Foto Grosso 29 dicembre 2014 |
Stefano, Gianni, Franca |
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Quando al Laione (980 m) scendo di macchina c’è un gelido vento di tramontana che mi toglie il respiro. Che freddo! Sono le 10 e il termometro segna -5 ma è il vento che fa la differenza.
Il primo a parlare è Stefano. “Lasciamo perdere (i Sentieri Napoleonici sul Beigua) e andiamo sul Grosso che rimane riparato”. Oltretutto è reduce da un periodo di malanni di stagione e non sembra il caso di correre inutili rischi. Tra berretto di pelo, cappuccio e scaldacollo di Stefano non si vede neppure la punta del naso, Gianni ha tanto strati addosso che si potrebbe sfogliare come una cipolla. Ma devo dire che serve perché dopo un po’ che saliamo sul sentiero della X gialla (che alla torbiera del Laione abbandona la strada asfaltata Piampaludo-Pratorotondo e svolta a destra nel bosco) il freddo non lo sentiamo più |
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La mulattiera è in alcuni tratti lastricata e ben conservata, in altri rovinata da profondi solchi. Dove c’era una pozzanghera ora c’è ghiaccio |
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Immersa nel bosco una cascina e poco più in alto si stacca sulla destra il sentiero dei tre pallini gialli per il Grosso |
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Gli alberi si fanno più radi e il pendio prativo è costellato di massi |
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Il panorama si apre e si allarga: a levante il Rama e il mare, ... |
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... a ponente le Alpi Liguri e Marittime bianche di neve tra le quali risaltano il Mongioie, il Mondolè e l’Argentera, ... |
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... e poi Vara Superiore ... |
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... e il Faiallo con il Reixa e la Rocca Vaccaria |
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Siamo sul versante riparato dal vento. Peccato che sia così breve e alle 11,20 siamo già in cima! (1265 m) |
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Oltre le rocce e il cippo in marmo sormontato da una minuscola Madonnina la vista sull’arco alpino è splendida ... |
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... e anche il Cervino che a volte si confonde nel massiccio del Rosa oggi è visibilissimo |
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Scendiamo ... |
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... fino a incontrare la faggeta e il Colle Cascina dove ritroviamo il sentiero della X gialla che avevamo abbandonato e che se proseguissimo ci porterebbe al Beigua. Peccato, è talmente vicino! Ma in alto la tramontana soffia impetuosa ed è meglio lasciare perdere |
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Torniamo quindi sui nostri passi e come unica variante facciamo visita alla cascina che avevamo intravvisto salendo e che immagino abbia dato nome al colle. Nonostante sia raggiungibile solo dal sentiero è una bella e rustica casa in via di ristrutturazione |
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La discesa continua e all’ultimo si conclude con una breve puntata al Laione che credevo allagato e invece è coperto da poca acqua ghiacciata.
E’ l’una e siamo imbacuccati come alla partenza; nello zaino non c’è niente se non il pranzo gelido che porteremo a casa per essere scaldato sulla stufa. Ma il freddo è sempre rimasto fuori dei nostri panni e la nostra breve gita, che si conclude con 5,8 chilometri di sviluppo e poco più di 300 metri di dislivello, è stata proprio piacevole
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla Torbiera del Laione (2,5 km sopra Piampaludo, m. 991) - svolta a destra sul sentiero per il Monte Beigua (segnavia X gialla) - pendici sud-orientali del Grosso - pendici sud-occidentali del Grosso (Colle Cascina, m. 1209) - Monte Grosso (m. 1265). Ritorno per lo stesso percorso |