Foto Tardia di Ponente 28 novembre 2013 |
Claudio, Lodovico, Paolo, Bruno, Dino, Cesare, Sara, Mauro, Giancarlo, Renato, Franca |
|
Sono giorni di freddo intenso, il primo vero freddo della stagione. L’idea è quella di salire sul Reixa che per la verità non ha fama di luogo riparato e dal clima mite. Ma non importa, in fondo è a due passi dal mare. A Voltri ci imbarchiamo sul bus per Crevari (m. 170) e poco dopo (ore 8,20) siamo sul sentiero della X rossa. Nuvole alte e qualche riflesso rossastro sul mare, per il resto grigio come il cielo
|
|
|
E’ una gita fatta di varianti, qualcuna annunciata, qualcuna no. La prima, che ci fa abbandonare la X rossa per aggirare il Pennone lato mare, ci porta via una buona mezz’ora. Qualcuno la ignora e punta dritto al Tardia. Noi invece arriviamo alla ex Casa del Dazio (m. 750) che sono già le 10 e mezza |
|
(foto di Claudio) |
|
|
Ex Casa del Dazio, Passo Tardia (m. 860), svolta a sinistra sul crinale che porta al Tardia di Ponente. Col senno di poi forse non è stata una mossa azzeccata, il vento è furioso, la temperatura gelida |
|
A fatica e tenendoli coi denti riesco a infilare i guanti di piumino e il berretto ma rinuncio alla giacca a vento per paura di vederla prendere il volo. Per fortuna ho la sottogiacca di piumino e il vento lo tiene abbastanza |
|
Siamo alla croce del Tardia (m. 928), di fronte il Reixa ci pare maestoso |
|
Claudio riesce con l’autoscatto a immortalarci su questa cima ... |
|
|
(foto di Claudio) |
|
... poi scappiamo a raggiungere gli altri che si trovano più in basso, nel minuscolo riparo Ai Belli Venti (mai nome fu più azzeccato), sulla Rocca dell’Erxu (m. 895) (foto di Claudio) |
|
(foto di Claudio) |
|
E poi giù, tutti insieme, verso il Passo della Gavetta. Un respiro di sollievo. Il vento di nord preferisce le creste e più in basso perde vigore
|
|
Passo della Gavetta (m. 702), Passo della Gava (m. 752), basta essere un po’ indietro che subito ci si perde di vista. Fatto sta che quando Bruno, Claudio, Sara e io arriviamo al riparo della Gava non troviamo gli altri. Sono saliti al Reixa senza nemmeno aspettarci? E poi è già mezzogiorno, per il Reixa c’è ancora una bella salita, credevamo ci avessero rinunciato |
|
Gli altri invece ci stanno aspettando al passo, a poche decine di metri, con l’intenzione di raggiungere il vicino riparo Gilwell (cascina Saiardo). Solo Renato, l’impavido, ha proseguito per il Reixa. Ma come è difficile comunicare con il vento che fischia, con il telefonino che non ha tacche o al massimo una! |
|
|
|
|
Così, peccato, due si fermano alla Gava e gli altri al Gilwell (m. 890). Pulito, carino, un tavolo e le panche, e fuori due pali e delle reti incrociate che ricordano la tradizione scout. Thermos, per chi ce l’ha, panini, frutta. E Renato che arriva, ormai è l’una e mezza e ha ancora da mangiare. Intanto il cielo si è fatto azzurro ma il freddo sembra ancora più intenso
|
|
E poi la discesa, di nuovo alla Gava dove ci ritroviamo con gli altri, ... |
|
... di nuovo alla Gavetta e poi giù giù ... |
|
|
... fino a raggiungere lo Scarpeggin (m. 510), il quinto riparo di questa gita, carino anche questo, a ridosso di un enorme masso e con una splendida vista sul mare
|
|
|
Sul pietrone dove si alza l’asta per la bandiera si arrampica l’edera, la “lelua” come si dice da queste parti |
|
I sentieri si intrecciano, dallo Scarpeggin raggiungiamo i due pallini rossi, Pian del Curlo e, dopo una faticosa discesa sui sassi, Arenzano (ore 16,30). 16 chilometri di sviluppo, 1000 metri di dislivello, freddo a parte è stata una bella gita |
|
Il tracciato dell'escursione rilevato dal gps. Partenza da Crevari - Campenave – pendici meridionali del Monte Pennone - ex Casa del Dazio - Passo Tardia - Monte Tardia di Ponente - riparo “Ai belli venti” (Rocca dell’Erxu) - Passo della Gavetta - riparo Cà Gava - Passo della Gava - riparo Gilwell (Cascina Saiardo) - Passo della Gava - riparo Cà Gava - Passo della Gavetta - riparo Scarpeggin - Pian del Curlo - Arenzano
|