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Foto Aiona 17 ottobre 2013

Patrizia, Dino, Paolo, Paola, Lodovico, Renato, Bruno, Gianpaolo, Anna, Chiara, Angela, Antonietta, Luigi, Giancarlo, Mauro, Franca

In una giornata di tempo splendido sono tornata in gita col gruppo. La meta è l’Aiona da Bertigaro, in programma giovedì scorso e rimandata per la pioggia. Partiamo poco dopo l'abitato di Bertigaro, alle giare di Villa Jensi (mt. 659), dove inizia il rombo rosso che ci accompagnerà all’Aiona. Alle 8,40 risaliamo i tornanti del sentiero nel bosco e calpestiamo i ricci ancora pieni di castagne

Tre quarti d’ora più tardi arriviamo al lago di Giacopiane (1020). Nilo, uno splendido setter, corre avanti e indietro a una velocità impressionante e ad ogni pozzanghera un tuffo. Bianco il dorso, una maschera di terra le zampe e il ventre
Tre quarti d’ora più tardi arriviamo al lago di Giacopiane (1020). Nilo, uno splendido setter, corre avanti e indietro a una velocità impressionante e ad ogni pozzanghera un tuffo. Bianco il dorso, una maschera di terra le zampe e il ventre
Il lago è svuotato, poca acqua sul fondo e un mare di fango modellato come la sabbia del deserto
Il lago è svuotato, poca acqua sul fondo e un mare di fango modellato come la sabbia del deserto
Attraversiamo il coronamento della diga ...
Attraversiamo il coronamento della diga ...
... e rientriamo nel bosco, questa volta alberi ad alto fusto sopra un bel tappeto erboso
... e rientriamo nel bosco, questa volta alberi ad alto fusto sopra un bel tappeto erboso
Poi i pascoli ...
Poi i pascoli ...
... e cavalli che brucano
... e cavalli che brucano
Sul mare staziona un cordone di nuvole ma il cielo è di uno splendido azzurro
Sul mare staziona un cordone di nuvole ma il cielo è di uno splendido azzurro
Ancora bosco, ampio, faggi slanciati con le chiome già sfoltite, le foglie a terra e i primi colori dell’autunno. Un fungo imprudente nato proprio sul bordo del sentiero trova padrone. Paola, seduta a pochi metri per una breve pausa, lo ignora ma Dino che sta sopraggiungendo lo raccoglie: un bell’esemplare di porcino abbandona i fratelli probabilmente sparpagliati lì intorno. Tra poco raggiungeremo il crinale, l’Alta Via e il Passo di Prè di Lame (1537)
Ancora bosco, ampio, faggi slanciati con le chiome già sfoltite, le foglie a terra e i primi colori dell’autunno. Un fungo imprudente nato proprio sul bordo del sentiero trova padrone. Paola, seduta a pochi metri per una breve pausa, lo ignora ma Dino che sta sopraggiungendo lo raccoglie: un bell’esemplare di porcino abbandona i fratelli probabilmente sparpagliati lì intorno. Tra poco raggiungeremo il crinale, l’Alta Via e il Passo di Prè di Lame (1537)
A Cian de Pumme ...
A Cian de Pumme ...
... lo scenario si apre: gli ultimi faggi, fitti e contorti, si allungano alla base del vasto pianoro disseminato di sassi. Un dubbio mi coglie: il rombo rosso segue l’Alta Via, più a destra, oppure è a sinistra sulla direttrice che porta alla croce? Non è un dubbio di poco conto visto che mi sono ripromessa di seguire il tracciato ufficiale per avere un file gpx pulito. Sull’Alta Via trovo vecchi rombi stinti e li seguo allontanandomi sempre più dalla vetta. Pazienza, ho sbagliato
... lo scenario si apre: gli ultimi faggi, fitti e contorti, si allungano alla base del vasto pianoro disseminato di sassi. Un dubbio mi coglie: il rombo rosso segue l’Alta Via, più a destra, oppure è a sinistra sulla direttrice che porta alla croce? Non è un dubbio di poco conto visto che mi sono ripromessa di seguire il tracciato ufficiale per avere un file gpx pulito. Sull’Alta Via trovo vecchi rombi stinti e li seguo allontanandomi sempre più dalla vetta. Pazienza, ho sbagliato
Seduti tra l’erba e i sassi i miei compagni stanno pranzando. In maniche corte a 1700 metri senza un filo di vento, baciati dai raggi del sole
Seduti tra l’erba e i sassi i miei compagni stanno pranzando. In maniche corte a 1700 metri senza un filo di vento, baciati dai raggi del sole
Le foto di vetta concludono la breve sosta. Renato ha proposto di allungare la via del ritorno, di arrivare fino alla Cappella delle Lame, insomma di fare un anello e non ripercorrere pari pari i passi dell’andata. E così sia
