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Foto Cima Sud Argentera 13 agosto 2011
Stefano, Roberto
Questa mattina ero partito alle 7.05 dal Gias delle Mosche con l'intenzione di andare sulla Cima di Nasta. Alle 7.30 ho imboccato il sentiero per il Rifugio Remondino: durante la salita, affrontata a buon ritmo, ero seguito a breve distanza da un giovane che procedeva alla mia stessa velocità. Sotto il Remondino (ore 8.30) ci siamo incontrati: il giovane, Roberto di Cuneo, era diretto alla Cima Sud dell'Argentera. Senza pensarci troppo mi sono unito a lui cambiando così la meta della mia escursione. Come due bolidi abbiamo attraversato le pietraie a sinistra del rifugio saltando letteralmente da un masso all'altro e abbiamo attaccato il canale dei Detriti a ritmo sostenutissimo: alle 9.30 eravamo già al Passo dei Detriti. Roberto, che conosceva l'itinerario alla perfezione, mi ha guidato in brevissimo tempo all'imbocco della cengia che taglia orizzontalmente tutta la parete sud-est dell'Argentera. A passo spedito e con la massima concentrazione abbiamo percorso la cengia, facile ma molto esposta, che scende leggermente tagliando le lisce placche a picco sul nevaio pensile della Balconera. Dopo aver superato il camino finale, alto una ventina di metri ed attrezzato con corde fisse, siamo finalmente giunti sulla Cima Sud dell'Argentera (ore 9.50). Purtroppo durante tutta la salita non ho avuto il tempo materiale di fare fotografie: la prima me l'ha scattata Roberto, proprio in vetta alla Regina delle Marittime (3297 mt)
Questa mattina ero partito alle 7.05 dal Gias delle Mosche con l'intenzione di andare sulla Cima di Nasta. Alle 7.30 ho imboccato il sentiero per il Rifugio Remondino: durante la salita, affrontata a buon ritmo, ero seguito a breve distanza da un giovane che procedeva alla mia stessa velocità. Sotto il Remondino (ore 8.30) ci siamo incontrati: il giovane, Roberto di Cuneo, era diretto alla Cima Sud dell'Argentera. Senza pensarci troppo mi sono unito a lui cambiando così la meta della mia escursione. Come due bolidi abbiamo attraversato le pietraie a sinistra del rifugio saltando letteralmente da un masso all'altro e abbiamo attaccato il canale dei Detriti a ritmo sostenutissimo: alle 9.30 eravamo già al Passo dei Detriti. Roberto, che conosceva l'itinerario alla perfezione, mi ha guidato in brevissimo tempo all'imbocco della cengia che taglia orizzontalmente tutta la parete sud-est dell'Argentera. A passo spedito e con la massima concentrazione abbiamo percorso la cengia, facile ma molto esposta, che scende leggermente tagliando le lisce placche a picco sul nevaio pensile della Balconera. Dopo aver superato il camino finale, alto una ventina di metri ed attrezzato con corde fisse, siamo finalmente giunti sulla Cima Sud dell'Argentera (ore 9.50). Purtroppo durante tutta la salita non ho avuto il tempo materiale di fare fotografie: la prima me l'ha scattata Roberto, proprio in vetta alla Regina delle Marittime (3297 mt)
Complice anche il cielo limpido e terso, il panorama da quassù è davvero superlativo: sembra quasi di essere in volo su di un elicottero!
Complice anche il cielo limpido e terso, il panorama da quassù è davvero superlativo: sembra quasi di essere in volo su di un elicottero!
