Foto Pian Ballaur 24 agosto 2014 |
Stefano |
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Oggi lunga escursione alla Cima Pian Ballaur con partenza dalla Val Pesio. L’estate non accenna a migliorare: una cappa di nubi bassa e opprimente mi accoglie al parcheggio di Pian delle Gorre (m. 1030), al termine della stradina asfaltata che sale dalla Certosa di Pesio. Fortunatamente il cielo tenderà poi a rasserenarsi e la giornata sarà caratterizzata da un’alternanza di ampi spazi soleggiati e di innocui addensamenti nuvolosi. Mi metto in marcia sulla comoda sterrata ex-militare, costruita a partire dall’anno 1940 e mai completata, che si inoltra nel Vallone del Saut (o Vallone del Salto). Più in alto l’abbandono per prendere, sulla sinistra, una bella mulattiera che sale a svolte nel bosco misto di faggi e di abeti e che sbuca sul verde ripiano del Gias Sottano di Sestrera (m. 1331). Qui c’è un bivio: io seguo il ramo di sinistra (segnavia H8) che riprende a salire nel fitto bosco in direzione del Rifugio Garelli |
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Al Gias Soprano di Sestrera (m. 1842) mi appare in tutta la sua imponenza la formidabile bastionata calcarea del Marguareis |
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In breve raggiungo il bel Rifugio Garelli (m. 1965), posto poco più in alto in splendida posizione con vista sulla Val Pesio e sulla parete nord del Marguareis |
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Dal rifugio un comodo sentiero rimonta un verde valloncello ... |
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... fino al valico di Porta Sestrera (m. 2225) ... |
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... oltre il quale si apre la pittoresca testata della Valle Ellero |
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Con dolci saliscendi tra prati e rocce rotte ... |
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... raggiungo il piccolo Lago Rataira (m. 2171) ... |
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... al centro del grande anfiteatro che si distende tra la Ballaur, il Colle del Pas e i contrafforti settentrionali del massiccio del Marguareis |
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Il sentiero sale poi con maggior decisione fino all’ampia insellatura del Colle del Pas (m. 2340) che mette in comunicazione la valle dell’Ellero con l’alta Val Tanaro |
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Svolto a sinistra e, tra erba e detriti, seguo la grande dorsale che conduce sulla sommità della Cima Pian Ballaur (m. 2604) |
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Bel panorama sulle Saline ... |
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... e sul più lontano Marguareis |
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Dalla vetta proseguo lungo il filo di cresta in direzione sud ... |
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... fino a quello che, su alcune cartine escursionistiche, viene indicato con il nome di Monte Pian Ballaur (m. 2579, nella foto in alto a destra): assai più modestamente si tratta di una semplice anticima che domina la sottostante Conca dei Solai |
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Al ritorno percorro lo stesso itinerario ... |
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... fino al Lago Rataira ... |
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... dove prendo la deviazione a sinistra per Porta Marguareis |
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Attraverso questo suggestivo e angusto passaggio (m. 2288), incorniciato dalle pareti rocciose del Marguareis, ... |
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... faccio rientro in Val Pesio |
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Il tracciato, in questo punto disagevole ma perfettamente segnato con numerose tacche bianco-rosse, si snoda sopra un caotico ammasso di rocce e di detriti e si porta alla base del conoide del Canalone dei Torinesi dove giace un grosso masso erratico (m. 2100 circa) |
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Un buon sentiero scende quindi al minuscolo Laghetto del Marguareis (m. 1928) |
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Dal laghetto seguo il sentiero H1 lungo il selvaggio Vallone del Marguareis ... |
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... e al Gias Sottano di Sestrera mi ricongiungo con l’itinerario fatto in salita |
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Una piccola curiosità storica: questa è la rotabile ex-militare n.194 che avrebbe dovuto collegare la Certosa di Pesio con il Colle della Boaria; iniziata nel 1940, è rimasta tuttavia incompiuta in alcuni tratti. La sua realizzazione fu oggetto di accese dispute fra gli ufficiali dello Stato Maggiore del Regio Esercito: alcuni la ritenevano non solo inutile ma addirittura strategicamente pericolosa. I montanari della zona la chiamavano "la strada dell'invasione" e forse in questa denominazione è racchiusa la verità: la strada venne realmente progettata con l'intento di convogliare velocemente truppe dal basso Piemonte per un’avanzata in territorio francese. Questa teoria è supportata dal fatto che nessuna fortificazione, né campale né permanente, venne mai prevista lungo il fondovalle Pesio (fonte: Marco Boglione - "Le strade dei cannoni") |
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Pochissime sono le persone incontrate durante le oltre sette ore di cammino; tantissime sono invece quelle pigramente sdraiate sul prato di Pian delle Gorre. In conclusione è stata proprio una bella gita: la varietà di ambienti e di scorci paesaggistici, uniti alla lunghezza del percorso e al cospicuo dislivello, l’hanno resa piacevolmente faticosa e mai monotona |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dal Pian delle Gorre (m. 1030, circa 3 km sopra la Certosa di Pesio) - rotabile ex-militare che si inoltra nel Vallone del Saut (o Vallone del Salto) - Gias Sottano di Sestrera (m. 1331, bivio a sinistra su sentiero H8) - Gias Soprano di Sestrera (m. 1842) - Rifugio Piero Garelli (m. 1965) - Porta Sestrera (m. 2225) - Lago Rataira (m. 2171) - Colle del Pas (m. 2340) - Cima Pian Ballaur (m. 2604) - costone meridionale della Pian Ballaur - Monte Pian Ballaur (m. 2579). Al ritorno stesso percorso fino al Lago Rataira - Porta Marguareis (m. 2288) - base del conoide del Canalone dei Torinesi (m. 2100 circa) - Laghetto del Marguareis (m. 1928) - Vallone del Marguareis (sentiero H1) - Gias Sottano di Sestrera - Pian delle Gorre |