Foto Monte Moro 30 ottobre
2010 |
Stefano |
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Dopo due fine settimana di tempo brutto,
le previsioni per il ponte del 1 novembre davano nuovamente
tempo pessimo lasciando qualche spiraglio di speranza per la
sola mattinata di sabato. Ho deciso così di tentare un'escursione
un po' anomala su un monte che conosco bene per averci sciato
più volte ma sul quale non ero mai stato a piedi: il
Monte Moro di Frabosa. Questa scelta, dettata dall'esigenza
di allontanarmi il più possibile dal mare per evitare
la nebbia e dalla voglia di calpestare un po' di neve,
si è rivelata azzeccata. Mentre i crinali Galero-Armetta ed Antoroto-Pizzo erano avvolti da densi nuvoloni, sulle montagne del Monregalese prossime alla pianura il cielo era sereno o appena velato. Sono partito all'alba dal piazzale
della seggiovia del Monte Moro salendo lungo i bei prati della pista da sci. A 1100
mt. è comparsa la prima neve, dura e portante |
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Salendo di quota il manto nevoso è cresciuto considerevolmente
e la crosta ha cominciato a cedere rendendo faticoso il cammino
(le ciaspole sarebbero state utilissime). Entrato nel bel
bosco di larici con i colori gialli dell'autunno, ho proseguito
lungo la stradina (in inverno pista da sci) che sale a tornanti
fino alla stazione a monte della seggiovia dove si trova anche
la Baita delle Stelle.
Nelle successive fotografie i colori autunnali dei larici
sotto la vetta del Monte Moro
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In alto compare la stazione d'arrivo della storica
seggiovia del Monte Moro. Costruita nel lontano 1948, è
stata recentemente revisionata ottenendo il permesso per altri
vent'anni di esercizio |
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Sopra le dense foschie che coprono la pianura
si innalza l'inconfondibile sagoma rocciosa del Monviso |
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Un bel sole ed un cielo azzurro mi hanno
accolto sul piazzale innevato della seggiovia
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Questa è la stazione d'arrivo della
seggiovia. L'edificio ospita anche il rifugio-ristorante "Baita
delle Stelle" |
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Convinto che ormai fosse solo una formalità
da sbrigare in pochi minuti, mi sono diretto baldanzosamente
verso la vicinissima vetta del Monte Moro |
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Questo brevissimo tratto si è rivelato
invece massacrante poichè sprofondavo nella neve fino
alla vita. Gli ultimi venti metri ho dovuti farli a quattro
zampe. Non mi era mai capitato prima d'ora! |
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Finalmente, dopo tanta fatica, arrivo in
vetta |
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Dalla cima del Monte Moro si ha una splendida
vista sul Mongioie, la Brignola... |
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...sul Mondolè carico di neve... |
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...e sulle Marittime. In basso i brutti
edifici di Artesina e, sopra, la Trucca della Turra |
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Il Burrino, dove c'è l'arrivo della
seggiovia proveniente da Frabosa Nuova e la partenza del secondo
tronco che sale alla Malanotte, è abbondantemente innevato |
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Al ritorno ho seguito la stradina che collega
l'arrivo della seggiovia del Moro con la pista da sci della
Malanotte |
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Sto per raggiungere la pista da sci che
scende dalla Malanotte |
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L'innevamento è davvero abbondante
ed anche la discesa costa parecchia fatica |
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Eccomi alle baite del Burrino: come si può
notare nella foto, l'ambiente è davvero invernale |
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Dopo il Burrino proseguo la discesa sul
pistone innevato |
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Il paesaggio si addolcisce e ricompaiono
i bei colori dell'autunno |
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In quest'ultima foto ci sono l'autunno e
l'inverno. Qui in basso c'è l'autunno, con i verdi prati
sui quali fino a poco tempo fa pascolavano le mucche. Lassù
in alto c'è invece l'inverno, con il Monte Moro splendidamente
innevato |
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Il tracciato dell'escursione rilevato con
il gps. In salita ho seguito la pista da sci del Monte Moro
(traccia di destra). Al ritorno mi sono portato sulla dorsale
della Malanotte ed ho seguito la pista che scende al Burrino
(traccia di sinistra). Infine ho imboccato lo stradello che
attraversa il vallone del Rio Straluzzo e che riconduce a Frabosa
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