Seguendo la cresta che procede in direzione sud si riconoscono la Cima Paganini, la Nasta, il Baus, il Bastione, il Brocan e la Ghiliè
Seguendo la cresta che procede in direzione sud si riconoscono la Cima Paganini, la Nasta, il Baus, il Bastione, il Brocan e la Ghiliè
Ecco un primissimo piano del Passo dei Detriti dietro al quale si eleva la Cima Paganini (al centro nella foto)
Ecco un primissimo piano del Passo dei Detriti dietro al quale si eleva la Cima Paganini (al centro nella foto)
Il grande Lago del Chiotas, con i suoi fantastici colori, sembra essere dipinto
Il grande Lago del Chiotas, con i suoi fantastici colori, sembra essere dipinto
Al centro della foto (nel punto dove termina la strada) si scorge il Rifugio Genova, ubicato tra il lago artificiale del Chiotas e quello naturale del Brocan
Al centro della foto (nel punto dove termina la strada) si scorge il Rifugio Genova, ubicato tra il lago artificiale del Chiotas e quello naturale del Brocan
Dalla parte opposta è il Re di Pietra a dominare il panorama
Dalla parte opposta è il Re di Pietra a dominare il panorama
Sotto le Teste di Bresses si scorgono i tre Laghi di Fremamorta
Sotto le Teste di Bresses si scorgono i tre Laghi di Fremamorta
Il Monte Matto, visto da qui, perde molta della sua imponenza
Il Monte Matto, visto da qui, perde molta della sua imponenza
Siamo appena scesi al Passo dei Detriti: questa è la parete sud-est dell'Argentera con il nevaio pensile della Balconera (la Cima Sud è l'elevazione più a destra nell'immagine). A metà della parete, osservando la foto con molta attenzione, si riesce a individuare la cengia che abbiamo percorso: dapprima scende leggermente, poi procede quasi pianeggiante ed infine sale fino alla base del camino finale (quest'ultimo sbuca sulla cresta poco a destra della vetta). Dal Passo dei Detriti alla vetta non si incontrano grandi difficoltà (ci sono passaggi di II all'imbocco della cengia e nel camino finale ben attrezzati con corde fisse). L'esposizione è però molto forte ed occorrono passo sicuro e concentrazione!
Siamo appena scesi al Passo dei Detriti: questa è la parete sud-est dell'Argentera con il nevaio pensile della Balconera (la Cima Sud è l'elevazione più a destra nell'immagine). A metà della parete, osservando la foto con molta attenzione, si riesce a individuare la cengia che abbiamo percorso: dapprima scende leggermente, poi procede quasi pianeggiante ed infine sale fino alla base del camino finale (quest'ultimo sbuca sulla cresta poco a destra della vetta). Dal Passo dei Detriti alla vetta non si incontrano grandi difficoltà (ci sono passaggi di II all'imbocco della cengia e nel camino finale ben attrezzati con corde fisse). L'esposizione è però molto forte ed occorrono passo sicuro e concentrazione!
La discesa, al pari della salita, è stata velocissima: in un'ora siamo arrivati al Remondino. Qui ho salutato e ringraziato Roberto che si è recato al rifugio a bersi un caffè: senza di lui infatti non sarei sicuramente salito sull'Argentera
La discesa, al pari della salita, è stata velocissima: in un'ora siamo arrivati al Remondino. Qui ho salutato e ringraziato Roberto che si è recato al rifugio a bersi un caffè: senza di lui infatti non sarei sicuramente salito sull'Argentera
Un'ultima foto al Passo dei Detriti con il canale detritico appena disceso (una buona traccia a zig-zag lo percorre da cima a fondo) ...
Un'ultima foto al Passo dei Detriti con il canale detritico appena disceso (una buona traccia a zig-zag lo percorre da cima a fondo) ...
... e giù a rotta di collo fino al Pian della Case del Re (1 ora e 40 minuti dalla vetta). Infine, in altri 20 minuti, sono tornato al Gias delle Mosche: a mezzogiorno in punto ero già alla macchina. Grande soddisfazione per essere tornato, dopo tanti anni, su questa magnifica montagna
... e giù a rotta di collo fino al Pian della Case del Re (1 ora e 40 minuti dalla vetta). Infine, in altri 20 minuti, sono tornato al Gias delle Mosche: a mezzogiorno in punto ero già alla macchina. Grande soddisfazione per essere tornato, dopo tanti anni, su questa magnifica montagna
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza dal Gias delle Mosche sopra le Terme di Valdieri - carrareccia ex-militare fino al Piano della Casa del Re - Rifugio Remondino - salita del canale dei Detriti fino all'omonimo passo - Cima Sud dell'Argentera. Ritorno per lo stesso itinerario
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza dal Gias delle Mosche sopra le Terme di Valdieri - carrareccia ex-militare fino al Piano della Casa del Re - Rifugio Remondino - salita del canale dei Detriti fino all'omonimo passo - Cima Sud dell'Argentera. Ritorno per lo stesso itinerario
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