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Foto Testa Rognosa della Guercia 22 luglio 2014
Stefano
Un cielo livido e grigio mi accoglie al primo mattino al Santuario di Sant’Anna, alla testata del vallone che dal fondovalle Stura, presso Vinadio, sale fino al Colle della Lombarda. Con i suoi 2035 metri di altitudine è il santuario più alto d’Europa. Mi trovo in una zona di cime “minori” delle Alpi Marittime, nel tratto di raccordo tra le imponenti montagne della Valle Gesso e i “tremila” della Valle Stura; ed è su una di queste cime minori che voglio andare oggi: si tratta della Testa Rognosa della Guercia, assai meno rognosa di come il nome lascerebbe intendere. Al contrario, l’itinerario è vario e interessante, non lungo e nemmeno faticoso; i numerosi laghetti e gli ampi panorami rendono la camminata sempre piacevole e mai monotona. Non dovrebbe piovere e le previsioni danno un miglioramento nella tarda mattinata: ad ogni modo, forse più per scaramanzia che per altro, metto l’ombrellino nello zaino. Dal piazzale antistante il santuario mi incammino lungo la stradina asfaltata che termina poco più in alto presso il “masso dell’Apparizione” (m. 2066), sul quale sorge una statua della Vergine: la leggenda narra che la Madonna sia apparsa sopra questo roccione a una giovane pastorella. Da qui seguo per alcune centinaia di metri la carrareccia ex-militare diretta al Passo di Sant’Anna e, successivamente, imbocco sulla destra una bella mulattiera ...
Un cielo livido e grigio mi accoglie al primo mattino al Santuario di Sant’Anna, alla testata del vallone che dal fondovalle Stura, presso Vinadio, sale fino al Colle della Lombarda. Con i suoi 2035 metri di altitudine è il santuario più alto d’Europa. Mi trovo in una zona di cime “minori” delle Alpi Marittime, nel tratto di raccordo tra le imponenti montagne della Valle Gesso e i “tremila” della Valle Stura; ed è su una di queste cime minori che voglio andare oggi: si tratta della Testa Rognosa della Guercia, assai meno rognosa di come il nome lascerebbe intendere. Al contrario, l’itinerario è vario e interessante, non lungo e nemmeno faticoso; i numerosi laghetti e gli ampi panorami rendono la camminata sempre piacevole e mai monotona. Non dovrebbe piovere e le previsioni danno un miglioramento nella tarda mattinata: ad ogni modo, forse più per scaramanzia che per altro, metto l’ombrellino nello zaino. Dal piazzale antistante il santuario mi incammino lungo la stradina asfaltata che termina poco più in alto presso il “masso dell’Apparizione” (m. 2066), sul quale sorge una statua della Vergine: la leggenda narra che la Madonna sia apparsa sopra questo roccione a una giovane pastorella. Da qui seguo per alcune centinaia di metri la carrareccia ex-militare diretta al Passo di Sant’Anna e, successivamente, imbocco sulla destra una bella mulattiera ...
... che raggiunge in breve la conca del Lago di Sant’Anna (m. 2167). Costeggiata la sponda del lago riprendo la salita ...
... che raggiunge in breve la conca del Lago di Sant’Anna (m. 2167). Costeggiata la sponda del lago riprendo la salita ...
... oltrepassando un più piccolo specchio d’acqua ...
... oltrepassando un più piccolo specchio d’acqua ...
... e, per una costa erbosa punteggiata di massi e di detriti, ...
... e, per una costa erbosa punteggiata di massi e di detriti, ...
... guadagno l’intaglio del Passo di Tesina (m. 2400) che si apre tra la Testa Auta del Lausfer e la Cima Tesina
... guadagno l’intaglio del Passo di Tesina (m. 2400) che si apre tra la Testa Auta del Lausfer e la Cima Tesina
La mulattiera ex-militare procede ora a mezzacosta tagliando gli speroni rocciosi della Testa Auta del Lausfer e, ...
La mulattiera ex-militare procede ora a mezzacosta tagliando gli speroni rocciosi della Testa Auta del Lausfer e, ...
