incappucciata dal classico cappello di nubi mentre sulla costa
splende il sole). In estate questa copertura nuvolosa si dissolve
entro mezzogiorno sotto l'azione essiccatrice dei raggi solari
mentre in inverno persiste per tutta la giornata. Ho così
optato per l'Antoroto da Valdinferno, in quanto l'itinerario
si snoda principalmente in un vallone riparato a nord dalla
dorsale dei monti Berlino, Grosso e Mussiglione |
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La
scelta dell'itinerario, in questa giornata di tempo incerto,
è stata azzeccata: partiti alle 8.30 da Valdinferno abbiamo
fatto al sole tutta la salita fino alla Colla Bassa passando
per il Rifugio Savona |
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Qui
siamo alla borgata Mulattieri da dove partono i due itinerari
per la Colla Bassa: quello di sinistra sale nel vallone del
Rio della Bura mentre quello di destra passa per il Rifugio
Savona |
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L'Antoroto
è ancora sgombro da nubi: purtroppo quando giungerò
in vetta sarà avvolto dalle nebbie |
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Un
buon sentiero ci conduce verso il Rifugio Savona |
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Eccoci
alla Stalla Pian Bersi |
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Il
Monte Grosso è una diga che protegge l'Antoroto dalle
nuvole risalenti dalla pianura |
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Stiamo
arrivando al Rifugio Savona circondato dai pascoli di Pian Bersi |
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Le
nebbie ci sorprendono alle spalle risalendo inopinatamente dalla
conca di Garessio |
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L'itinerario
prosegue sui grandi pascoli sopra il Rifugio Savona. Le mucche
hanno tappezzato i prati con i segni tangibili della loro presenza:
occorre stare bene attenti a dove si posano i piedi... |
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Il
Pian Bersi visto dall'alto |
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Il
sentiero scende ora ripidissimo nel vallone del Rio della Bura |
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Uno
sguardo verso valle per sincerarsi che le nuvole non salgano |
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Siamo
quasi alla Colla Bassa: sotto il passo Chiara si fermerà
ad aspettarmi |
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L'ultima
immagine dell'Antoroto nel cielo azzurro |
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La
conca pascoliva dell'Alpe di Perabruna con il Rifugio Manolino
vista dalla Colla Bassa |
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Mi
accingo ora a salire il più velocemente possibile per
arrivare sulla vetta prima della nebbia |
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Ma
come si può notare dalle prossime foto... |
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...per
una manciata di minuti sono arrivato in ritardo. Pazienza... |
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Ritornato
da Chiara iniziamo la discesa verso Valdinferno seguendo il
sentiero del vallone |
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Alle
Case Mulattieri chiudiamo l'anello. La comoda stradina in cemento
ci riporterà in breve alla macchina |
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Una
bella foto di Valdinferno. Si narra che il nome gli sia stato
attribuito da Napoleone il quale, avendo dovuto attraversare
la valle in direzione della Francia in pieno inverno, l'abbia
nominata Valle di Inferno a causa delle molte difficoltà
dovute alle abbondanti nevicate |
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Il
tracciato dell'escursione rilevato con il gps. All’andata
abbiamo seguito l’itinerario che sale alla Colla Bassa
passando per il Rifugio Savona (traccia a destra). Dalla Colla
Bassa sono salito all’Antoroto lungo il sentiero segnato
(traccia a destra) mentre in discesa ho fatto l’esile
sentierino che percorre più o meno fedelmente lo sperone
nord-est (traccia a sinistra). Dalla Colla Bassa a Valdinferno
abbiamo seguito l’itinerario che scende nel vallone del
Rio della Bura (traccia a sinistra)
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