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Foto Chiavari-Montallegro-Rapallo 31 gennaio 2013
Claudio, Paolo, Bruno, Angela, Chiara, Sara, Giancarlo, Renato, Gianni, Franca
Le previsioni meteo non erano un granchè per cui questa mattina è stata una sorpresa scorgere le stelle al risveglio e, più tardi alla stazione di Chiavari, trovare il cielo azzurro e sgombro da foschie. Sulla passeggiata il sole basso sull'orizzonte disegna ombre lunghissime. Sono le 8 e 20 e il progetto è di arrivare a Montallegro e proseguire poi per il Pegge. "Facciamo un sentiero nuovo" dice Bruno "il sentiero delle Grazie". Vada per le Grazie, la meta della gita resta la stessa. Percorriamo il lungomare, ci spostiamo all'interno e troviamo i due bolli (bianco e rosso) del sentiero panoramico
Le previsioni meteo non erano un granchè per cui questa mattina è stata una sorpresa scorgere le stelle al risveglio e, più tardi alla stazione di Chiavari, trovare il cielo azzurro e sgombro da foschie. Sulla passeggiata il sole basso sull'orizzonte disegna ombre lunghissime. Sono le 8 e 20 e il progetto è di arrivare a Montallegro e proseguire poi per il Pegge. "Facciamo un sentiero nuovo" dice Bruno "il sentiero delle Grazie". Vada per le Grazie, la meta della gita resta la stessa. Percorriamo il lungomare, ci spostiamo all'interno e troviamo i due bolli (bianco e rosso) del sentiero panoramico
In nemmeno un'ora siamo al Santuario, giusto in tempo perchè venga aperto e possiamo ammirare gli affreschi davvero notevoli tra i quali il Giudizio Universale di Luca Cambiaso. Sotto di noi il mare azzurro un po' increspato dal quale i marinai, volgendo lo sguardo verso l'alto, offrivano le loro preghiere alla Madonna
In nemmeno un'ora siamo al Santuario, giusto in tempo perchè venga aperto e possiamo ammirare gli affreschi davvero notevoli tra i quali il Giudizio Universale di Luca Cambiaso. Sotto di noi il mare azzurro un po' increspato dal quale i marinai, volgendo lo sguardo verso l'alto, offrivano le loro preghiere alla Madonna
Il percorso prosegue, prima su asfalto poi su comoda mulattiera tra le fasce di ulivi e i muri a secco. Oltrepassiamo Rovereto quando le prime nuvole si affacciano oltre il promontorio di Portofino
Il percorso prosegue, prima su asfalto poi su comoda mulattiera tra le fasce di ulivi e i muri a secco. Oltrepassiamo Rovereto quando le prime nuvole si affacciano oltre il promontorio di Portofino
Arrivati al bivio per il Monte Anchetta proseguiamo a sinistra. Tra le fronde degli alberi mi diverto a zoomare le case e il campanile di S. Andrea di Rovereto
Arrivati al bivio per il Monte Anchetta proseguiamo a sinistra. Tra le fronde degli alberi mi diverto a zoomare le case e il campanile di S. Andrea di Rovereto
Alle 10,55 incontriamo un altro edificio religioso, il Santuario della Madonnetta. Immerso nel bosco ci invita a una breve pausa ...
Alle 10,55 incontriamo un altro edificio religioso, il Santuario della Madonnetta. Immerso nel bosco ci invita a una breve pausa ...
... e alla foto di rito che ci scatta Claudio. E' l'ultima foto che ritrae il gruppo. Renato e Giancarlo, col loro passo veloce, presto ci distanziano
... e alla foto di rito che ci scatta Claudio. E' l'ultima foto che ritrae il gruppo. Renato e Giancarlo, col loro passo veloce, presto ci distanziano
(foto di Claudio)
(foto di Claudio)
Passo dell'Anchetta, Colla ...
Passo dell'Anchetta, Colla ...
