Una settimana di pioggia e maccaja e scappa la voglia di inerpicarsi su sentieri fangosi. Questa volta non rischiamo, facciamo una bella camminata in riva al mare e poi, se il tempo tiene, saliamo al Santuario della Guardia di Varazze

Ad Arenzano (ore 8,30) è nuvoloso ma non piove, siamo a gennaio e sembra ottobre. Attraversiamo i bei viali della Villa Negrotto Cambiaso ora sede del municipio e ...

... dopo un breve tratto di spiaggia ... (foto di Bruno)

... siamo sulla passeggiata. Grigio il cielo, grigio il mare ...

... e nero il piumaggio dei due cormorani sullo scoglio sorpresi a chiaccherare in confidenza (foto di Bruno)

La passeggiata Arenzano-Cogoleto-Varazze (2 chilometri il primo tratto, 8 il secondo) è un percorso ciclopedonale interamente pianeggiante, ricavato dalla vecchia linea ferroviaria che un tempo costeggiava il mare. Parecchie sono le gallerie, illuminate giorno e notte e percorribili senza problemi. La ferrovia, tutta a binario semplice, venne aperta nel 1868 e abbandonata nel 1968, in concomitanza con il raddoppio Voltri-Varazze

A Varazze salutiamo Angelo che preferisce continuare per Celle e affrontiamo la salita che ci porta al Santuario di Nostra Signora della Guardia, sulla cima del Monte Grosso a 402 metri di quota

(foto di Bruno)

Il Santuario è composto da una chiesa, dove sono in corso lavori di manutenzione, ...

... e da una piccola cappella votiva, distante cento metri dall'edificio principale e perfettamente restaurata

Autoscatto di Bruno e riprendiamo il cammino (ore 13,20). Non più la comoda sterrata chiusa dalla sbarra che abbiamo seguito in salita ma una breve traversata che ci permette di raggiungere ...

... la Cappella del Beato Jacopo e poi, per crose e scalinate, Varazze

Qui concludiamo la giornata con un bel gelato e un ringraziamento a Giove Pluvio che, clemente, ha tenuto lontana la pioggia (ore 15)