Foto Grosso (Massiccio del Beigua) 8 marzo 2014 |
Stefano, Gianni, Franca |
La relazione è stata scritta a quattro mani: da Stefano per la prima parte ... |
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Oggi breve gita con le ciaspole a pochi minuti di auto da casa, approfittando del buon manto nevoso che ricopre l’alta Valle dell’Orba. Il tempo sembra essersi stabilizzato e si susseguono finalmente belle giornate di sole. Posteggio la macchina sopra Piampaludo lungo la strada che sale a Pratorotondo e che, dopo l’acquedotto, non viene più pulita dalla neve. Ciaspole ai piedi mi incammino su per la strada innevata e, ... |
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... superata la Torbiera del Laione (m. 991), arrivo all’imbocco della mulattiera che porta al Beigua |
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Svolto a destra e salgo tra i faggi seguendo la X gialla. Tra un’ora o due anche i miei genitori in arrivo da Genova faranno il mio stesso percorso e così cerco di far trovar loro una bella traccia sulla neve. In basso il sentiero è ben percorribile e i rami non intralciano il cammino. I buchi e i fossi dei ruscelli disseminati lungo la mulattiera sono in buona parte coperti dalla neve cosicchè la salita risulta tutto sommato agevole |
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Uscito dal bosco proseguo a mezzacosta tagliando le pendici del Monte Grosso |
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Infine, con un’inversione a U, mi porto sulla dorsale sud-occidentale del Grosso e la risalgo ...
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... fino a raggiungere il cippo di vetta (m. 1265) |
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Di fronte a me spicca la selva di antenne sul Monte Beigua ... |
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... mentre a est corre il crinale di spartiacque dal Bric Damè al Reixa |
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In discesa ribatto con attenzione la traccia dell’andata per agevolare il passaggio dei miei genitori
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Raggiunta la strada, faccio una breve deviazione al Laione per scattare alcune foto ... |
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... e subito dopo incrocio mia mamma e mio papà che sono appena partiti |
... da Franca per la seconda parte |
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Abbiamo da poco messo le ciaspole (11,15) quando incontriamo Stefano che ci viene incontro sulla strada innevata. Il tempo è splendido e la temperatura primaverile |
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Tocca a noi adesso salire sul Monte Grosso seguendo le orme di Stefano che con il bastoncino ha disegnato delle enormi frecce sulla neve nei punti in cui possono esserci dubbi sulla direzione da prendere. Si è preoccupato di lasciarci una traccia ben battuta e senza buchi e noi, che apprezziamo il suo lavoro, saliamo senza fatica sul soffice e spesso manto immacolato. Così, quando più in alto incontriamo un ragazzo e due ragazze che scendono senza le ciaspole affondando fino alle cosce e lasciando buchi profondi, ci viene da pensare: “peccato” |
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Poco prima della sella dalla quale partono i tre pallini gialli che portano al Grosso svoltiamo a destra ... |
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... seguendo le tracce che salgono su terreno scoperto fino a raggiungere la Madonnina e il cippo di vetta |
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Intanto si è fatta l’una e al posto del pranzo ci accontentiamo di qualche dolcino e della neve che ha la consistenza di una granita e che, con un po’ di sciroppo, immagino deliziosa. Poi salutiamo la Madonnina e scendiamo sui nostri passi scansando il più possibile le grosse buche lasciate da chi si è avventurato senza le ciaspole
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All’orizzonte stagna un po’ di foschia ma la cupola del cielo è azzurra e senza sbavature |
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Alle 14,50 terminiamo questa breve ma bella gita fatta nelle condizioni migliori che potessimo incontrare: 6 i chilometri percorsi e 300 i metri di dislivello |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dall’acquedotto di Piampaludo (sulla strada per Pratorotondo poco prima della Torbiera del Laione) - Torbiera del Laione - svolta a destra sul sentiero per il Beigua (segnavia X gialla) - pendici sud-orientali del Grosso - dorsale sud-occidentale del Grosso - Monte Grosso. Ritorno per lo stesso percorso |