Foto Missun 23 novembre 2014 |
Stefano |
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Prima uscita con le ciaspole nonostante lo scarso innevamento attualmente presente sulle Liguri. Prima di partire da casa, ero indeciso se portare o meno le ciaspole; poi, all’ultimo momento, le ho infilate in macchina; i ramponi, fortunatamente, li avevo già messi nello zaino la sera prima e si sono rivelati indispensabili nel brevissimo tratto ripido subito sotto la cima. Posteggio l’auto presso l’area picnic del Giairetto (3,5 km sopra Upega, m. 1585) e mi incammino lungo la stradina sterrata; la temperatura è abbondantemente sopra lo zero e il cielo è bianco smerigliato per la presenza di estese velature stratificate. Con le ciaspole legate allo zaino, salgo a passo spedito tra i larici ormai spogli nel gran Bosco delle Navette seguendo le scorciatoie ... |
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... che tagliano i tornanti della pista forestale |
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Raggiunta la strada ex-militare Monesi-Limone (m. 1900 circa), la percorro per un breve tratto verso destra fino al curvone che scavalca la costa tra i valloni del Giairetto e del Rio Corvo |
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Qui svolto a sinistra ... |
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... e rimonto il dorso del costone ... |
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... trovando, dopo alcune centinaia di metri, la prima neve |
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Non è una neve bella: è dura, già vecchia, quasi gelata, e sarebbero stati sufficienti i soli ramponi |
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Però, visto che ormai le ho portate e che mi pesano sullo zaino, metto le ciaspole |
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Dopo aver raggiunto il crinale di spartiacque Tanaro-Roia (Confine di Stato) ... |
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... poco a sud della Colla Rossa, ... |
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... piego a sinistra e, tenendomi sotto il filo di cresta, mi dirigo verso la Cima Missun |
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Nel frattempo il sole è scomparso dietro strati di nubi via via più consistenti in lento avanzamento da ovest |
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L’ultima ripida rampa che conduce in vetta (m. 2356) ... |
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... l’affronto di slancio con le ciaspole ai piedi |
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La neve però è molto dura e in discesa sono indispensabili i ramponi: i primi metri subito sotto la cima li percorro addirittura con la faccia rivolta verso monte; poi tolgo i ramponi e rimetto le ciaspole che garantiscono comunque una camminata più stabile senza il rischio di incappare in spiacevoli distorsioni alle caviglie |
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Il ritorno è tranquillo, lungo lo stesso percorso di salita |
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Nello splendido lariceto delle Navette una distesa di aghi ricopre tutta la fanghiglia accumulata dalle straordinarie precipitazioni di questo mese |
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Cosicchè faccio ritorno alla macchina con gli scarponi completamente puliti. Adesso non resta che sperare in un radicale cambiamento del tempo e in una ventata di inverno che spazzi finalmente via quest’autunno monsonico e catastrofico |