... dopo aver rimontato una grande colata di sfasciumi, ...
... dopo aver rimontato una grande colata di sfasciumi, ...
... raggiunge la displuviale Stura-Tinea al Colle Saboulè (m. 2460), presidiato da una tipica casermetta difensiva del Vallo Alpino
... raggiunge la displuviale Stura-Tinea al Colle Saboulè (m. 2460), presidiato da una tipica casermetta difensiva del Vallo Alpino
Svolto a destra e seguo una traccia che sale lungo il crinale in direzione ovest: in alto al centro, alla testata del Vallone di Saboulè, si staglia l’anticima della Testa Rognosa
Svolto a destra e seguo una traccia che sale lungo il crinale in direzione ovest: in alto al centro, alla testata del Vallone di Saboulè, si staglia l’anticima della Testa Rognosa
Successivamente il sentiero taglia a mezzacosta, sul versante della Tinea, le varie gobbe rocciose delle Rocche di Saboulè ...
Successivamente il sentiero taglia a mezzacosta, sul versante della Tinea, le varie gobbe rocciose delle Rocche di Saboulè ...
... fino a giungere sull’ampia spianata detritica che si distende tra le Rocche di Saboulè e la Quota 2685 (anticima della Testa Rognosa, in alto a sinistra). Qui termina la traccia e iniziano gli ometti
... fino a giungere sull’ampia spianata detritica che si distende tra le Rocche di Saboulè e la Quota 2685 (anticima della Testa Rognosa, in alto a sinistra). Qui termina la traccia e iniziano gli ometti
Avanzo ora sulle lastronate rocciose che cingono il versante nord della quota 2685 e, dopo aver aggirato sulla sinistra uno scivolo di neve dura, ...
Avanzo ora sulle lastronate rocciose che cingono il versante nord della quota 2685 e, dopo aver aggirato sulla sinistra uno scivolo di neve dura, ...
... sbuco sulla linea di cresta presso lo spallone orientale della Testa Rognosa, chiamato anche Nodo della Guercia (m. 2685): poco lontano, al di là di una marcata insellatura, si profila la sommità della Testa Rognosa della Guercia sormontata da un ometto di pietre
... sbuco sulla linea di cresta presso lo spallone orientale della Testa Rognosa, chiamato anche Nodo della Guercia (m. 2685): poco lontano, al di là di una marcata insellatura, si profila la sommità della Testa Rognosa della Guercia sormontata da un ometto di pietre
Belle vedute si aprono sul selvaggio Vallone della Gorgia Laghi ...
Belle vedute si aprono sul selvaggio Vallone della Gorgia Laghi ...
... mentre alle mie spalle spiccano sullo sfondo le vette più alte delle Marittime
... mentre alle mie spalle spiccano sullo sfondo le vette più alte delle Marittime
Un timido sole mi accoglie sulla Testa Rognosa della Guercia (m. 2693)
Un timido sole mi accoglie sulla Testa Rognosa della Guercia (m. 2693)
A ovest svetta la Testa dell’Autaret dove sono stato con mia mamma la settimana scorsa
A ovest svetta la Testa dell’Autaret dove sono stato con mia mamma la settimana scorsa
Più lontano, da sinistra a destra, si stagliano i due tremila della Valle Stura (il Tenibres e il Corborant) e i “quasi tremila” (la Punta Gioffredo e il Becco Alto d’Ischiator)
Più lontano, da sinistra a destra, si stagliano i due tremila della Valle Stura (il Tenibres e il Corborant) e i “quasi tremila” (la Punta Gioffredo e il Becco Alto d’Ischiator)
A est, alle spalle dell’anticima, si profila la cresta scura e frastagliata della Maladecia
A est, alle spalle dell’anticima, si profila la cresta scura e frastagliata della Maladecia
Al ritorno seguo più o meno fedelmente lo stesso percorso fino al Colle Saboulè. Il tempo sta lentamente migliorando, ...
Al ritorno seguo più o meno fedelmente lo stesso percorso fino al Colle Saboulè. Il tempo sta lentamente migliorando, ...
