Foto Costa Rossa 15 marzo 2013 |
Stefano |
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Partito da casa senza aver deciso che gita fare, esco al casello di Mondovì con le idee ancora più confuse. La giornata si preannuncia bellissima e fredda. Che fare? Vedendo da lontano la costiera della Bisalta già inondata dal sole, rispolvero un vecchio pallino che avevo in testa dall’anno scorso: la Cima Pittè o, in alternativa, il Bric Costa Rossa (a seconda delle condizioni della neve) da Tetti Rumiano in Val Pesio. Sulla strada di fondovalle, tra San Bartolomeo e la Certosa, incontro la deviazione a destra che conduce alla piccola borgata di Rumiano. Posteggio l’auto a lato di un ponticello (mt. 845) e alle 8.55, ciaspole ai piedi, mi incammino lungo una pista forestale che risale il fianco sinistro orografico del Vallone di Rumiano. In basso di neve ce n’è veramente poca e ad un certo punto sono costretto a togliere le ciaspole
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Con un lungo e tortuoso percorso la stradina raggiunge il colletto della Tourra nei pressi del Gias Pittè Sottano (mt. 1628) … |
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… sulla dorsale che separa i valloni di Rumiano e di Costa Rossa |
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Le neve regge bene: nonostante i 1560 metri di dislivello che mi si prospettano, abbandono l’itinerario per la Cima Pittè e mi dirigo verso il Bric Costa Rossa, massima elevazione del gruppo della Bisalta. La traccia di alcuni scialpinisti che mi precedono mi guida nel centro del grande vallone ... |
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... al culmine del quale si trova la meta della mia escursione
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Dopo il Gias della Valletta (mt. 2085) la salita si fa più dura … |
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… mentre un bellissimo panorama si allarga via via su tutte le montagne ad est del Tenda, tra le quali spicca l’innevatissima Cima della Fascia |
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Alle 12.15 sono ai piedi della grande croce di vetta (mt. 2404) |
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A sud la grande dorsale procede in direzione della Fascia, dapprima separando la Val Pesio dalla Valle Colla e, più oltre, la Val Pesio dalla Vermenagna |
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A nord il crinale si spinge fino alla cuspide nevosa della Besimauda prima di precipitare sulla piana cuneese |
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Sul possente basamento in pietra, il 1 agosto 1943, la Gioventù Italiana di Azione Cattolica appose una lapide che la furia degli elementi aveva distrutto negli anni passati, auspicando al mondo in armi la pace del Signore |
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Il tempo è splendido ma l’aria è decisamente fredda: l’inverno si prepara a sferrare l’ennesimo colpo di coda (e speriamo che sia l’ultimo). Sono sudato fradicio e un vento gelido mi induce a scendere frettolosamente in una zona più riparata |
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Al Gias della Valletta breve sosta per uno spuntino … |
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… e poi giù lungo sterminate distese di neve |
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Sopra il colletto della Tourra mi passano due scialpinisti |
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Come vorrei avere gli sci in questo momento! La discesa è ancora lunga, lunghissima la strada che mi riporterà al fondovalle. Alle 15 sono di ritorno alla macchina a conclusione di una ciaspolata molto bella, sicuramente faticosa, da fare esclusivamente quando le condizioni della neve permettono una progressione veloce e poco dispendiosa |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dal ponte poco sotto la borgata di Tetti Rumiano (9,5 km da Chiusa Pesio) - stradina forestale che risale il versante sinistro orografico del Vallone di Rumiano - colletto della Tourra (Gias Pittè Sottano) - dorsale tra i valloni di Rumiano e Costa Rossa - deviazione a destra e ingresso nel Vallone Costa Rossa - Gias della Valletta - Bric Costa Rossa. Discesa per lo stesso itinerario di salita |