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Foto Sella Est Antola 26 febbraio 2014
Gianni, Franca
Quanta neve! Tanta che abbiamo rinunciato al Gottero dove sono andati i nostri amici e abbiamo scelto la più vicina Antola
Ore 9 - Muri di neve a Casa del Romano e nuvole alte e grigie che nulla tolgono alla visibilità. Chissà se il sole farà capolino. Ci aspetta una bella traversata in quota, lunga ma con poco dislivello anche se ricca di tanti saliscendi
Ore 9 - Muri di neve a Casa del Romano e nuvole alte e grigie che nulla tolgono alla visibilità. Chissà se il sole farà capolino. Ci aspetta una bella traversata in quota, lunga ma con poco dislivello anche se ricca di tanti saliscendi
Posteggiamo vicino a un’altra macchina dove due giovani stanno preparandosi per la nostra stessa meta. Il loro cane gironzola intorno. Uno dei due giovani adocchia due paia di guanti che ho posato nel bagagliaio e chiede Avete un paio di guanti da prestarmi?  Fa freddo e sotto quelli di piumino devo indossare i leggeri e termici Patagonia. Caldi, preziosi, indispensabili per le mie dita intirizzite. Gianni invece rinuncia ai suoi, in pile, economici, made in Decathlon, e ne indossa un solo paio. Al ritorno li lasciate sul tergicristallo. OK, grazie
Posteggiamo vicino a un’altra macchina dove due giovani stanno preparandosi per la nostra stessa meta. Il loro cane gironzola intorno. Uno dei due giovani adocchia due paia di guanti che ho posato nel bagagliaio e chiede Avete un paio di guanti da prestarmi?  Fa freddo e sotto quelli di piumino devo indossare i leggeri e termici Patagonia. Caldi, preziosi, indispensabili per le mie dita intirizzite. Gianni invece rinuncia ai suoi, in pile, economici, made in Decathlon, e ne indossa un solo paio. Al ritorno li lasciate sul tergicristallo. OK, grazie
I due giovani e il cane partono sparati e in breve ci distanziano di un pezzo. Sulla neve le impronte di un ciaspolatore che ci ha preceduto e le loro. Un po’ poco per non fare fatica, la neve è alta e si sprofonda. Noi cerchiamo di calpestare le orme tra l’una e l’altra per preparare una piccola pista utile per il ritorno e ci stupiamo quando queste, anziché sovrapporsi, corrono parallele. In qualche breve tratto la neve fa zoccolo ma proseguendo non succede più; è una bella neve, farinosa e morbida
I due giovani e il cane partono sparati e in breve ci distanziano di un pezzo. Sulla neve le impronte di un ciaspolatore che ci ha preceduto e le loro. Un po’ poco per non fare fatica, la neve è alta e si sprofonda. Noi cerchiamo di calpestare le orme tra l’una e l’altra per preparare una piccola pista utile per il ritorno e ci stupiamo quando queste, anziché sovrapporsi, corrono parallele. In qualche breve tratto la neve fa zoccolo ma proseguendo non succede più; è una bella neve, farinosa e morbida
Gianni è una sagoma nera, giacca a vento, pantaloni, tutto nero. Ma possibile che anche in montagna dobbiamo vestirci a lutto? Ora usa così, quasi tutto è nero, persino le kway dei ciclisti che dovrebbero bucare la nebbia. Forse costa meno. La mia è un’osservazione interessata visto che nelle foto, dove il bianco della neve si unisce al grigio del cielo, una macchia di colore appagherebbe l’occhio. Ma chi è addetto alla sicurezza non dovrebbe trascurare il fenomeno: in montagna, come sulla strada, la visibilità è importante
Gianni è una sagoma nera, giacca a vento, pantaloni, tutto nero. Ma possibile che anche in montagna dobbiamo vestirci a lutto? Ora usa così, quasi tutto è nero, persino le kway dei ciclisti che dovrebbero bucare la nebbia. Forse costa meno. La mia è un’osservazione interessata visto che nelle foto, dove il bianco della neve si unisce al grigio del cielo, una macchia di colore appagherebbe l’occhio. Ma chi è addetto alla sicurezza non dovrebbe trascurare il fenomeno: in montagna, come sulla strada, la visibilità è importante
Sotto la coltre di nuvole grigie spuntano all’orizzonte le Alpi illuminate dal sole. La temperatura, complice la fatica, forse si è addolcita
Sotto la coltre di nuvole grigie spuntano all’orizzonte le Alpi illuminate dal sole. La temperatura, complice la fatica, forse si è addolcita
Più avanti le impronte, anziché seguire a mezzacosta il sentiero dove con le ciaspole si cammina male, salgono dritte sul ripido: chi per primo le ha tracciate conosce bene il terreno. Uno dei due giovani che avevamo incontrato al posteggio, alto e massiccio, è di ritorno: rinuncia. L’amico gli ha probabilmente tirato il collo e ora prosegue da solo: un’impronta in meno schiaccia la neve
Più avanti le impronte, anziché seguire a mezzacosta il sentiero dove con le ciaspole si cammina male, salgono dritte sul ripido: chi per primo le ha tracciate conosce bene il terreno. Uno dei due giovani che avevamo incontrato al posteggio, alto e massiccio, è di ritorno: rinuncia. L’amico gli ha probabilmente tirato il collo e ora prosegue da solo: un’impronta in meno schiaccia la neve
Prima del Monte delle Tre Croci c’è un tavolo e una panca ma se non fosse per i cartelli che ora sono all’altezza del suolo non si potrebbero nemmeno indovinare, inghiottiti come sono dalla spessa coltre che si stende su tutto il paesaggio. Un metro e più, sul quale noi avanziamo galleggiando
Prima del Monte delle Tre Croci c’è un tavolo e una panca ma se non fosse per i cartelli che ora sono all’altezza del suolo non si potrebbero nemmeno indovinare, inghiottiti come sono dalla spessa coltre che si stende su tutto il paesaggio. Un metro e più, sul quale noi avanziamo galleggiando
Siamo sul Monte delle Tre Croci, che è alto quasi come l’Antola, ...