Le foto di vetta concludono la breve sosta. Renato ha proposto di allungare la via del ritorno, di arrivare fino alla Cappella delle Lame, insomma di fare un anello e non ripercorrere pari pari i passi dell’andata. E così sia
In un attimo siamo di nuovo a Cian de Pumme, in un altro al Prè de Lame (ore 14) dove un breve conciliabolo sancisce il nuovo itinerario
In un attimo siamo di nuovo a Cian de Pumme, in un altro al Prè de Lame (ore 14) dove un breve conciliabolo sancisce il nuovo itinerario
E così risaliamo il crinale e poi scendiamo accompagnati dalle bandierine dell’Alta Via. Una lunga discesa che sbuca sulla larga sterrata che conduce alla Cappella delle Lame (mt. 1300) e cioè al Passo delle Lame
E così risaliamo il crinale e poi scendiamo accompagnati dalle bandierine dell’Alta Via. Una lunga discesa che sbuca sulla larga sterrata che conduce alla Cappella delle Lame (mt. 1300) e cioè al Passo delle Lame
Alcuni tavoli da picnic, il Rifugio Monte degli Abeti, che non ho mai trovato aperto, una fonte e la Cappella. E’ già tardi. Sono le tre e mezzo del pomeriggio e altre due ore di discesa non ce le toglie nessuno
Alcuni tavoli da picnic, il Rifugio Monte degli Abeti, che non ho mai trovato aperto, una fonte e la Cappella. E’ già tardi. Sono le tre e mezzo del pomeriggio e altre due ore di discesa non ce le toglie nessuno
A questo punto l’unico segno che ci è rimasto è l’A7, uno degli anelli tracciati dal Parco dell’Aveto, per il tratto fino al Lago di Giacopiane. Il sentiero è buono, tutto nel bosco, ma i segnavia un po’ ci sono e un po’ no, tanto che percorriamo un bel tratto senza vederne nemmeno uno e con la convinzione di aver sbagliato
A questo punto l’unico segno che ci è rimasto è l’A7, uno degli anelli tracciati dal Parco dell’Aveto, per il tratto fino al Lago di Giacopiane.  Il sentiero è buono, tutto nel bosco, ma i segnavia un po’ ci sono e un po’ no, tanto che percorriamo un bel tratto senza vederne nemmeno uno e con la convinzione di aver sbagliato
Di nuovo nei pressi del lago ...
Di nuovo nei pressi del lago ...
... con le mucche che riposano sul fango. Nilo continua a correre avanti e indietro, con foga appena più contenuta rispetto a questa mattina. Dino, rientrato alla grande dopo mesi di forzato riposo, sembra non risentire del lungo cammino. Scendo in silenzio, gli occhi ora sul sentiero ora all’orologio dove la quota scende lenta e costante. Alle 17,30, a 659 metri sul livello del mare e dopo aver superato la soglia dei 20 chilometri di sviluppo, siamo al punto di partenza. Una bella gita
... con le mucche che riposano sul fango. Nilo continua a correre avanti e indietro, con foga appena più contenuta rispetto a questa mattina. Dino, rientrato alla grande dopo mesi di forzato riposo, sembra non risentire del lungo cammino. Scendo in silenzio, gli occhi ora sul sentiero ora all’orologio dove la quota scende lenta e costante. Alle 17,30, a 659 metri sul livello del mare e dopo aver superato la soglia dei 20 chilometri di sviluppo, siamo al punto di partenza. Una bella gita
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza sopra Bertigaro dal tornante della provinciale presso Villa Jensi - Lago di Giacopiane - attraversamento coronamento della diga - Piano Colmo Riondo - Pian delle Moglie - Passo Prè de Lame - Cian de Pumme - pendici ovest Monte Aiona - Monte Aiona. Al ritorno discesa al Passo Prè de Lame - pendici settentrionali del Monte degli Abeti - Passo della Gonella - Cappella delle Lame - Lago di Giacopiane - Bertigaro
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza sopra Bertigaro dal tornante della provinciale presso Villa Jensi - Lago di Giacopiane - attraversamento coronamento della diga - Piano Colmo Riondo - Pian delle Moglie - Passo Prè de Lame - Cian de Pumme - pendici ovest Monte Aiona - Monte Aiona. Al ritorno discesa al Passo Prè de Lame - pendici settentrionali del Monte degli Abeti - Passo della Gonella - Cappella delle Lame - Lago di Giacopiane - Bertigaro
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