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Foto Bivacco Cavarero e Punta del Zucco 25 giugno 2011
Stefano, Gianni, Franca
Quando alle 7,30 di questa mattina abbiamo lasciato l'auto al Ponte del Murao in Val Corsaglia, il nostro obiettivo era quello di salire al Pizzo d'Ormea
Le previsioni parlavano di annuvolamenti al primo mattino sulla pedemontana cuneese in rapido dissolvimento. Per il momento nubi basse ci accompagnano mentre percorriamo la pista forestale che risale il versante idrografico sinistro della Valle Corsaglia (in questa foto abbiamo appena superato il Gias della Traversa)

Le previsioni parlavano di annuvolamenti al primo mattino sulla pedemontana cuneese in rapido dissolvimento. Per il momento nubi basse ci accompagnano mentre percorriamo la pista forestale che risale il versante idrografico sinistro della Valle Corsaglia (in questa foto abbiamo appena superato il Gias della Traversa)

Nel punto in cui la carrareccia guada il torrente e si porta sul versante destro, imbocchiamo il sentiero E6 (molto ben segnato!) che sale alla Sella Revelli. Nonostante la fitta nebbia questo vallone ricco d'acqua, di fiori e di rocce è di una bellezza unica
Nel punto in cui la carrareccia guada il torrente e si porta sul versante destro, imbocchiamo il sentiero E6 (molto ben segnato!) che sale alla Sella Revelli. Nonostante la fitta nebbia questo vallone ricco d'acqua, di fiori e di rocce è di una bellezza unica
Siamo poco sotto la Sella Revelli (che raggiungeremo alle 9.45). A destra il sentiero segnato prosegue per il Bivacco Cavarero mentre a sinistra si va al Pizzo d'Ormea. Noi svoltiamo a sinistra e scendiamo in Conca Revelli fino a guadare il torrente. La nebbia ora è fittissima: il Pizzo deve essere lì davanti a noi ma senza rendercene conto ci scostiamo dalla giusta direzione. Guadiamo di nuovo un impetuoso corso d'acqua e, sospiro di sollievo, ritroviamo le tacche rosse che avevamo perso. La bussola però segnala che stiamo marciando in direzione ovest mentre la Colla del Pizzo è ad est. Possibile? Possibile, perchè nella nebbia abbiamo tracciato un anello che ci ha ricondotti a ritroso verso la Sella Revelli! Un po' disorientati e delusi ci sediamo e scrutiamo il cielo nella speranza che la nebbia si dissolva come le previsioni meteo avevano promesso. Ma siamo impazienti e nuove e più intense folate ci fanno decidere: niente Pizzo, si va al Bivacco Cavarero
Siamo poco sotto la Sella Revelli (che raggiungeremo alle 9.45). A destra il sentiero segnato prosegue per il Bivacco Cavarero mentre a sinistra si va al Pizzo d'Ormea. Noi svoltiamo a sinistra e scendiamo in Conca Revelli fino a guadare il torrente. La nebbia ora è fittissima: il Pizzo deve essere lì davanti a noi ma senza rendercene conto ci scostiamo dalla giusta direzione. Guadiamo di nuovo un impetuoso corso d'acqua e, sospiro di sollievo, ritroviamo le tacche rosse che avevamo perso. La bussola però segnala che stiamo marciando in direzione ovest mentre la Colla del Pizzo è ad est. Possibile? Possibile, perchè nella nebbia abbiamo tracciato un anello che ci ha ricondotti a ritroso verso la Sella Revelli! Un po' disorientati e delusi ci sediamo e scrutiamo il cielo nella speranza che la nebbia si dissolva come le previsioni meteo avevano promesso. Ma siamo impazienti e nuove e più intense folate ci fanno decidere: niente Pizzo, si va al Bivacco Cavarero
Mentre saliamo al bivacco la nebbia improvvisamente si dissolve e scopre il Pizzo. Ma non abbiamo rimpianti: il versante del Cavarero è stupendo, tappezzato di rododendri, viole, gerani di montagna, orchidee selvatiche, ranuncoli gialli e bianchi. Un giardino naturale bellissimo e suggestivo
