Foto Croce Beigua 2 marzo 2014 |
Stefano |
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Ieri sull’Appennino si è levato il canto del cigno di quest’inverno strano e super-piovoso: una fitta nevicata ha infatti posato sul terreno un buon manto bianco che alle quote più elevate del Massiccio del Beigua ha superato il mezzo metro di spessore. Oggi il tempo è inclemente: in Valle d’Orba pioviggina, oltre i 1000 metri nevica. Il crinale è immerso in una nebbia pesante e lattiginosa che si mescola con il bianco della neve: si tratta del gaigo, termine del dialetto genovese che indica la presenza di nubi basse incollate alle cime a guisa di cappello. La salita al Beigua non sarà di certo una passeggiata. Da Alberola (m. 969) raggiungo a piedi Veirera (m. 979) sotto una leggera nevicata, ...
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... poi imbocco il sentiero segnato ... |
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... che in alcuni punti è quasi impraticabile, invaso com’è da una selva di rami piegati: vere e proprie cascate di neve mi piovono continuamente sulla testa e nel collo ... |
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... cosicchè all’uscita dal bosco ho la giacca a vento completamente inzuppata |
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In prossimità dell’incrocio con l’Alta Via la visibilità è talmente scarsa che fatico non poco a mantenere la corretta direzione di marcia: procedo un po’ a intuito, un po’ a zig-zag cercando i segni sugli alberi e, grazie alla buona conoscenza della zona, ... |
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... azzecco il punto di entrata nel bosco sotto la grande croce del Beigua |
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Qui abbandono il tracciato che porta alla Sella del Beigua ... |
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... e in pochi minuti raggiungo la Croce Monumentale (m. 1264). Il cielo sembra alzarsi un poco e la visibilità migliora sensibilmente |
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Al ritorno seguo a ritroso la mia traccia |
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La neve nel frattempo cade dagli alberi con scrosci improvvisi ... |
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... e pian piano i rami si raddrizzano liberando il sentiero |
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Con una veloce discesa, assai più agevole che la salita, faccio ritorno ad Alberola mentre il cielo comincia a tingersi finalmente d’azzurro |