Foto quota 2068 del Fantino 16 febbraio 2013 |
Stefano, Roberto |
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Oggi sono andato con Roberto in Val Corsaglia in una splendida giornata di sole: tanta neve, cielo terso e finalmente niente freddo. Partiamo dalle case di Camperi (mt. 885) presso il tornante della provinciale sopra Bossea e seguiamo la stradina innevata che si inoltra nell’angusta valle. Avendo letto su Gulliver.it una recente relazione di una gita scialpinistica al Monte Fantino, eravamo già tranquilli di trovare la traccia battuta: condizione questa imprescindibile per poter fare, quando c’è tanta neve, un’escursione con le ciaspole di un certo impegno per lunghezza e dislivello. Dopo esserci lasciati a sinistra il Ponte del Murao e la deviazione per il Bivacco Cavarero, proseguiamo dritti lungo il corso del torrente fino alle Stalle Buorch (nella foto ci sta superando una coppia di scialpinisti con il loro cane)
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Dalle Stalle Buorch (mt. 1049) il tracciato sale con decisione sul versante destro idrografico del Vallone del Raschera. Alla Sella Piagna (mt. 1390) usciamo dal bosco e, attraversato il torrente, abbandoniamo il fondovalle per seguire una stradina pastorale che si inerpica a tornanti su per un ripido pendio inondato dal sole |
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Il sole scalda piacevolemente l’aria e, complice la salita, ci mettiamo in maniche corte per non fare un bagno di sudore (anche se Roberto già lo sta facendo ...) |
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Alla Sella Spa (mt. 1701) entriamo in un magnifico anfiteatro dominato a destra dall’aspra costiera del Monte Fantino ...
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... e a sinistra dalla Punta del Lusco |
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In alto, davanti a noi, c’è la Sella Brignola (mt. 1933) che mette in comunicazione il Vallone del Raschera con quello del Rio Sbornina: questi due valloni si uniscono alle Stalle Buorch e i loro corsi d’acqua confluiscono poi nel Corsaglia al Ponte del Murao |
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Saliamo con fatica lungo candide distese di neve immacolata ... |
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... puntando verso il gradone che dà accesso alla dorsale del Monte Fantino |
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Roberto si ferma alla Sella Brignola per godersi il meritato riposo e lo splendido panorama che lo circonda. Io risalgo il ripido pendio e, tra larici secolari, guadagno il ciglio sommitale |
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La cresta procede in direzione nord-est, affilata e a tratti esposta, verso il Pian Camozzera e la vetta del Monte Fantino |
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Io mi fermo su questa esile cuspide nevosa: procedere oltre mi sembra un po’ rischioso. Sulle carte escursionistiche questa elevazione è quotata 2068 metri e, benchè non abbia nome, mi sembra ugualmente una bella meta per questa gita |
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Il panorama è grandioso: da sinistra a destra la Punta del Lusco, la valle che sale ai Laghi della Brignola e le due cime (est e principale) del Seirasso |
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Ridisceso alla sella, faccio una breve sosta con Roberto sotto un bel sole caldo. Dopodichè iniziamo una divertente discesa preceduta da attimi di trepidazione: l’attacco di una ciaspola di Roberto si rompe. Fortunatamente riusciamo a rimetterlo in sesto e a tirare un sospiro di sollievo: con tutta questa neve, la lunga discesa fino alla macchina sarebbe stata davvero un gran problema |
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Dall’alpeggio di Sella Spa scatto un’ultima foto alla bastionata del Fantino; dopodichè filiamo giù veloci fino alla Sella Piagna ... |
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... dove rientriamo nel bosco. Seguendo la comoda strada pastorale ... |
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... arriviamo in breve alle Stalle Buorch, alla confluenza del Raschera con il Rio Sbornina che nel suo ultimo tratto corre all’interno di una profonda forra |
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Con molta attenzione Roberto attraversa il corso d’acqua su di un guado precario e parzialmente distrutto |
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Ci resta ancora da fare un lungo tratto di strada innevata quasi pianeggiante. Alla macchina arriviamo decisamente stanchi ma soddisfatti: è stata proprio una gran bella gita! |