Mentre saliamo al bivacco la nebbia improvvisamente si dissolve e scopre il Pizzo. Ma non abbiamo rimpianti: il versante del Cavarero è stupendo, tappezzato di rododendri, viole, gerani di montagna, orchidee selvatiche, ranuncoli gialli e bianchi. Un giardino naturale bellissimo e suggestivo
Sopra i prati fioriti si innalzano le cime che fanno da testata all'alta valle Corsaglia. In questa foto la Cima Revelli
Sopra i prati fioriti si innalzano le cime che fanno da testata all'alta valle Corsaglia. In questa foto la Cima Revelli
Il Bivacco Cavarero è ormai vicino. Alle sue spalle si innalza la Punta del Zucco, dolce e prativa da questo versante, dirupata su quello opposto
Il Bivacco Cavarero è ormai vicino. Alle sue spalle si innalza la Punta del Zucco, dolce e prativa da questo versante, dirupata su quello opposto
Dietro di me il Pizzo le cui pendici sono di nuovo immerse nei vapori
Dietro di me il Pizzo le cui pendici sono di nuovo immerse nei vapori
E' il momento delle decisioni. Gianni e Stefano vogliono salire sulla Punta del Zucco (sono le 11.15). Io, che pure ho fatto tutta la salita senza zaino mentre Stefano ne ha portati due, sono stanca e - un pò a malincuore - resto al bivacco
E' il momento delle decisioni. Gianni e Stefano vogliono salire sulla Punta del Zucco (sono le 11.15). Io, che pure ho fatto tutta la salita senza zaino mentre Stefano ne ha portati due, sono stanca e - un pò a malincuore - resto al bivacco
Gianni e Stefano, dopo aver attraversato macchie di rododendri ...
Gianni e Stefano, dopo aver attraversato macchie di rododendri ...
... ed esigue lingue di neve ...
... ed esigue lingue di neve ...
... raggiungono la vetta del Zucco a quota 2369 (ore 11.45)
... raggiungono la vetta del Zucco a quota 2369 (ore 11.45)
Un mare di nuvole a circa 2000 mt di quota si estende a perdita d'occhio sulla pianura piemontese
Un mare di nuvole a circa 2000 mt di quota si estende a perdita d'occhio sulla pianura piemontese
Le cime delle Liguri sono invece pulite e si stagliano nitide nel cielo terso
Le cime delle Liguri sono invece pulite e si stagliano nitide nel cielo terso
Ecco il Bric di Conoia, dall'aspetto vagamente dolomitico ...
Ecco il Bric di Conoia, dall'aspetto vagamente dolomitico ...
... la severa parete nord-est del Mongioie ...
... la severa parete nord-est del Mongioie ...
... ed il Mondolè con alle spalle il Monviso
... ed il Mondolè con alle spalle il Monviso
La Punta del Zucco precipita a nord nell'omonimo vallone (che a giudicare da questa foto, in cui compare anche un grazioso laghetto, deve essere molto bello)
La Punta del Zucco precipita a nord nell'omonimo vallone (che a giudicare da questa foto, in cui compare anche un grazioso laghetto, deve essere molto bello)
Al ritorno Gianni e Stefano percorrono la breve dorsale fino al Colletto Revelli (che separa la testata di Val Corsaglia dall'alto vallone del Raschera)
Al ritorno Gianni e Stefano percorrono la breve dorsale fino al Colletto Revelli (che separa la testata di Val Corsaglia dall'alto vallone del Raschera)
Dal colletto scendono verso il bivacco circondati da un paesaggio incantevole ...
Dal colletto scendono verso il bivacco circondati da un paesaggio incantevole ...
... ed alle 12.15 fanno ritorno al Cavarero. Io intanto curioso un pò all'interno del bivacco. Accogliente e perfettamente in ordine è dotato anche di corrente elettrica fornita da un pannello fotovoltaico. Di nuovo insieme mangiamo qualcosa ...
... ed alle 12.15 fanno ritorno al Cavarero. Io intanto curioso un pò all'interno del bivacco. Accogliente e perfettamente in ordine è dotato anche di corrente elettrica fornita da un pannello fotovoltaico. Di nuovo insieme mangiamo qualcosa ...
