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Foto Avzè, Bric Veciri ed Ermetta 14 agosto 2014
Gianni, Franca
Anche quella di oggi sarà una gita sui monti di Vara, i cui sentieri percorsi decine e decine di volte non smettono di riservarci sorprese. Le previsioni meteo sono buone eppure a Veirera ci accoglie una fitta nebbia e una leggera pioviggine (ore 8,30)
Anche quella di oggi sarà una gita sui monti di Vara, i cui sentieri percorsi decine e decine di volte non smettono di riservarci sorprese. Le previsioni meteo sono buone eppure a Veirera ci accoglie una fitta nebbia e una leggera pioviggine (ore 8,30)
Dopo aver seguito per un brevissimo tratto il segnavia delle due lineette svoltiamo a destra sulla sterrata per il Colle Bergnon (tre pallini gialli), utilizzata dai mezzi per il disboscamento e dunque piena di fango. La foresta è immensa e il paesaggio monotono
Dopo aver seguito per un brevissimo tratto il segnavia delle due lineette svoltiamo a destra sulla sterrata per il Colle Bergnon (tre pallini gialli), utilizzata dai mezzi per il disboscamento e dunque piena di fango. La foresta è immensa e il paesaggio monotono
Più in alto qualche fascio di luce riesce a filtrare tra la vegetazione e a bucare la nebbia ...
Più in alto qualche fascio di luce riesce a filtrare tra la vegetazione e a bucare la nebbia ...
... e alle 9 e mezza, quando usciamo dal bosco e raggiungiamo la cima del Monte Avzè, il cielo è sereno
... e alle 9 e mezza, quando usciamo dal bosco e raggiungiamo la cima del Monte Avzè, il cielo è sereno
La semplice croce in legno dell’Avzè domina la conca del Sassello, ad ovest spunta la rada di Vado, a nord le Alpi innevate
La semplice croce in legno dell’Avzè domina la conca del Sassello, ad ovest spunta la rada di Vado, a nord le Alpi innevate
Ci tuffiamo nuovamente nel bosco ...
Ci tuffiamo nuovamente nel bosco ...
... per scendere al Colle Bergnon, magico crocevia di antichi sentieri dominati da faggi maestosi (ore 10,30) dove incontriamo i due triangoli gialli Sassello-Beigua
... per scendere al Colle Bergnon, magico crocevia di antichi sentieri dominati da faggi maestosi (ore 10,30) dove incontriamo i due triangoli gialli Sassello-Beigua
Li seguiamo, superiamo la Casa Bandita (o Bandìa) che ancora sopravvive nonostante sia attaccata da tutte le parti dal bosco vorace e alle 11,30 siamo sull’Alta Via che proviene dal Passo del Giovo
Li seguiamo, superiamo la Casa Bandita (o Bandìa) che ancora sopravvive nonostante sia attaccata da tutte le parti dal bosco vorace e alle 11,30 siamo sull’Alta Via che proviene dal Passo del Giovo
Ancora bosco, qualche radura e, poco prima di raggiungere la mulattiera che da Palo sale al Beigua, dove sbuca l'itinerario che proviene dalla Valle del Sansobbia, scopriamo un nuovo segno che un mese fa non c’era ancora: la lettera Ω in giallo, forse il simbolo stilizzato del cappello di Napoleone. Si tratta infatti del Sentiero Napoleonico che seguiremo per un tratto
Ancora bosco, qualche radura e, poco prima di raggiungere la mulattiera che da Palo sale al Beigua, dove sbuca l'itinerario che proviene dalla Valle del Sansobbia, scopriamo un nuovo segno che un mese fa non c’era ancora: la lettera in giallo, forse il simbolo stilizzato del cappello di Napoleone. Si tratta infatti del Sentiero Napoleonico che seguiremo per un tratto
Una breve nota la merita il Bric Veciri (ore 12,30) che ci riserva la sorpresa di un cartello murato su un cippo che racconta i fatti d’arme accaduti l’11, il 12, il 13 e il 14 aprile 1800 durante gli scontri fra i soldati francesi e quelli imperiali
Una breve nota la merita il Bric Veciri (ore 12,30) che ci riserva la sorpresa di un cartello murato su un cippo che racconta i fatti d’arme accaduti l’11, il 12, il 13 e il 14 aprile 1800 durante gli scontri fra i soldati francesi e quelli imperiali
Il Bric Veciri è un modestissimo ammasso di rocce immediatamente sopra l’Alta Via ...
Il Bric Veciri è un modestissimo ammasso di rocce immediatamente sopra l’Alta Via ...
... ed è ancora visibile la postazione difensiva realizzata con pietre ammassate
... ed è ancora visibile la postazione difensiva realizzata con pietre ammassate
Una breve deviazione segnalata da una palina lo collega al sentiero che sale all’Ermetta ...
