Foto Dente 7 aprile 2014 |
Stefano |
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Stamattina i miei genitori tornano a Genova e io ne approfitto per farmi dare un passaggio fino a Masone. Scendo dall’auto a Villa Bagnara, faccio colazione in un bar e mi appresto a tornare a casa a Tiglieto passando per il Bric del Dente. Sono le 7.40 e il tempo è splendido: sulle sponde dello Stura l’aria è frizzante ma già si intuisce che in giornata si toccheranno tranquillamente i 20 gradi. Sopra la chiesa parrocchiale (m. 433) imbocco Via Cascata del Serpente che passa dapprima sopra il Borgo Molino per poi scendere fino al sottopasso dell’autostrada. Superato il sottopasso, abbandono l’itinerario per la Cascina Troia e per il Bric Dentino (segnavia tre pallini gialli) e prendo sulla destra una stradina sterrata dalla quale si stacca subito un sentiero (segnavia due quadrati pieni gialli). In breve raggiungo alcune casette ... |
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... situate in splendida posizione su di un verde poggio panoramico (località Pianazzo, m. 547) |
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Poco sopra inizia una larga mulattiera che sale nella pineta ... |
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... con belle vedute sul versante nord del Dente |
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All’uscita del bosco mi accoglie un’amena radura punteggiata da pini nani e ornata da cespugli di Erica fiorita (Collina Badè, m. 785) |
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Inizia ora un lungo tratto di sentiero a mezzacosta sul versante settentrionale del costone che si innalza tra il Rio Masca e il Rio Masone |
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Il sentiero raggiunge la dorsale di spartiacque Stura-Orba in corrispondenza della Colla di Masca (o Passo Fruia, m. 821), crocevia di antiche mulattiere e di piste forestali. I due quadrati gialli terminano qui: d’ora in avanti seguirò il triangolo vuoto giallo proveniente da Campoligure |
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Un bel sentiero percorre con dolci saliscendi la sommità della dorsale in direzione sud, ... |
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... taglia le pendici orientali del Bric Dentino (o Bric della Saliera, m. 976) ... |
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... e attacca d’impeto le ripide rampe erbose del Dente |
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Alle 10 in punto raggiungo il cippo di vetta (m. 1107) posto sul caratteristico spuntone roccioso a forma di dente che dà il nome alla montagna |
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Per arrivare a Tiglieto scelgo il sentiero segnato con un triangolo pieno giallo |
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Abbandonata l’Alta Via, scendo tra i faggi nella valle del Rio Baracca, racchiusa tra il crinale Saliera-Dente-Costa della Cerusa e la dorsale dei Praioli |
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Guadato il Rio Baracca, seguo una pista forestale che procede a mezzacosta sul versante sinistro orografico della valle ... |
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... e che porta all’antico nucleo di case di Gattazzè (m. 702). Sorto agli inizi del Settecento per volontà dei Marchesi Raggi, proprietari dell’Abbazia di Tiglieto e dei suoi possedimenti, venne edificato in posizione strategica lungo un’importante via del sale, del ferro e del legno. Sul finire dell’Ottocento, con la chiusura delle ferriere e con la nascita di nuove strade che prediligevano i fondovalle ai crinali, iniziò per Gattazzè un lento declino. Oggi si trova in uno stato di totale abbandono e di estrema rovina: il bosco è avanzato inesorabile e ha invaso i prati che circondavano le case, il Palazzo di Caccia dei Raggi (andato a fuoco nel 1968) e la cappella circolare. Ventisette anni fa, quando son passato qui per l’ultima volta durante una gita al Dente da Acquabianca, ricordo che i ruderi e la cappella si trovavano ancora allo scoperto ai margini di un grande prato: in ventisette anni il bosco si è mangiato tutto
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Da Gattazzè seguo sempre il triangolo giallo fino al laghetto della Chiusa dove convergono il Rio Rosto e il Rio Baracca. Qui la situazione si complica perché devo effettuare due guadi consecutivi: il secondo guado si rivela molto difficoltoso e ne esco coi piedi un po’ bagnati |
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In breve raggiungo la località Ferriera (m. 529) e poco dopo sbuco sulla strada provinciale Acquabianca-Tiglieto al confine tra le province di Genova e Savona |
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Percorro un chilometro di asfalto fino alla Colla Minetti (m. 552) ... |
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... e imbocco la mulattiera che scende tra i prati verdissimi fino alle Case Gerla |
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Attraverso ancora un piccolo ruscello e, dopo aver abbandonato il triangolo giallo che conduce al ponte di Badia, mi riporto sulla provinciale a due chilometri da Tiglieto (m. 500). Alle 12.20 faccio ritorno a casa giusto in tempo per mangiare: che bello, per una volta tanto, non dover salire in macchina e guidare! |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla chiesa di Masone - Via Cascata del Serpente - sottopasso autostrada - Cascina Pianazzo - Collina Badè - Colla di Masca - dorsale di spartiacque Stura-Orba - pendici est del Bric Dentino (o Bric della Saliera) - pendici nord-ovest del Dente - Bric del Dente - pendici nord-ovest della Costa di Cerusa - guado del Rio Baracca - pendici nord-est del Bric Bancarara - ruderi Case Gattazzè - pendici ovest del Bric del Porco - laghetto della Chiusa (doppio guado del Rosto e sul Carpescio) - località Ferriera - provinciale Acquabianca-Tiglieto (ponte sul Rio Carpescio) - Colla Minetti - Case Gerla - provinciale Acquabianca-Tiglieto - Tiglieto |