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Foto Carmo di Loano 24 ottobre 2014
Stefano
Oggi gita al Carmo di Loano con partenza da Boissano: si tratta di un percorso molto lungo e interessante caratterizzato da una grande varietà di paesaggi e, se si ha la fortuna di indovinare una giornata limpida, ricco di scorci panoramici veramente notevoli. Il sole splendente del primo mattino inonda di luce e tepore il piccolo borgo di Boissano, placidamente adagiato tra i torrenti Varatella e Nimbalto alle falde del Monte Ravinet. Parto dalla piazzetta antistante il municipio (m. 121) e imbocco la stradina a lato della chiesa che sale ripida tra le case e gli ulivi
Oggi gita al Carmo di Loano con partenza da Boissano: si tratta di un percorso molto lungo e interessante caratterizzato da una grande varietà di paesaggi e, se si ha la fortuna di indovinare una giornata limpida, ricco di scorci panoramici veramente notevoli. Il sole splendente del primo mattino inonda di luce e tepore il piccolo borgo di Boissano, placidamente adagiato tra i torrenti Varatella e Nimbalto alle falde del Monte Ravinet. Parto dalla piazzetta antistante il municipio (m. 121) e imbocco la stradina a lato della chiesa che sale ripida tra le case e gli ulivi
Superata la Ca’ di Gandarin proseguo lungo una bella mulattiera lastricata che, con una serie di tornanti, risale un brullo pendio calcareo ricoperto dalla tipica macchia di Liguria
Superata la Ca’ di Gandarin proseguo lungo una bella mulattiera lastricata che, con una serie di tornanti, risale un brullo pendio calcareo ricoperto dalla tipica macchia di Liguria
Raggiungo così la graziosa chiesetta di San Pietrino (m. 470), costruita intorno al 1830 per volontà degli emigranti boissanesi ...
Raggiungo così la graziosa chiesetta di San Pietrino (m. 470), costruita intorno al 1830 per volontà degli emigranti boissanesi ...
... e posta su di un poggio in splendida posizione panoramica
... e posta su di un poggio in splendida posizione panoramica
Qui trascuro la deviazione a sinistra per San Pietro dei Monti e per il Giogo di Toirano (segnavia due linee rosse) e seguo sulla destra il sentiero che, tra pini e ginepri, rimonta l’ampio costone che separa le valli del Varatella e del Nimbalto (segnavia X rossa e tacche giallo-rosse del percorso “Terre Alte”)
Qui trascuro la deviazione a sinistra per San Pietro dei Monti e per il Giogo di Toirano (segnavia due linee rosse) e seguo sulla destra il sentiero che, tra pini e ginepri, rimonta l’ampio costone che separa le valli del Varatella e del Nimbalto (segnavia X rossa e tacche giallo-rosse del percorso “Terre Alte”)
Più in alto si incontra la massicciata di un’antica mulattiera costruita oltre due secoli fa dai genieri francesi dell’Armata d’Italia: in questa zona l’esercito rivoluzionario, al comando di Andrea Massena, sconfisse le truppe Austro-Sarde nella battaglia di Loano del 23 e 24 novembre 1795 ponendo le basi per la celebre campagna napoleonica dell’anno successivo. Al termine di questa mulattiera, la traccia prosegue ripida all’interno di un boschetto ...
Più in alto si incontra la massicciata di un’antica mulattiera costruita oltre due secoli fa dai genieri francesi dell’Armata d’Italia: in questa zona l’esercito rivoluzionario, al comando di Andrea Massena, sconfisse le truppe Austro-Sarde nella battaglia di Loano del 23 e 24 novembre 1795 ponendo le basi per la celebre campagna napoleonica dell’anno successivo. Al termine di questa mulattiera, la traccia prosegue ripida all’interno di un boschetto ...
... guadagnando in tal modo la dorsale sud-orientale del Monte Ravinet presso i Prati Peglia (m. 900 circa)
... guadagnando in tal modo la dorsale sud-orientale del Monte Ravinet presso i Prati Peglia (m. 900 circa)
Si trovano qui due antiche “caselle” molto ben conservate, realizzate con pietre a secco a pianta circolare, e utilizzate per secoli dai contadini e dai pastori come riparo e come deposito per gli attrezzi agricoli
Si trovano qui due antiche “caselle” molto ben conservate, realizzate con pietre a secco a pianta circolare, e utilizzate per secoli dai contadini e dai pastori come riparo e come deposito per gli attrezzi agricoli
Ai Prati Peglia svolto a sinistra e, dopo aver percorso un breve tratto sull’ampio dorso del crinale, prendo a destra il sentiero che taglia a mezzacosta il boscoso fianco nord-orientale del Ravinet: belle vedute s’aprono di tanto in tanto verso il Carmo di Loano e sulla Rocca dell’Aia
Ai Prati Peglia svolto a sinistra e, dopo aver percorso un breve tratto sull’ampio dorso del crinale, prendo a destra il sentiero che taglia a mezzacosta il boscoso fianco nord-orientale del Ravinet: belle vedute s’aprono di tanto in tanto verso il Carmo di Loano e sulla Rocca dell’Aia
Al passo di Ca’ du Fo’ svalico sull’opposto versante transitando a ovest del Bric Ciazzalunga mentre alla mia sinistra s’apre il profondo solco della Val Varatella
Al passo di Ca’ du Fo’ svalico sull’opposto versante transitando a ovest del Bric Ciazzalunga mentre alla mia sinistra s’apre il profondo solco della Val Varatella
Rimonto infine le pendici meridionali del Carmo tra prati e boschetti ...