Una breve deviazione segnalata da una palina lo collega al sentiero che sale all’Ermetta ...
... dove troveremo un altro cippo a ricordo di quel lontano aprile 1800
... dove troveremo un altro cippo a ricordo di quel lontano aprile 1800
La cima dell’Ermetta, solitamente deserta, è oggi popolata da una numerosa e singolare famiglia cosmopolita, italiana, russa e olandese, che nell’occasione del Ferragosto si è riunita a Piampaludo
La cima dell’Ermetta, solitamente deserta, è oggi popolata da una numerosa e singolare famiglia cosmopolita, italiana, russa e olandese, che nell’occasione del Ferragosto si è riunita a Piampaludo
Nonni, genitori e due bellissime bambine, Bianca e Giulia, che sanno parlare un mucchio di lingue. Bianca, simpaticissima, ci offre due caramelle, una russa e una alla cannella, e poi ci chiede la carta per paura che la lasciamo cadere a terra
Nonni, genitori e due bellissime bambine, Bianca e Giulia, che sanno parlare un mucchio di lingue. Bianca, simpaticissima, ci offre due caramelle, una russa e una alla cannella, e poi ci chiede la carta per paura che la lasciamo cadere a terra
L’aria è fresca, il cielo è azzurro salvo alcune nuvole che stazionano sull’arco alpino e il panorama si allarga a perdita d’occhio. Gianni, che ha una vista d’aquila e ad ogni gita si affanna senza successo a dirmi di nomi dei monti che riconosce, ha la soddisfazione di trovare conferma dalla “Rosa dei venti” che giudica perfetta
L’aria è fresca, il cielo è azzurro salvo alcune nuvole che stazionano sull’arco alpino e il panorama si allarga a perdita d’occhio. Gianni, che ha una vista d’aquila e ad ogni gita si affanna senza successo a dirmi di nomi dei monti che riconosce, ha la soddisfazione di trovare conferma dalla “Rosa dei venti” che giudica perfetta
Mangiamo, ci riposiamo, facciamo altri incontri tra cui qualcuno che cerca residui bellici con un particolare strumento che segnala i metalli sepolti e alle 13,30 ci rimettiamo in cammino. Il nuovo segnavia giallo si affianca alla E bianca dell’Ermetta, che scende tra l’erba, i sassi, i faggi nani e i cespugli fioriti dell’erica, e poi all’Alta Via. Questa sera cercherò la mappa di questo nuovo percorso e poi magari lo farò per intero
Mangiamo, ci riposiamo, facciamo altri incontri tra cui qualcuno che cerca residui bellici con un particolare strumento che segnala i metalli sepolti e alle 13,30 ci rimettiamo in cammino. Il nuovo segnavia giallo si affianca alla E bianca dell’Ermetta, che scende tra l’erba, i sassi, i faggi nani e i cespugli fioriti dell’erica, e poi all’Alta Via. Questa sera cercherò la mappa di questo nuovo percorso e poi magari lo farò per intero
Per il momento invece abbandoniamo gli spazi aperti e insieme alle due lineette torniamo nell’ombra del bosco
Per il momento invece abbandoniamo gli spazi aperti e insieme alle due lineette torniamo nell’ombra del bosco
Ritroveremo il sole a Veirera (ore 15,15) alla fine di una bella e interessante camminata sulle pendici nord del Beigua. 15 i chilometri percorsi e 5 ore abbondanti di cammino effettivo
Ritroveremo il sole a Veirera (ore 15,15) alla fine di una bella e interessante camminata sulle pendici nord del Beigua. 15 i chilometri percorsi e 5 ore abbondanti di cammino effettivo
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dalla località Veirera (1 km da Alberola lungo la provinciale per Piampaludo, m. 979) - pendici nord e ovest della Punta Pragiroso - pendici nord del Bric del Vento - pendici nord-ovest del Bric Macarin - Monte Avzè (m. 1022) - Colle Bergnon (m. 816) - Casa della Bandìa (m. 905) - Fosso della Bandìa - Costa del Giancardo (Alta Via) - pendici sud del Bric Veciri - Bric Veciri (m. 1264) - pendici sud dell’Ermetta - Monte Ermetta (m. 1267) - pendici ovest dell’Ermetta - Veirera
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dalla località Veirera (1 km da Alberola lungo la provinciale per Piampaludo, m. 979) - pendici nord e ovest della Punta Pragiroso - pendici nord del Bric del Vento - pendici nord-ovest del Bric Macarin - Monte Avzè (m. 1022) - Colle Bergnon (m. 816) - Casa della Bandìa (m. 905) - Fosso della Bandìa - Costa del Giancardo (Alta Via) - pendici sud del Bric Veciri - Bric Veciri (m. 1264) - pendici sud dell’Ermetta - Monte Ermetta (m. 1267) - pendici ovest dell’Ermetta - Veirera
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