Foto Penna 25 ottobre 2012 |
Gianni, Franca |
Le previsioni meteo erano ottime e promettevano cielo sereno e tanto sole ma già in auto osserviamo grossi nuvoloni che vanno a coprire le cime più alte. Partiti dalla Chiesa di Amborzasco alle 8,30 scendiamo verso il torrente Gramizza (triangolo giallo pieno), attraversiamo il ponticello e risaliamo verso Casoni |
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Un lungo tratto nel bosco ci porta alla Caserma del Penna (10,45). Peccato che i lavori di restauro e ingrandimento non siano terminati. La zona è ancora transennata |
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Appena superata la Caserma Forestale ci ritroviamo sulla strada asfaltata dove notiamo i nuovi cartelli con la bandierina bianco-rossa sistemati dal Comune di Santo Stefano in collaborazione con il CAI. Noi cerchiamo il nostro triangolo giallo e riprendiamo a salire ma, poco più in alto, su uno di questi nuovi cartelli, leggiamo "Lago del Penna 0,05". Anche se la gita è lunga, cosa sono cinque minuti, dico io, per deviare verso questo laghetto che non abbiamo mai visto? Cinque più cinque fanno dieci minuti. E invece, come grulli, seguiamo un bollo giallo che va verso la Caserma e poi torniamo a mani vuote al punto di partenza: mezz'ora buttata e del lago nessuna traccia
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Manca un quarto a mezzogiorno e siamo al colletto tra il Penna e il Pennino (Forcella del Penna). Laggiù in basso, inquadrato nell'intaglio, nero nell'ombra del Penna che incombe, il laghetto si fa beffe di noi
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Risalita la facile e divertente cengia attrezzata con catene (difficoltà EE) ... |
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... alle 12,10 siamo in vetta |
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Una nebbia leggera ci avvolge. E' meglio scendere all'Incisa e poi, visto che vogliamo proseguire per il Passo della Spingarda seguendo l'Alta Via, toglierci la salita prima di pranzo |
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Alle 13,20 scolliniamo oltre la sella tra i monti Nero e Cantomoro e, confortati da un pallido sole, ci fermiamo a mangiare
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In breve siamo al Passo della Spingarda. Qui abbandoniamo il crinale e scendiamo lungo la sterrata (segnavia rombo vuoto giallo) che ci porta al Re di Coppe (14,30) dove, da qualche anno, è stato costruito il riparo Moglia Negretta |
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Come ogni volta che passiamo di qui, anche oggi cerchiamo di aprirlo, e anche oggi senza riuscirci. Questa sera, mi dico, scriverò al Parco e chiederò spiegazioni: la risposta del Parco è stata che il riparo è sempre disponibile e che per aprirlo basta girare contemporaneamente le maniglie delle due mezze porte
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Nel cielo velato spunta, sopra le chiome degli alberi, il massiccio dell'Aiona |
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Riprendiamo il cammino lungo il segnavia del rombo giallo, ben evidente tranne qualche tratto nelle radure |
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Poi i prati, di un bel verde brillante nonostante la stagione, la Cappelletta sulle alture di Amborzasco ... |
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... e infine il paese. Alle 16, stanchi e contenti, siamo di ritorno alla macchina
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dalla chiesa di Amborzasco - ponte sul Torrente Gramizza - I Casoni - Caserma Forestale - deviazione per il Lago del Penna (non trovato) - Forcella del Penna (pendici sud del Pennino) - Monte Penna - Passo dell'Incisa - sella tra i monti Nero e Cantomoro - Prati di Montenero - Passo della Spingarda - località Re di Coppe (o Moglia Negretta) - Amborzasco |