Rimonto infine le pendici meridionali del Carmo tra prati e boschetti ...
... in un ambiente agreste e bucolico: il panorama si allarga d’improvviso e abbraccia ora le cime maggiori delle Alpi Liguri
... in un ambiente agreste e bucolico: il panorama si allarga d’improvviso e abbraccia ora le cime maggiori delle Alpi Liguri
Raggiunta la Sella del Carmo (m. 1315), il sentiero volta sinistra e con uno stretto zig-zag si inerpica su per il panettone terminale ...
... mentre alle mie spalle si dispiegano scorci panoramici davvero belli
... mentre alle mie spalle si dispiegano scorci panoramici davvero belli
La grande croce metallica mi accoglie sulla cima del Carmo di Loano (m. 1389) ...
La grande croce metallica mi accoglie sulla cima del Carmo di Loano (m. 1389) ...
... mentre a lato del basamento fa bella mostra di sé una tavola di orientamento quassù collocata nel maggio 2011
... mentre a lato del basamento fa bella mostra di sé una tavola di orientamento quassù collocata nel maggio 2011
Si tratta di un disco metallico con incise le direzioni dei monti e delle località direttamente visibili dalla vetta
Si tratta di un disco metallico con incise le direzioni dei monti e delle località direttamente visibili dalla vetta
Al ritorno compio una breve deviazione passando per il Rifugio “Amici del Carmo” (m. 1289), ...
Al ritorno compio una breve deviazione passando per il Rifugio “Amici del Carmo” (m. 1289), ...
... dopodichè ritorno sul sentiero segnato con la X rossa e lo percorro a ritroso fino ai Prati Peglia. Qui abbandono alla mia destra l’itinerario per San Pietrino ...
... dopodichè ritorno sul sentiero segnato con la X rossa e lo percorro a ritroso fino ai Prati Peglia. Qui abbandono alla mia destra l’itinerario per San Pietrino ...
... e proseguo dritto lungo una variante segnata con un pallino rosso barrato ...
... e proseguo dritto lungo una variante segnata con un pallino rosso barrato ...
... che scende lungo la panoramica e ripida costiera del Bric Scotto ...
... che scende lungo la panoramica e ripida costiera del Bric Scotto ...
... con splendida vista sul mare
... con splendida vista sul mare
Raggiungo così la pineta Marini dove una strada sterrata, poi asfaltata, conduce in breve alla Borgata Losano situata leggermente a est di Boissano
Raggiungo così la pineta Marini dove una strada sterrata, poi asfaltata, conduce in breve alla Borgata Losano situata leggermente a est di Boissano
Con piacevole percorso pianeggiante tra le terrazze coltivate a olivo, faccio infine ritorno a Boissano concludendo così questa bella gita: una gita che mi ha permesso di esplorare luoghi davvero caratteristici che, fino a oggi, conoscevo solo superficialmente
Con piacevole percorso pianeggiante tra le terrazze coltivate a olivo, faccio infine ritorno a Boissano concludendo così questa bella gita: una gita che mi ha permesso di esplorare luoghi davvero caratteristici che, fino a oggi, conoscevo solo superficialmente
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla piazzetta della chiesa di Boissano (m. 121) - Ca’ di Gandarin - Via San Pietrino - chiesetta di San Pietrino (m. 470) - antica mulattiera napoleonica - Prati Peglia (m. 900 circa) - costone sud-orientale del Monte Ravinet - mezzacosta sul versante nord-orientale del Ravinet - passo di Ca’ du Fo’ (spartiacque Nimbalto-Varatella) - versante occidentale del Bric Ciazzalunga - vicinanze Rifugio Amici del Carmo - Sella del Carmo (m. 1315) - Monte Carmo di Loano (m. 1389). Al ritorno stesso percorso fino ai Prati Peglia (eccetto una breve deviazione al Rifugio “Amici del Carmo”, m. 1289) - bivio a sinistra per la costiera del Bric Scotto (segnavia pallino rosso barrato) - pineta Marini - Borgata Losano - Boissano
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla piazzetta della chiesa di Boissano (m. 121) - Ca’ di Gandarin - Via San Pietrino - chiesetta di San Pietrino (m. 470) - antica mulattiera napoleonica - Prati Peglia (m. 900 circa) - costone sud-orientale del Monte Ravinet - mezzacosta sul versante nord-orientale del Ravinet - passo di Ca’ du Fo’ (spartiacque Nimbalto-Varatella) - versante occidentale del Bric Ciazzalunga - vicinanze Rifugio Amici del Carmo - Sella del Carmo (m. 1315) - Monte Carmo di Loano (m. 1389). Al ritorno stesso percorso fino ai Prati Peglia (eccetto una breve deviazione al Rifugio “Amici del Carmo”, m. 1289) - bivio a sinistra per la costiera del Bric Scotto (segnavia pallino rosso barrato) - pineta Marini - Borgata Losano - Boissano
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