... un piacevole tepore si diffonde nell’aria ...
... un piacevole tepore si diffonde nell’aria ...
... e le montagne tornano a dipingersi con i colori dell’estate
... e le montagne tornano a dipingersi con i colori dell’estate
Oltre il Colle Saboulè, a mezzacosta sul versante sud-ovest della Testa Auta del Lausfer, si snoda la comoda mulattiera che mi permetterà di compiere un piccolo anello passando per i Laghi Lausfer
Oltre il Colle Saboulè, a mezzacosta sul versante sud-ovest della Testa Auta del Lausfer, si snoda la comoda mulattiera che mi permetterà di compiere un piccolo anello passando per i Laghi Lausfer
Vecchi reticolati del tempo della guerra, contorti e arrugginiti, spuntano qua e là sui ghiaioni del colle dove, dal 1947, passa l’attuale frontiera tra l’Italia e la Francia
Vecchi reticolati del tempo della guerra, contorti e arrugginiti, spuntano qua e là sui ghiaioni del colle dove, dal 1947, passa l’attuale frontiera tra l’Italia e la Francia
Con una piacevole discesa raggiungo il pittoresco Lago Superiore del Lausfer (m. 2357) e, ...
Con una piacevole discesa raggiungo il pittoresco Lago Superiore del Lausfer (m. 2357) e, ...
... rimontata un breve china erbosa, ...
... rimontata un breve china erbosa, ...
... mi affaccio sulla conca che ospita il secondo lago (il Lago Inferiore del Lausfer)
... mi affaccio sulla conca che ospita il secondo lago (il Lago Inferiore del Lausfer)
In lontananza, oltre il profondo solco della Tinea, si erge imponente e solitario il Monte Mounier (m. 2818)
In lontananza, oltre il profondo solco della Tinea, si erge imponente e solitario il Monte Mounier (m. 2818)
La mulattiera ex-militare riguadagna la linea dello spartiacque (confine Francia-Italia) presso il Colle del Lausfer (m. 2430) ...
La mulattiera ex-militare riguadagna la linea dello spartiacque (confine Francia-Italia) presso il Colle del Lausfer (m. 2430) ...
... oltre il quale prosegue, in territorio italiano, dapprima in leggera discesa ...
... oltre il quale prosegue, in territorio italiano, dapprima in leggera discesa ...
... e poi quasi pianeggiante verso il Passo di Sant’Anna
... e poi quasi pianeggiante verso il Passo di Sant’Anna
In basso ricompare il bel Lago di Sant’Anna e, ancora più in basso, si scorge il nastro asfaltato della strada che scende verso lo Stura
In basso ricompare il bel Lago di Sant’Anna e, ancora più in basso, si scorge il nastro asfaltato della strada che scende verso lo Stura
Poco prima del Passo di Sant’Anna la mulattiera si allarga trasformandosi in carrareccia ...
Poco prima del Passo di Sant’Anna la mulattiera si allarga trasformandosi in carrareccia ...
... e inizia a scendere, con una serie armoniosa di tornanti, ...
... e inizia a scendere, con una serie armoniosa di tornanti, ...
... verso il non lontano santuario ...
... verso il non lontano santuario ...
... dove concludo questa bella gita
... dove concludo questa bella gita
“Il primo documento storico che indica la presenza di una chiesetta nel vallone, detto dell’Orgials, è un atto di intesa sui confini di Vinadio e Isola, redatto il 23 settembre 1307, che nomina l’ospizio di S. Maria di Brasca. Si trattava di una piccola cappella affiancata da poveri locali per l’ospitalità dei viandanti e pellegrini. Un documento del 1443, per la prima volta, attesta il nuovo titolo della chiesa detta d’ora in poi di “S. Anna”. L’antico ospizio alpino stava cambiando fisionomia divenendo un caratteristico santuario.
