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Foto traversata Spotorno-Finale (Altopiano delle Manie) 24 ottobre 2013

Lodovico, Angelo, Paolo, Bruno, Angela, Chiara, Franca

Il meteo oggi non promette niente di buono, anzi c’è allerta uno fino a mezzogiorno. Dal terrazzo di casa guardo il cielo ancora buio. Le luci si riflettono sull’asfalto bagnato e un debole vento di scirocco porta aria calda e umida. Sono indecisa ma Gianni mi sprona ad andare, in programma c’è una tranquilla traversata sulla costa
A Spotorno (ore 9,30) il cielo è grigio ma è limpido e fa ben sperare. Dalla stazione arriviamo in breve sulla passeggiata a mare, la seguiamo in direzione ponente fino alla Casa Mare dell’Immacolata dove inizia il segnavia punto e linea gialli. Il panorama è notevole, l’isolotto di Bergeggi a levante, Capo Noli a ponente
A Spotorno (ore 9,30) il cielo è grigio ma è limpido e fa ben sperare. Dalla stazione arriviamo in breve sulla passeggiata a mare, la seguiamo in direzione ponente fino alla Casa Mare dell’Immacolata dove inizia il segnavia punto e linea gialli. Il panorama è notevole,  l’isolotto di Bergeggi a levante, Capo Noli a ponente
In breve siamo nel centro di Noli: belle strade lastricate, ...
In breve siamo nel centro di Noli: belle strade lastricate, ...
... la torre e il castello
... la torre e il castello
Ora ci aspetta la Passeggiata Dantesca, segnavia il cerchio rosso barrato e una serie di bolli numerati per le tante diramazioni. Nel primo tratto il tracciato segue fedelmente la costa ed è quindi molto panoramico
Ora ci aspetta la Passeggiata Dantesca, segnavia il cerchio rosso barrato e una serie di bolli numerati per le tante diramazioni. Nel primo tratto il tracciato segue fedelmente la costa ed è quindi molto panoramico
Oltrepassiamo i resti dell’antico Lazzareto e raggiungiamo quelli della Chiesa di Santa Margherita la cui edificazione inizia già nel X secolo
Oltrepassiamo i resti dell’antico Lazzareto e raggiungiamo quelli della Chiesa di Santa Margherita la cui edificazione inizia già nel X secolo
Ora il sentiero (marcato col numero 1) si inoltra nell’interno. Tralasciamo per mancanza di tempo la deviazione per la Grotta dei Briganti e saliamo finchè troviamo la palina in legno che indica Bric dei Crovi (numero 6)
Ora il sentiero (marcato col numero 1) si inoltra nell’interno. Tralasciamo per mancanza di tempo la deviazione per la Grotta dei Briganti e saliamo finchè troviamo la palina in legno che indica Bric dei Crovi (numero 6)
Una carrareccia ci porta al Cian de Strie
Una carrareccia ci porta al Cian de Strie
Ogni tanto il bosco si apre offrendoci bellissimi scorci sul mare, il tempo sta migliorando e le nuvole lasciano posto al sereno
Ogni tanto il bosco si apre offrendoci bellissimi scorci sul mare, il tempo sta migliorando e le nuvole lasciano posto al sereno
Oltrepassiamo Cian de Feru e incrociamo la strada asfaltata delle Manie. Siamo infatti sull’Altopiano delle Manie, una terrazza sul mare che si estende da Spotorno a Finale. E’ ora di pranzo, prendiamo una breve scorciatoia che taglia la strada e ci sistemiamo sul prato. Angelo, capogita riconosciuto per questa escursione, conosce i posti come casa sua. Per me invece erano ancora del tutto sconosciuti. Il tempo diventa sempre più bello, fa caldo e si può stare in maniche corte. Alla fine di ottobre è una bella sorpresa
Oltrepassiamo Cian de Feru e incrociamo la strada asfaltata delle Manie.  Siamo infatti sull’Altopiano delle Manie, una terrazza sul mare che si estende da Spotorno a Finale. E’ ora di pranzo, prendiamo una breve scorciatoia che taglia la strada e ci sistemiamo sul prato. Angelo, capogita riconosciuto per questa escursione, conosce i posti come casa sua. Per me invece erano ancora del tutto sconosciuti. Il tempo diventa sempre più bello, fa caldo e si può stare in maniche corte. Alla fine di ottobre è una bella sorpresa
Riprendiamo il cammino: ancora un tratto sulla strada delle Manie e svoltiamo per la piccola chiesa di San Giacomo. Un poni con la frangetta si avvicina curioso