Siamo sul Monte delle Tre Croci, che è alto quasi come l’Antola, ...
... e scendiamo al Passo dove speriamo di incontrare altre orme sul sentiero dei due rombi gialli che sale da Caprile
... e scendiamo al Passo dove speriamo di incontrare altre orme sul sentiero dei due rombi gialli che sale da Caprile
Altro che impronte che salgono! Chi era davanti, quasi certamente il giovane con il cane, scende. Rinuncia all’Antola. Un pensiero fuggevole mi attraversa la mente: appesi a due minuscole ali i nostri guanti se ne stanno volando via. Da due soldi sì, ma utili, utilissimi. E poi non ho Decathlon sotto casa. Le impronte si riducono a quelle del primo ciaspolatore che, esperto, è avanzato deciso, senza tentennamenti sul percorso che pure è invisibile sotto la neve. Chissà, abbiamo ancora una speranza, forse qualcuno è salito sul sentiero del triangolo giallo che da Caprile va all’Antola: tra poco incontreremo il bivio e vedremo. Ma al bivio il sentiero nemmeno si indovina, la neve è immacolata e la fatica si fa sentire. Gianni è davanti e io dietro a trascinare le mie gambe molli
Altro che impronte che salgono! Chi era davanti, quasi certamente il giovane con il cane, scende. Rinuncia all’Antola. Un pensiero fuggevole mi attraversa la mente: appesi a due minuscole ali i nostri guanti se ne stanno volando via. Da due soldi sì, ma utili, utilissimi. E poi non ho Decathlon sotto casa. Le impronte si riducono a quelle del primo ciaspolatore che, esperto, è avanzato deciso, senza tentennamenti sul percorso che pure è invisibile sotto la neve. Chissà, abbiamo ancora una speranza, forse qualcuno è salito sul sentiero del triangolo giallo che da Caprile va all’Antola: tra poco incontreremo il bivio e vedremo. Ma al bivio il sentiero nemmeno si indovina, la neve è immacolata e la fatica si fa sentire. Gianni è davanti e io dietro a trascinare le mie gambe molli
Ci poniamo una meta: arriviamo alla Sella dell’Antola e rinunciamo alla vetta. Per questa volta almeno … ci siamo saliti tante volte! Le orme del ciaspolatore che ci aveva preceduto avanzano sicure e senza indugi. La salita si impenna dandoci la certezza che la sella è ormai vicina
Ci poniamo una meta: arriviamo alla Sella dell’Antola e rinunciamo alla vetta. Per questa volta almeno … ci siamo saliti tante volte! Le orme del ciaspolatore che ci aveva preceduto avanzano sicure e senza indugi. La salita si impenna dandoci la certezza che la sella è ormai vicina
Ecco l’Antola,  bella, che si eleva su una distesa bianca e immacolata, bianca anch’essa ma con le pendici nord ricoperte dai faggi che per contrasto sembrano quasi neri, la croce che si staglia nel cielo che ora, nel grigio, ha qualche striatura azzurra. Vicina ma irraggiungibile, perché è tardi (mezzogiorno e venti), perché siamo stanchi, perché per il ritorno impiegheremo tanto tempo come per l’andata
Ecco l’Antola,  bella, che si eleva su una distesa bianca e immacolata, bianca anch’essa ma con le pendici nord ricoperte dai faggi che per contrasto sembrano quasi neri, e la croce che si staglia nel cielo che ora, nel grigio, ha qualche striatura azzurra. Vicina ma irraggiungibile, perché è tardi (mezzogiorno e venti), perché siamo stanchi, perché per il ritorno impiegheremo tanto tempo come per l’andata
Iniziamo il lungo percorso a ritroso sui continui saliscendi che nei traversi a mezza costa riservano qualche piccola insidia perché nel frattempo la neve ha un po’ ceduto ed è diventata scivolosa
Iniziamo il lungo percorso a ritroso sui continui saliscendi che nei traversi a mezza costa riservano qualche piccola insidia perché nel frattempo la neve ha un po’ ceduto ed è diventata scivolosa
Siamo di nuovo al passo dove le tre croci in legno sono appena visibili tra gli alberi e ci ricordano come l’inverno, anche qui, può essere crudele se in un lontano passato tre paesani di ritorno dalla stagione in risaia furono sorpresi da una bufera e morirono assiderati. Ancora una salita, l’ultima, quella al Monte delle Tre Croci (ore 13,45) dove ci prendiamo una breve pausa per mangiare qualcosa, intirizziti dal freddo per un fastidioso vento che soffia da nord
Siamo di nuovo al passo dove le tre croci in legno sono appena visibili tra gli alberi e ci ricordano come l’inverno, anche qui, può essere crudele se in un lontano passato tre paesani di ritorno dalla stagione in risaia furono sorpresi da una bufera e morirono assiderati. Ancora una salita, l’ultima, quella al Monte delle Tre Croci (ore 13,45) dove ci prendiamo una breve pausa per mangiare qualcosa, intirizziti dal freddo per un fastidioso vento che soffia da nord
E poi avanti, sulla nostra piccola traccia, tra distese di neve e un cielo grigio che lascia trasparire qualcosa di azzurro, ...