“Il primo documento storico che indica la presenza di una chiesetta nel vallone, detto dell’Orgials, è un atto di intesa sui confini di Vinadio e Isola, redatto il 23 settembre 1307, che nomina l’ospizio di S. Maria di Brasca. Si trattava di una piccola cappella affiancata da poveri locali per l’ospitalità dei viandanti e pellegrini. Un documento del 1443, per la prima volta, attesta il nuovo titolo della chiesa detta d’ora in poi di “S. Anna”. L’antico ospizio alpino stava cambiando fisionomia divenendo un caratteristico santuario.
La tappa più significativa dello sviluppo del santuario fu la costruzione della nuova chiesa, l’attuale, nel 1680-81, con l’animazione di don G.B. Floris parroco di Vinadio, aiutato dal Comune e dai pellegrini.
La fama crescente del santuario fu bruscamente interrotta per alcuni anni con la rivoluzione francese, periodo in cui anche la chiesa fu saccheggiata, per poi riprendere nell’Ottocento con l’afflusso di molti fedeli. Nel frattempo si continuavano a costruire nuovi locali per i viandanti, come le stalle, i fienili ed un camerine risalenti alla metà del 1700. Agli inizi del 1800, iniziarono i lavori di costruzione dei portici di fronte alla chiesa, che vennero terminati nel 1822, con la realizzazione dell’anello al coperto per le processioni e le novene. Verso la metà del 1800, si iniziò la costruzione di un edificio parallelo alla chiesa, ad essa collegato con un porticato, per ospitare i pellegrini ed il personale a servizio.
Trattandosi di un luogo di confine, il posto venne utilizzato frequentemente, e non solo nei periodi di guerra, dai soldati, per costruire trincee e fortini militari. Persino la strada carrozzabile venne costruita a partire dal 1924 per scopi militari, oltre ad una teleferica che collegava Pratolungo al Colle della Lombarda” (fonte: www.santuariosantanna.eu)
“Finita la guerra, gli edifici dei soldati sono stati mano a mano risistemati a partire dall’antico ospizio, continuando con la struttura militare “San Gioachino” (nella foto) e via via tutte le caserme” (fonte: www.santuariosantanna.eu)
“Finita la guerra, gli edifici dei soldati sono stati mano a mano risistemati a partire dall’antico ospizio, continuando con la struttura militare “San Gioachino” (nella foto) e via via tutte le caserme” (fonte: www.santuariosantanna.eu)
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dal Santuario di Sant’Anna di Vinadio (m. 2035) - “masso dell’Apparizione” (m. 2066) - Lago di Sant’Anna (m. 2167) - Passo di Tesina (m. 2400) - pendici settentrionali della Testa Auta del Lausfer - Colle Saboulè (m. 2460) - traccia a mezzacosta sul versante meridionale delle Rocche di Saboulè - sella tra le Rocche di Saboulè e l’anticima della Testa Rognosa - anticima nord-orientale della Testa Rognosa (m. 2685) - Testa Rognosa della Guercia (m. 2693). Al ritorno stesso percorso fino al Colle Saboulè - pendici sud-occidentali della Testa Auta del Lausfer - Lago Superiore del Lausfer (m. 2357) - Colle del Lausfer (m. 2430) - rotabile ex-militare (scorciatoie) - Lago del Colle di Sant’Anna (m. 2155) - “masso dell’Apparizione” - Santuario di Sant’Anna

Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dal Santuario di Sant’Anna di Vinadio (m. 2035) - “masso dell’Apparizione” (m. 2066) - Lago di Sant’Anna (m. 2167) - Passo di Tesina (m. 2400) - pendici settentrionali della Testa Auta del Lausfer - Colle Saboulè (m. 2460) - traccia a mezzacosta sul versante meridionale delle Rocche di Saboulè - sella tra le Rocche di Saboulè e l’anticima della Testa Rognosa - anticima nord-orientale della Testa Rognosa (m. 2685) - Testa Rognosa della Guercia (m. 2693). Al ritorno stesso percorso fino al Colle Saboulè - pendici sud-occidentali della Testa Auta del Lausfer - Lago Superiore del Lausfer (m. 2357) - Colle del Lausfer (m. 2430) - rotabile ex-militare (scorciatoie) - Lago del Colle di Sant’Anna (m. 2155) - “masso dell’Apparizione” - Santuario di Sant’Anna

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