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Foto Roccione Ghiliè e Cima Ghiliè 20 luglio 2011
Stefano
Nel bar di Valdieri, mentre facevo colazione, ero in preda ad una forte indecisione: dove andare stamattina? Poi, tutto a un tratto, mi è venuta in mente una vetta che per soli due metri non raggiunge i 3000: è la Cima Ghiliè, bella montagna situata alla testata della Valle della Valletta nel punto esatto di saldatura tra la catena dell'Argentera e la cresta di spartiacque. Ho lasciato quindi la macchina al Gias delle Mosche e alle 7.15 mi sono messo in cammino. La mattinata è splendida anche se sembra di stare in autunno: aria limpida, cielo terso e temperatura di 6 °C (a proposito, se questa è un'estate calda, Dio ci scampi dalle estati fresche!). Al Pian della Casa del Re ho raggiunto e superato una colonna di Alpini in marcia verso il Rifugio Remondino. Al bivio di quota 2100 ho imboccato il sentiero per il Colle Est del Mercantour. Con un ripida serpentina il tracciato guadagna il ciglio meridionale del Vallone di Assedras per poi scendere nella gorgia di Balma Ghiliè. Alle 9.10 sono sbucato sul Colle Est del Mercantour che separa la Valle Gesso della Valletta dalla Valle del Boreone
Nel bar di Valdieri, mentre facevo colazione, ero in preda ad una forte indecisione: dove andare stamattina? Poi, tutto a un tratto, mi è venuta in mente una vetta che per soli due metri non raggiunge i 3000: è la Cima Ghiliè, bella montagna situata alla testata della Valle della Valletta nel punto esatto di saldatura tra la catena dell'Argentera e la cresta di spartiacque. Ho lasciato quindi la macchina al Gias delle Mosche e alle 7.15 mi sono messo in cammino. La mattinata è splendida anche se sembra di stare in autunno: aria limpida, cielo terso e temperatura di 6 °C (a proposito, se questa è un'estate calda, Dio ci scampi dalle estati fresche!). Al Pian della Casa del Re ho raggiunto e superato una colonna di Alpini in marcia verso il Rifugio Remondino. Al bivio di quota 2100 ho imboccato il sentiero per il Colle Est del Mercantour. Con un ripida serpentina il tracciato guadagna il ciglio meridionale del Vallone di Assedras per poi scendere nella gorgia di Balma Ghiliè. Alle 9.10 sono sbucato sul Colle Est del Mercantour che separa la Valle Gesso della Valletta dalla Valle del Boreone
In pochi minuti sono salito al soprastante Roccione Ghiliè (2690 mt) che si eleva tra i colli ovest ed est del Mercantour. Bel panorama sulle montagne della Valle Gesso ...
In pochi minuti sono salito al soprastante Roccione Ghiliè (2690 mt) che si eleva tra i colli ovest ed est del Mercantour. Bel panorama sulle montagne della Valle Gesso ...
... e verso la Costa Azzurra che si scorge abbastanza nitidamente
... e verso la Costa Azzurra che si scorge abbastanza nitidamente
Il Roccione Ghiliè è dominato dal Brocan e dalla Cima Ghiliè (rispettivamente a sinistra e a destra)
Il Roccione Ghiliè è dominato dal Brocan e dalla Cima Ghiliè (rispettivamente a sinistra e a destra)
Dopo essere ridisceso al colle ...
Dopo essere ridisceso al colle ...
... mi sono incamminato verso la Cima Ghiliè cercando di evitare, per quanto possibile, i nevai che ancora resistono nelle gole e nei canaloni. La notte stellata e le basse temperature li hanno trasformati in autentici blocchi di ghiaccio! Fortunatamente nella giornata di ieri ci sono state deboli nevicate miste a grandine che, se non altro, hanno reso ruvide le superfici dei nevai
... mi sono incamminato verso la Cima Ghiliè cercando di evitare, per quanto possibile, i nevai che ancora resistono nelle gole e nei canaloni. La notte stellata e le basse temperature li hanno trasformati in autentici blocchi di ghiaccio! Fortunatamente nella giornata di ieri ci sono state deboli nevicate miste a grandine che, se non altro, hanno reso ruvide le superfici dei nevai
La vetta è ormai a tiro
La vetta è ormai a tiro
Dopo aver superato una pozza d'acqua ghiacciata ...