Riprendiamo il cammino: ancora un tratto sulla strada delle Manie e svoltiamo per la piccola chiesa di San Giacomo. Un poni con la frangetta si avvicina curioso
La configurazione rocciosa, la cosiddetta “pietra del Finale”, ha permesso fenomeni di erosione che hanno dato origine alla formazione di numerose grotte che in un lontano passato sono servite come riparo alle popolazioni del posto. A pochi passi c’è l’Arma delle Manie, conosciuta anche col nome di Grotta delle Fate, particolarmente interessante perché vi sono stati ritrovati resti dell’uomo di Neanderthal
La configurazione rocciosa, la cosiddetta “pietra del Finale”, ha permesso fenomeni di erosione che hanno dato origine alla formazione di numerose grotte che in un lontano passato sono servite come riparo alle popolazioni del posto. A pochi passi c’è l’Arma delle Manie, conosciuta anche col nome di Grotta delle Fate, particolarmente interessante perché vi sono stati ritrovati resti dell’uomo di Neanderthal
Un breve sentiero nel bosco (due quadrati rossi) incrocia più in basso quella che una volta era un’antica strada consolare romana (Via Julia Augusta). Dopo alcuni resti ancora presenti, la “strada” diventa in realtà una normale sterrata che attraversa la Val di Ponci. Resta però da vedere il Ponte delle Fate, ponte romano ben conservato,  anche se in una foto del luglio 2010 noto il parapetto integro, senza la larga sbrecciatura centrale
Un breve sentiero nel bosco (due quadrati rossi) incrocia più in basso quella che una volta era un’antica strada consolare romana (Via Julia Augusta). Dopo alcuni resti ancora presenti, la “strada” diventa in realtà una normale sterrata che attraversa la Val di Ponci. Resta però da vedere il Ponte delle Fate, ponte romano ben conservato,  anche se in una foto del luglio 2010 noto il parapetto integro, senza la larga sbrecciatura centrale
La Rocca di Corno, una delle più belle falesie del Finalese, molto frequentata come palestra di arrampicata, si alza alla nostra destra. Dieci minuti di cammino e la sterrata sbuca sull’asfalto. Siamo al ponte di Verzi e un cartello informa che qui finisce (o inizia) la Via Julia Augusta. Ci aspetta una lunga camminata pianeggiante su strada. Oltrepassiamo Calvisio con la sua bella chiesa e proseguiamo verso il mare. Il sole è caldo e ho sete ma non ho voglia di entrare in un bar per una bottiglietta d’acqua
La Rocca di Corno, una delle più belle falesie del Finalese, molto frequentata come palestra di arrampicata, si alza alla nostra destra. Dieci minuti di cammino e la sterrata sbuca sull’asfalto. Siamo al ponte di Verzi e un cartello informa che qui finisce (o inizia) la Via Julia Augusta. Ci aspetta una lunga camminata pianeggiante su strada. Oltrepassiamo Calvisio con la sua bella chiesa e proseguiamo verso il mare. Il sole è caldo e ho sete ma non ho voglia di entrare in un bar per una bottiglietta d’acqua
A Finale, dove arriviamo alle 15,40, mi siedo in piazza e mi gusto un grande gelato alla frutta
A Finale, dove arriviamo alle 15,40, mi siedo in piazza e mi gusto un grande gelato alla frutta
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla stazione di Spotorno (questo tratto non è registrato) - lungomare di Spotorno - Noli - ruderi della Chiesa di Santa Margherita - Cian de Strie - Cian de Feru - strada delle Manie - Chiesa di San Giacomo - Arma delle Manie (o Grotta delle Fate) - Val di Ponci - Ponte delle Fate sulla Via Julia Augusta - Ponte di Verzi - Calvisio - Finale
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla stazione di Spotorno (questo tratto non è registrato) - lungomare di Spotorno - Noli - ruderi della Chiesa di Santa Margherita - Cian de Strie - Cian de Feru - strada delle Manie - Chiesa di San Giacomo - Arma delle Manie (o Grotta delle Fate) - Val di Ponci - Ponte delle Fate sulla Via Julia Augusta - Ponte di Verzi - Calvisio - Finale
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