... dopodichè riprendiamo la discesa (ore 12.30)
... dopodichè riprendiamo la discesa (ore 12.30)
Eccoci di nuovo a Sella Revelli. Questi due edifici seminterrati venivano utilizzati per la stagionatura dei formaggi d'alpeggio. La loro decentrata posizione rispetto ai pascoli che servivano (estesi in buona parte a quote inferiori) dipendeva da una vecchia clausola contrattuale: tutti i latticini prodotti dovevano infatti essere obbligatoriamente avviati al Mercato di Ormea ed il trasporto avveniva attraverso la Colla del Pizzo. In epoche più recenti i prodotti caseari iniziarono ad essere indirizzati al mercato di Mondovì rendendo oltremodo scomodo l'utilizzo della Sella Revelli (poichè i formaggi prodotti dovevano essere dapprima portati a stagionare ai 2000 metri di Sella Revelli, quindi "ridiscesi" e trasportati a Mondovì). Per questa ragione si decise di spostare la stagionatura al Gias Sambiet Sottano, alla quota di 1400 mt circa, in posizione più centrale rispetto ai pascoli della zona (fonte: www.alpicuneesi.it)
Eccoci di nuovo a Sella Revelli. Questi due edifici seminterrati venivano utilizzati per la stagionatura dei formaggi d'alpeggio. La loro decentrata posizione rispetto ai pascoli che servivano (estesi in buona parte a quote inferiori) dipendeva da una vecchia clausola contrattuale: tutti i latticini prodotti dovevano infatti essere obbligatoriamente avviati al Mercato di Ormea ed il trasporto avveniva attraverso la Colla del Pizzo. In epoche più recenti i prodotti caseari iniziarono ad essere indirizzati al mercato di Mondovì rendendo oltremodo scomodo l'utilizzo della Sella Revelli (poichè i formaggi prodotti dovevano essere dapprima portati a stagionare ai 2000 metri di Sella Revelli, quindi "ridiscesi" e trasportati a Mondovì). Per questa ragione si decise di spostare la stagionatura al Gias Sambiet Sottano, alla quota di 1400 mt circa, in posizione più centrale rispetto ai pascoli della zona (fonte: www.alpicuneesi.it)
La selvaggia bellezza di questo vallone, che la nebbia ci aveva fatto solo indovinare, è ora manifesta: larici, rododendri e acqua che corre impetuosa tra le rocce
La selvaggia bellezza di questo vallone, che la nebbia ci aveva fatto solo indovinare, è ora manifesta: larici, rododendri e acqua che corre impetuosa tra le rocce
L'ultima immagine è per la Stalla Rossa dove, volendo, si può anche arrivare in auto. Alle 15.05, sotto un sole cocente, facciamo infine ritorno alla macchina
L'ultima immagine è per la Stalla Rossa dove, volendo, si può anche arrivare in auto. Alle 15.05, sotto un sole cocente, facciamo infine ritorno alla macchina
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza dal Ponte del Murao poco sopra la frazione di Borello in Val Corsaglia - strada sterrata per la Stalla Rossa - poi pista forestale che sale sul versante sinistro idrografico del vallone fin oltre il Gias della Traversa - sentiero E6 fino a Sella Revelli - tentativo di raggiungere il Pizzo andato clamorosamente a vuoto per la fitta nebbia (sentiero e orientamento completamente smarriti in Conca Revelli) - salita al Bivacco Cavarero (mentre la nebbia malignamente si dissolveva) - Punta del Zucco - discesa lungo la dorsale fino al vicino Colletto Revelli - ritorno al Cavarero e discesa per lo stesso itinerario dell'andata

Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza dal Ponte del Murao poco sopra la frazione di Borello in Val Corsaglia - strada sterrata per la Stalla Rossa - poi pista forestale che sale sul versante sinistro idrografico del vallone fin oltre il Gias della Traversa - sentiero E6 fino a Sella Revelli - tentativo di raggiungere il Pizzo andato clamorosamente a vuoto per la fitta nebbia (sentiero e orientamento completamente smarriti in Conca Revelli) - salita al Bivacco Cavarero (mentre la nebbia malignamente si dissolveva) - Punta del Zucco - discesa lungo la dorsale fino al vicino Colletto Revelli - ritorno al Cavarero e discesa per lo stesso itinerario dell'andata

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