Dopo aver superato una pozza d'acqua ghiacciata ...
... ho risalito abbastanza agevolmente la pietraia facendo però attenzione al vetrato che, qua e là, ricopre subdolamente qualche macigno. D'altro canto la neve e il ghiaccio hanno immobilizzato i massi e non c'è il rischio che si muovano a tradimento sotto le suole degli scarponi
... ho risalito abbastanza agevolmente la pietraia facendo però attenzione al vetrato che, qua e là, ricopre subdolamente qualche macigno. D'altro canto la neve e il ghiaccio hanno immobilizzato i massi e non c'è il rischio che si muovano a tradimento sotto le suole degli scarponi
Alle 10.10 sono arrivato in vetta. Considerato che mi trovo a 2998 mt di altezza e che io sono alto 1.81, mi basta alzare le mani sopra la testa per permettere, almeno a loro, di toccare i fatidici 3000
Alle 10.10 sono arrivato in vetta. Considerato che mi trovo a 2998 mt di altezza e che io sono alto 1.81, mi basta alzare le mani sopra la testa per permettere, almeno a loro, di toccare i fatidici 3000
Fantastico il panorama che si può ammirare dalla cima. Giù in basso, alla testata della Valle della Rovina, fanno bella mostra di sè i due grandi laghi Brocan e Chiotas in mezzo ai quali si trova il Rifugio Genova
Fantastico il panorama che si può ammirare dalla cima. Giù in basso, alla testata della Valle della Rovina, fanno bella mostra di sè i due grandi laghi Brocan e Chiotas in mezzo ai quali si trova il Rifugio Genova
Da sinistra a destra si susseguono e si sovrappongono, in un dedalo di rocce e dirupi, quattro tra le massime elevazioni delle Marittime: il Brocan, la Nasta, l'Argentera (dietro la Nasta) ed il Baus
Da sinistra a destra si susseguono e si sovrappongono, in un dedalo di rocce e dirupi, quattro tra le massime elevazioni delle Marittime: il Brocan, la Nasta, l'Argentera (dietro la Nasta) ed il Baus
La giornata è limpidissima e si distingue nitidamente tutta la Valle Gesso di Entracque con il grande invaso artificiale della Piastra
La giornata è limpidissima e si distingue nitidamente tutta la Valle Gesso di Entracque con il grande invaso artificiale della Piastra
Ad est, infine, domina l'imponente Gelas
Ad est, infine, domina l'imponente Gelas
Il ritorno sarà lungo l'itinerario fatto in salita (escluso, s'intende, il Roccione Ghiliè)
Il ritorno sarà lungo l'itinerario fatto in salita (escluso, s'intende, il Roccione Ghiliè)
Ora i nevai, un poco ammorbiditi dai raggi del sole, mi tornano molto graditi: un po' correndo e un po' scivolandoci sopra me li divoro in un baleno
Ora i nevai, un poco ammorbiditi dai raggi del sole, mi tornano molto graditi: un po' correndo e un po' scivolandoci sopra me li divoro in un baleno
Al bivio per il Remondino incontro nuovamente la colonna di Alpini che scende verso il Pian della Casa
Al bivio per il Remondino incontro nuovamente la colonna di Alpini che scende verso il Pian della Casa
Eccomi al Pian della Casa del Re che merita sicuramente l'ultima foto: ambiente e colori sono da fiaba. Ancora venti minuti di cammino sulla carrareccia ex-militare e alle 12.35 arriverò alla macchina
Eccomi al Pian della Casa del Re che merita sicuramente l'ultima foto: ambiente e colori sono da fiaba. Ancora venti minuti di cammino sulla carrareccia ex-militare e alle 12.35 arriverò alla macchina
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps (che mi si è scaricato dopo essere arrivato in vetta). Partenza dal Gias delle Mosche sopra le Terme di Valdieri - carrareccia ex-militare fino al Piano della Casa del Re - mulattiera per il Rifugio Remondino fino al bivio di quota 2100 - poi sentiero che scavalca il ciglio meridionale del Vallone di Assedras, scende nella gorgia di Balma Ghiliè e risale al Colle Est del Mercantour - breve deviazione al soprastante Roccione Ghiliè e ritorno al colle - infine salita alla Cima Ghiliè. Ritorno lungo lo stesso itinerario dell'andata (esclusa ovviamente la deviazione al Roccione Ghiliè)
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