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Foto Beigua ed Ermetta 20 febbraio 2014

Dino, Sara, Paola, Chiara, Renato, Lodovico, Cesare, Paolo, Piero, Francesco, Bruno, Giancarlo, Gianni, Franca

Le gita di oggi è una gita ufficiale, una delle poche pubblicate nel calendario del CAI ULE dal Gruppo del Giovedì. Il coordinatore è Lodovico e il capogita Dino. Quando era stata proposta si era pensato a una bella ciaspolata ma lo strano inverno di quest’anno ha giocato brutti scherzi, seppellendo le località di montagna più in quota sotto cumuli inimmaginabili di neve mentre sull’Appennino ha piovuto più che nevicato. E’ stata quindi una sorpresa trovare la neve quando siamo arrivati ad Alberola (m. 982). Molle, granulosa ma sufficiente a far tornare la speranza di una ciaspolata per la quale eravamo comunque previdentemente attrezzati.
La nebbia ci avvolge, il termometro segna +3°. Partiamo cinque minuti prima delle 9 e seguiamo la strada asfaltata per qualche centinaio di metri. Poi svoltiamo a destra e saliamo a Veirera dove incontriamo il segnavia del quadrato vuoto giallo che arriva da Sassello e quello delle due righe gialle che parte da Palo. Appena imboccata la mulattiera che dalle case di Veirera sale nel bosco la neve si fa abbondante. Togliamo le ciaspole dallo zaino e le indossiamo anche se in qualche breve tratto, dove l’acqua che ruscella ha scavato un solco profondo, ci ritroviamo a camminare sull’acqua e sulle pietre

La nebbia ci avvolge, il termometro segna +3°. Partiamo cinque minuti prima delle 9 e seguiamo la strada asfaltata per qualche centinaio di metri. Poi svoltiamo a destra e saliamo a Veirera dove incontriamo il segnavia del quadrato vuoto giallo che arriva da Sassello e quello delle due righe gialle che parte da Palo. Appena imboccata la mulattiera che dalle case di Veirera sale nel bosco la neve si fa abbondante. Togliamo le ciaspole dallo zaino e le indossiamo anche se in qualche breve tratto, dove l’acqua che ruscella ha scavato un solco profondo, ci ritroviamo a camminare sull’acqua e sulle pietre

Quando stiamo per uscire dal bosco la nebbia diventa chiara e lascia trasparire un pallido azzurro. Lodovico, ottimista e speranzoso, annuncia l’arrivo del sereno ma la nebbia si infittisce di nuovo e per tutto il giorno ci nasconde il panorama che da qui, quando il tempo è bello, è davvero stupendo
Quando stiamo per uscire dal bosco la nebbia diventa chiara e lascia trasparire un pallido azzurro. Lodovico, ottimista e speranzoso, annuncia l’arrivo del sereno ma la nebbia si infittisce di nuovo e per tutto il giorno ci nasconde il panorama che da qui, quando il tempo è bello, è davvero stupendo
Il bosco ha ceduto il posto a radi arbusti, una rigogliosa pianta di agrifoglio sorprende con le sue bacche rosse e le foglie ondulate fitte e lucide. Togliamo le ciaspole e più avanti le rimettiamo
Il bosco ha ceduto il posto a radi arbusti, una rigogliosa pianta di agrifoglio sorprende con le sue bacche rosse e le foglie ondulate fitte e lucide. Togliamo le ciaspole e più avanti le rimettiamo
Superiamo la piccola croce sull’Alta Via e dopo la Sella del Beigua arriviamo alla strada asfaltata (ore 11,20). L’albergo è chiuso e un cartello avverte che riaprirà ad aprile con una nuova gestione
Superiamo la piccola croce sull’Alta Via e dopo la Sella del Beigua arriviamo alla strada asfaltata (ore 11,20). L’albergo è chiuso e un cartello avverte che riaprirà ad aprile con una nuova gestione
Noi ci mettiamo al riparo sotto il portico della Chiesetta Regina Pacis (m. 1287) mentre un leggero vento di nord non riesce a diradare la nebbia che rimane incollata alla sommità delle cime. Nel poco spazio lasciato libero dalla neve, seduti sul pavimento o in piedi, ci dedichiamo al pranzo ma, mentre gli altri mangiano con calma, io ingollo in fretta un panino perché sono impegnata con la mia attrezzatura tecnologica che oggi si è arricchita di un nuovo strumento: un gps cartografico tutto da imparare
Noi  ci mettiamo al riparo sotto il portico della Chiesetta Regina Pacis (m. 1287) mentre un leggero vento di nord non riesce a diradare la nebbia che rimane incollata alla sommità delle cime. Nel poco spazio lasciato libero dalla neve, seduti sul pavimento o in piedi, ci dedichiamo al pranzo ma, mentre gli altri mangiano con calma, io ingollo in fretta un panino perché sono impegnata con la mia attrezzatura tecnologica che oggi si è arricchita di un nuovo strumento: un gps cartografico tutto da imparare
Se non ci fossimo noi oggi la cima del Beigua sarebbe deserta e quando ci allontaniamo per proseguire nel nostro giro la riconsegnamo al silenzio della nebbia. Scendiamo la scalinata di accesso alla chiesetta con le ciaspole ai piedi e lungo le stazioni della via Crucis ...
Se non ci fossimo noi oggi la cima del Beigua sarebbe deserta e quando ci allontaniamo per proseguire nel nostro giro la riconsegnamo al silenzio della nebbia. Scendiamo la scalinata di accesso alla chiesetta con le ciaspole ai piedi e lungo le stazioni della via Crucis ...
... siamo presto alla grande Croce del Beigua che qualche problema crea alla mia fotocamera quando devo decidere se ritrarla per intero facendoci assomigliare a tante formiche oppure troncarla senza rimpianti. Pochi metri e riprendiamo l’Alta Via, tra poco ci sarà la deviazione per il Monte Ermetta
... siamo presto alla grande Croce del Beigua che qualche problema crea alla mia fotocamera quando devo decidere se ritrarla per intero facendoci assomigliare a tante formiche oppure troncarla senza rimpianti. Pochi metri e riprendiamo l’Alta Via, tra poco ci sarà la deviazione per il Monte Ermetta
I sentieri per salire sono più di uno, il terreno infatti non presenta problemi. Il gps ad esempio ci segnala quello che passa dal Bric Veciri ma noi prendiamo quello contrassegnato dalla E bianca e indicato dalla palina
I sentieri per salire sono più di uno, il terreno infatti non presenta problemi. Il gps ad esempio ci segnala quello che passa dal Bric Veciri ma noi prendiamo quello contrassegnato dalla E bianca e indicato dalla palina
La nebbia ci accompagna nella breve salita ...
La nebbia ci accompagna nella breve salita ...
... e non ci abbandona sulla cima (m. 1267, ore 13) dalla quale, se fosse bello, avremmo potuto godere di un favoloso panorama a trecentosessanta gradi. La Rosa dei Venti, che avevo già visto lo scorso 27 dicembre e oggi purtroppo ho dimenticato di fotografare, è stata voluta dal Cai di Varazze e inaugurata il 2 giugno 2013 in occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla nascita del CAI