... e finalmente, alle 12,30, il Santuario di Montallegro. Di Renato e Giancarlo nessuna traccia. Renato, che ben conosce i suoi polli, ha tirato dritto verso il Pegge come da programma. Non vuole essere inguaiato nei ripensamenti. Noi abbiamo fame. Indecisi se proseguire - ma ormai i primi saranno già arrivati - io e Gianni accettiamo l'unanime decisione di porre un alt alla salita. Ci rifocilleremo sull'ampio sagrato, scaldati dai raggi del sole. Da qualche zaino escono vere leccornie - torta di erbette, strudel, cachi essiccati, vino - che io, diligente, assaggio con gusto. Intanto il cielo si copre e la nebbia avvolge il cocuzzolo del Pegge che senza rimpianti viene definitivamente cancellato dall' itinerario. Sarà per un'altra volta (foto di Claudio)
... e finalmente, alle 12,30, il Santuario di Montallegro. Di Renato e Giancarlo nessuna traccia. Renato, che ben conosce i suoi polli, ha tirato dritto verso il Pegge come da programma. Non vuole essere inguaiato nei ripensamenti. Noi abbiamo fame. Indecisi se proseguire - ma ormai i primi saranno già arrivati - io e Gianni accettiamo l'unanime decisione di porre un alt alla salita. Ci rifocilleremo sull'ampio sagrato, scaldati dai raggi del sole. Da qualche zaino escono vere leccornie - torta di erbette, strudel, cachi essiccati, vino - che io, diligente, assaggio con gusto. Intanto il cielo si copre e la nebbia avvolge il cocuzzolo del Pegge che senza rimpianti viene definitivamente cancellato dall' itinerario. Sarà per un'altra volta (foto di Claudio)
Sono passati quasi cinque secoli da quando è stato costruito il Santuario, poi ampliato in epoche successive. La facciata, tutta in marmo e arricchita da fregi ed archi, è della fine del 1800. Veramente imponente. Scatto la foto (13,15) mentre gli altri si sono già avviati sulla via del ritorno. Seguiremo il sentiero col segnavia del rombo rosso che, vuoi per le piogge passate, vuoi per la giornata umida, oggi è scivolosissimo. Una vera sorpresa
Sono passati quasi cinque secoli da quando è stato costruito il Santuario, poi ampliato in epoche successive. La facciata, tutta in marmo e arricchita da fregi ed archi, è della fine del 1800. Veramente imponente. Scatto la foto (13,15) mentre gli altri si sono già avviati sulla via del ritorno. Seguiremo il sentiero col segnavia del rombo rosso che, vuoi per le piogge passate, vuoi per la giornata umida, oggi è scivolosissimo. Una vera sorpresa
le 14,50 arriviamo all'ultima chiesa della nostra escursione, quella di S. Ambrogio. L'asfalto, la scalinata che si affaccia sul Golfo del Tigullio, le vecchie "creuze" rifasciate in cemento luccicano per l'umidità. Sembra di camminare sul sapone. Gianni scivola, cerca di ritrovare l'equilibrio, vola e cade. Per fortuna senza conseguenze. Dopo quasi 19 chilometri alle 15,45 arriviamo - indenni o quasi - alla stazione di Rapallo
Alle 14,50 arriviamo all'ultima chiesa della nostra escursione, quella di S. Ambrogio. L'asfalto, la scalinata che si affaccia sul Golfo del Tigullio, le vecchie "creuze" rifasciate in cemento luccicano per l'umidità. Sembra di camminare sul sapone. Gianni scivola, cerca di ritrovare l'equilibrio, vola e cade. Per fortuna senza conseguenze. Dopo quasi 19 chilometri alle 15,45 arriviamo - indenni o quasi - alla stazione di Rapallo
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza da Chiavari - Santuario delle Madonna delle Grazie - Rovereto - bivio a sinistra per il Monte Anchetta - Santuario della Madonnetta - Passo della Colla - Monte Castello - Santuario di Montallegro - Monte Castello - Chiesa di Sant'Ambrogio - Rapallo
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza da Chiavari - Santuario delle Madonna delle Grazie - Rovereto - bivio a sinistra per il Monte Anchetta - Santuario della Madonnetta - Passo della Colla - Monte Castello - Santuario di Montallegro - Monte Castello - Chiesa di Sant'Ambrogio - Rapallo
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