Noi oggi abbiamo fatto una gita a rovescio. La colpa è del Monte Tardia che è a mezza strada tra il mare e l'Alta Via e del fatto che, essendo in questi giorni a Vara, era più comodo per noi salire in auto al Faiallo per poi scendere a piedi

Al Passo del Faiallo (partenza alle ore 9,25) ci inoltriamo nella fitta nebbia e nel vento e ci dirigiamo sul Monte Reixa dove svoltiamo a sinistra per seguire la X rossa. Scendiamo tra le ripide praterie punteggiate di massi: alla Cà du Bullu la nebbia dirada, al Passo della Gava scompare ma il Tardia rimane coperto da grossi nuvoloni. Al Passo della Gavetta (ore 11,20) svoltiamo nuovamente a sinistra per seguire i tre pallini rossi

Il sentiero è ben segnato e in breve raggiungiamo il piccolo riparo "Ai belli venti" (mai nome fu più azzeccato) situato sulla Rocca dell'Erxu (anticima sud del Tardia) a 895 metri di quota

Apriamo la porta del grazioso rifugio e restiamo sorpresi. Dire che è piccolo non rende l'idea, è lillipuziano. Per entrare è necessario togliersi lo zaino, girarsi sul fianco e scavalcare la panca che gira sui quattro lati del ricovero permettendo forse a quattro persone di rannicchiarsi. Richiudiamo con cura la porta e proseguiamo sulla dorsale sino alla cima del Monte Tardia di Ponente (ore 11,50). Peccato per il panorama che potrebbe essere spettacolare se la nebbia non si divertisse a cancellarlo completamente. Poi scendiamo fino a quando il sentiero con i tre pallini rossi raggiunge il Passo Tardia e si raccorda con la X rossa proveniente da Voltri

In basso, tra i prati e le "fasce", ci sono le case di Sambuco

Siamo di nuovo al Passo della Gava (ore 12,25): la cima del Tardia è ancora immersa nelle nuvole. Abbandoniamo la X rossa e seguiamo i due pallini rossi che salgono al Faiallo ...

... attraverso l'aspro e selvaggio Vallone del Rio Malanotte

Nel profondo solco inciso dal Rio Malanotte resiste ancora un minuscolo nevaio

Sono le 14 quando, nuovamente immersi nella nebbia, facciamo ritorno al Passo del Faiallo