... e non ci abbandona sulla cima (m. 1267, ore 13) dalla quale, se fosse bello, avremmo potuto godere di un favoloso panorama a trecentosessanta gradi. La Rosa dei Venti, che avevo già visto lo scorso 27 dicembre e oggi purtroppo ho dimenticato di fotografare, è stata voluta dal Cai di Varazze e inaugurata il 2 giugno 2013 in occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla nascita del CAI

Sono curiosa e ci tengo a sfogliare il quaderno di vetta alla ricerca del messaggio di Emilio ed Enrico che da Varazze sono saliti quassù tante volte. Lo trovo in data 12 novembre e lo pubblico perché è un documento davvero interessante che merita leggere: 1210 volte sul Monte Ermetta, 2630 volte sul Monte Beigua. Da Varazze a piedi. Se questo non è un record …

Sono curiosa e ci tengo a sfogliare il quaderno di vetta alla ricerca del messaggio di Emilio ed Enrico che da Varazze sono saliti quassù tante volte. Lo trovo in data 12 novembre e lo pubblico perché è un documento davvero interessante che merita leggere:  1210 volte sul Monte Ermetta, 2630 volte sul Monte Beigua. Da Varazze a piedi. Se questo non è un record …

Ritorniamo sui nostri passi ...
Ritorniamo sui nostri passi ...
... e in breve siamo di nuovo sull’Alta Via
... e in breve siamo di nuovo sull’Alta Via
La discesa non ci regala sorprese, ricalchiamo le impronte di questa mattina e alle 15 siamo ad Alberola a conclusione di un’escursione semplice e relativamente breve (13,6 km il mio gps) che si è svolta senza alcun problema nonostante le condizioni meteo non ottimali
La discesa non ci regala sorprese, ricalchiamo le impronte di questa mattina e alle 15 siamo ad Alberola a conclusione di un’escursione semplice e relativamente breve (13,6 km il mio gps) che si è svolta senza alcun problema nonostante le condizioni meteo non ottimali
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza da Alberola - strada provinciale per Piampaludo - località Veirera - pendici ovest dell’Ermetta - pendici sud del Bric Veciri - Sella del Beigua - Monte Beigua (Chiesetta Regina Pacis) - Sella del Beigua - Croce Monumentale - pendici sud dell’Ermetta - Monte Ermetta - località Veirera - Alberola

Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza da Alberola - strada provinciale per Piampaludo - località Veirera - pendici ovest dell’Ermetta - pendici sud del Bric Veciri - Sella del Beigua - Monte Beigua (Chiesetta Regina Pacis) - Sella del Beigua - Croce Monumentale - pendici sud dell’Ermetta - Monte Ermetta - località Veirera - Alberola

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