E poi avanti, sulla nostra piccola traccia, tra distese di neve e un cielo grigio che lascia trasparire qualcosa di azzurro, ...
... un cielo che oggi ha voluto essere clemente con l’Antola ma non con altre cime, in Val d’Aveto ad esempio, che ha ricoperto con un mantello scuro
... un cielo che oggi ha voluto essere clemente con l’Antola ma non con altre cime, in Val d’Aveto ad esempio, che ha ricoperto con un mantello scuro
L’Osservatorio e Casa del Romano. Alle 15,45 arriviamo alla macchina. Sul tergicristalli nessuna traccia dei guanti. Un brutto gesto che ci fa rimanere male (bastava tanto poco mettere un biglietto per dire che, visto che l’amico è sceso a Caprile, li avrebbero lasciati, che so, a Torriglia). Una piccola cosa che però, la prossima volta che qualcuno mi chiederà un piacere, mi spingerà a pensarci due volte prima di dire di sì ... Bella gita e bella neve: 12 chilometri scarsi di sviluppo, 550 metri di dislivello positivo, 5 ore di cammino effettivo, tanta fatica. Ma chissà, forse la fatica è stata colpa anche del virus che stavo incubando e che, la mattina dopo, si è manifestato con la febbre e il mal di stomaco. Ma per il momento non lo so ancora e scendo soddisfatta i tornanti che da Casa del Romano portano a Propata, racchiusi tra alti muraglioni di neve
L’Osservatorio e Casa del Romano. Alle 15,45 arriviamo alla macchina. Sul tergicristalli nessuna traccia dei guanti. Un brutto gesto che ci fa rimanere male (bastava tanto poco mettere un biglietto per dire che, visto che l’amico è sceso a Caprile, li avrebbero lasciati, che so, a Torriglia). Una piccola cosa che però, la prossima volta che qualcuno mi chiederà un piacere, mi spingerà a pensarci due volte prima di dire di sì ... Bella gita e bella neve: 12 chilometri scarsi di sviluppo, 550 metri di dislivello positivo, 5 ore di cammino effettivo, tanta fatica. Ma chissà, forse la fatica è stata colpa anche del virus che stavo incubando e che, la mattina dopo, si è manifestato con la febbre e il mal di stomaco. Ma per il momento non lo so ancora e scendo soddisfatta i tornanti che da Casa del Romano portano a Propata, racchiusi tra alti muraglioni di neve
28 febbraio - Curiosando su Gulliver scopro ora che il primo ciaspolatore, quello che ha tracciato tanto bene la pista e al quale facciamo i complimenti, è partito da Capanne di Carrega, ha impiegato tre ore ad arrivare in vetta e si chiama Luciastrek
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza da Casa del Romano (m. 1389, 5 km sopra Propata) - Cappella delle Tre Croci - Osservatorio astronomico (1460) - crinale di spartiacque Trebbia-Borbera - Monte delle Tre Croci (m. 1565) - Passo delle Tre Croci (1495) - selletta (1483, triangolo giallo proveniente da Caprile) - Sella Est del Monte Antola (1553). Ritorno per lo stesso itinerario
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza da Casa del Romano (m. 1389, 5 km sopra Propata) - Cappella delle Tre Croci - Osservatorio astronomico (1460) - crinale di spartiacque Trebbia-Borbera - Monte delle Tre Croci (m. 1565) - Passo delle Tre Croci (1495) - selletta (1483, triangolo giallo proveniente da Caprile) - Sella Est del Monte Antola (1553). Ritorno per lo stesso itinerario
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