Foto Cima Chiapous 11 luglio 2011 |
Stefano, Gianni, Franca |
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Siamo partiti alle 7.50 dalle Terme di Valdieri e abbiamo imboccato l'antica mulattiera che conduceva all'imposta di caccia dei Savoia nel Vallone del Lourousa. La mulattiera prende quota dolcemente con una serie interminabile di tornanti e si arrampica sul fianco destro orografico della vallata fino ad arrivare al Lagarot, minuscolo specchio d'acqua al cospetto del celebre Canalone di Lourousa e delle severissime pareti del Corno Stella. Il tempo è bello (fatto non proprio frequentissimo in questo inizio estate) ed il gran caldo che imperversa sull'Italia in Valle Gesso non è fortunatamente arrivato |
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Superato il Lagarot ci addentriamo nel cuore del Vallone di Lourousa |
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Ben presto i prati lasciano il posto alle immense pietraie sulle quali incombono le cupe e precipiti rupi dell'Argentera e dell'Asta |
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Alle 10.30 raggiungiamo il bel Rifugio Morelli costruito nel lontano 1931 dal CAI di Cuneo e senza fermarci ... |
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... tiriamo diritto per il Colle del Chiapous |
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L'ambiente è aspro e selvaggio: sull'ultima rampa sotto il colle la salita si fa più dura |
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Al Colle del Chiapous (che raggiungiamo alle 11.15) la fatica è ben ripagata dalla splendida vista sul Clapier, sulla Maledia e sul Gelas (nella foto in ordine da sinistra a destra) |
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Dopo il colle svoltiamo subito a sinistra (direzione nord) e ci addentriamo nella sterminata pietraia che si distende tra la Cima del Chiapous (in alto a sinistra) e la Rocca Barbis (dalla parte opposta, fuori dalla foto). Qui non esiste traccia e la direzione da seguire è sporadicamente segnalata da qualche raro ometto. Fatichiamo non poco nel procedere tra grossi blocchi di roccia, macigni e sfasciumi |
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Superato un bel laghetto ed arrivati in prossimità del circo terminale della conca, deviamo a sinistra puntando direttamente alla vetta |
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Con grande fatica ci inerpichiamo sui ripidissimi pendii erbosi. Dopo aver superato alcune semplici roccette ... |
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... raggiungiamo il filo di cresta ... |
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... e finalmente guadagnamo la tanto sospirata Cima del Chiapous (ore 12.30, 4.40 di salita). Nonostante sia alta 2805 mt, ci troviamo ugualmente sovrastati dal Monte Stella che è la più orientale tra le punte della Serra dell'Argentera |
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Gran panorama sulla testata della Valle della Rovina con i due splendidi laghi: quello naturale del Brocan (in alto nella foto) e quello artificiale del Chiotas (uno dei più grandi invasi in Europa) |
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Al di là del Colle di Fenestrelle (parzialmente coperto dalla Rocca Barbis) si stagliano le grandi vette del Clapier, della Maledia e del Gelas che chiudono a sud la Valle Gesso della Barra |
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Dalla parte opposta il panorama è dominato dal Monte Matto mentre giù in basso si distende il lungo Vallone di Lourousa |
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Alle 12.50 iniziamo la lunga ed estenuante discesa |
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Al Morelli facciamo una breve sosta. Alcuni stambecchi stazionano tranquilli intorno al rifugio probabilmente alla ricerca di sale e di cibo |
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Una brezza fresca risale da fondovalle Gesso e spiega le bandiere al cospetto della grande parete del Monte Stella |
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Dopo aver fatto scorta d'acqua alla fontana del rifugio, riprendiamo il cammino per le Terme di Valdieri |
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Eccoci al Lagarot. Una rada nebbiolina risalita dal basso rende ancor più suggestivo il paesaggio mentre la Cima del Chiapous, cupa e severa, sembra montare la guardia al vallone appena disceso |
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Lungo l'ultimo tratto di discesa siamo scortati da una famigliola di camosci che ci precedono a debita distanza. Sembra non abbiano granchè voglia di abbandonare la mulattiera tant'è che continuano a seguirla fedelmente, tornante dopo tornante, mano a mano che noi scendiamo. In prossimità del parcheggio sul torrente Gesso si dileguano nel bosco |
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Questo è l'ultimo della fila: forse il più coraggioso o magari solo il più pigro. Alle 17.15, dopo oltre 4 ore di discesa, facciamo finalmente ritorno alla macchina stanchi e provati dalla lunga camminata |
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Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza dalle Terme di Valdieri - salita nel Vallone di Lourousa fino al Colle del Chiapous (passando per il Rifugio Morelli) - dal colle svolta a sinistra e, su percorso fortemente accidentato (pietraia, ripidi pendii erbosi e roccette), salita alla Cima del Chiapous |