Quando usciamo dalle macchine al passo della Cappelletta un gelido vento ci fa rabbrividire. Alle 9,15 iniziamo la salita su neve ghiacciata. Superiamo, ciaspole ai piedi, una scaletta a pioli che interrompe il filo spinato di recinzione e attraversiamo a mezzacosta un tratto scoperto. Il vento intanto è cessato

Saliamo nel bosco e al passo del Lupo abbandoniamo l'Alta Via (che prosegue sulla sinistra) per seguire il sentiero più ripido (strada dei Termini) che ci porterà sul crinale. La neve si è fatta bella, anzi bellissima

Gli alberi cedono il posto a bianche e soffici distese. La vetta è ormai vicina

Eccola infatti: un dolce pendio prativo a sud mentre i fianchi nord sono coperti dal bosco

C'è chi è già arrivato in cima ma noi ci attardiamo per una foto sotto gli alberi carichi di neve

Paola riprende il nostro gruppetto che sale l'ultimo pendio che porta alla vetta ...

... mentre Claudio si attarda a scattare fotografie

Qualcuno è in ginocchio per non nascondere la croce, storta e per l'occasione vestita di ghiaccio e di neve. E' mezzogiorno, il tempo è splendido, non c'è un filo di vento, così possiamo consumare il nostro pasto in vetta ammirando il panorama

Proseguiamo sul crinale per scendere alla Foce dei Tre Confini

Alle nostre spalle lasciamo il pendio del Gottero ...

... mentre in basso si può vedere il cippo della Foce dei Tre Confini. Qui abbandoniamo la "strada dei termini" e svoltiamo a sinistra per aggirare i fianchi nord del Gottero (foto di Paola)

Passiamo tra due pareti di abeti carichi di neve

Più avanti i faggi che l'inverno ha spogliato tornano a regnare sovrani sul paesaggio...

... prima di lasciare spazio alle radure prossime al passo della Cappelletta (che raggiungeremo alle 15,30)

Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. La salita al Gottero e la discesa fino alla Foce dei Tre Confini sono identificabili con la traccia di sinistra. La traccia di destra visualizza invece l'itinerario del ritorno che si sviluppa a mezzacosta nel boscoso versante nord del Gottero