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Foto Ciuaiera 10 maggio 2015
Stefano
Con un bambino di due mesi, la mia attività escursionistica ha subito inevitabilmente un drastico ridimensionamento. Comunque, a un mese di distanza dalla ciaspolata alla Gardiola, eccomi di nuovo in gita in una zona che ancora non conosco. Presso la piazza di Ormea abbandono la strada nazionale del Col di Nava per imboccare sulla destra una stradina stretta e tortuosa che si insinua in una valle appartata, dove il tempo sembra essersi fermato e dove, tra i castagneti e gli antichi terrazzamenti, spuntano d’improvviso vecchie cascine diroccate e minuscole borgate; se si alzano gli occhi al di sopra della fascia boscosa, si intravedono grandi pascoli ripidi e verdissimi, solcati in più punti da marcati canaloni che ricordano un po’ gli “schiocchi” dell’Appennino Reggiano; in alto resistono ancora grossi nevai ormai in rapido scioglimento: è questa la Val d’Armella, profondamente incassata tra la Costa Valcaira e la dorsale tra il Pizzo e la Colla dei Termini, e che ha il suo sbocco sul Tanaro proprio in corrispondenza di Ormea. Presso le case di Valdarmella termina la strada asfaltata: posteggio la macchina nel piccolo spiazzo dietro la chiesetta dedicata a San Donato (m. 1054) e mi metto in cammino. Oggi ho deciso di andare sulla Ciuaiera (m. 2172), una cima poco nota e poco frequentata che io ancora non conosco; è situata immediatamente a ovest della Cresta delle Panne (o Rocce di Perabruna) sul crinale che unisce l’Antoroto al Pizzo d’Ormea; sulla sommità della Ciuaiera converge da nord la dorsale Alpet-Robert-Baussetti ed è pertanto un nodo orografico che separa le vallate del Tanaro, del Corsaglia e del Casotto; vista da sud è per nulla appariscente, nel senso che non la si vede fin tanto che non si è quasi in vetta, ma offre in compenso una vista bellissima in tutte le direzioni
Con un bambino di due mesi, la mia attività escursionistica ha subito inevitabilmente un drastico ridimensionamento. Comunque, a un mese di distanza dalla ciaspolata alla Gardiola, eccomi di nuovo in gita in una zona che ancora non conosco. Presso la piazza di Ormea abbandono la strada nazionale del Col di Nava per imboccare sulla destra una stradina stretta e tortuosa che si insinua in una valle appartata, dove il tempo sembra essersi fermato e dove, tra i castagneti e gli antichi terrazzamenti, spuntano d’improvviso vecchie cascine diroccate e minuscole borgate; se si alzano gli occhi al di sopra della fascia boscosa, si intravedono grandi pascoli ripidi e verdissimi, solcati in più punti da marcati canaloni che ricordano un po’ gli “schiocchi” dell’Appennino Reggiano; in alto resistono ancora grossi nevai ormai in rapido scioglimento: è questa la Val d’Armella, profondamente incassata tra la Costa Valcaira e la dorsale tra il Pizzo e la Colla dei Termini, e che ha il suo sbocco sul Tanaro proprio in corrispondenza di Ormea. Presso le case di Valdarmella termina la strada asfaltata: posteggio la macchina nel piccolo spiazzo dietro la chiesetta dedicata a San Donato (m. 1054) e mi metto in cammino. Oggi ho deciso di andare sulla Ciuaiera (m. 2172), una cima poco nota e poco frequentata che io ancora non conosco; è situata immediatamente a ovest della Cresta delle Panne (o Rocce di Perabruna) sul crinale che unisce l’Antoroto al Pizzo d’Ormea; sulla sommità della Ciuaiera converge da nord la dorsale Alpet-Robert-Baussetti ed è pertanto un nodo orografico che separa le vallate del Tanaro, del Corsaglia e del Casotto; vista da sud è per nulla appariscente, nel senso che non la si vede fin tanto che non si è quasi in vetta, ma offre in compenso una vista bellissima in tutte le direzioni
La prima parte di salita si svolge lungo un’ampia mulattiera perfettamente conservata che attraversa inizialmente uno splendido castagneto: questo tratto di percorso è in comune con l’itinerario “Balconata di Ormea”
La prima parte di salita si svolge lungo un’ampia mulattiera perfettamente conservata che attraversa inizialmente uno splendido castagneto: questo tratto di percorso è in comune con l’itinerario “Balconata di Ormea”
Raggiunto il ciglio di un costone (m. 1180 circa) si incontra un bivio: si trascura sulla destra il tracciato della Balconata che scende a Perondo Sottano e si prosegue a sinistra sulla vecchia mulattiera che s’innalza tra radi larici con pendenza regolare e con vedute via via più ampie verso il Pizzo d’Ormea
Raggiunto il ciglio di un costone (m. 1180 circa) si incontra un bivio: si trascura sulla destra il tracciato della Balconata che scende a Perondo Sottano e si prosegue a sinistra sulla vecchia mulattiera che s’innalza tra radi larici con pendenza regolare e con vedute via via più ampie verso il Pizzo d’Ormea
Superate le case diroccate di Perondo Soprano (m. 1370), si procede in piano fino a entrare nel grande Vallone del Rio Conche, dominato a nord dall’imponente mole dell’Antoroto ...
Superate le case diroccate di Perondo Soprano (m. 1370), si procede in piano fino a entrare nel grande Vallone del Rio Conche, dominato a nord dall’imponente mole dell’Antoroto ...
... e dai pittoreschi torrioni delle Panne
... e dai pittoreschi torrioni delle Panne
Oltrepassato un abbeveratoio, la salita si fa più decisa e la mulattiera rimonta con ampi tornanti il ripido pendio prativo in direzione nord-ovest
Oltrepassato un abbeveratoio, la salita si fa più decisa e la mulattiera rimonta con ampi tornanti il ripido pendio prativo in direzione nord-ovest
Più in alto, dopo aver incrociato un sentiero a mezzacosta (m. 1580 circa), si taglia in diagonale verso destra ...
Più in alto, dopo aver incrociato un sentiero a mezzacosta (m. 1580 circa), si taglia in diagonale verso destra ...
... fino a guadagnare il ciglione che delimita il solco del Rio Conche
... fino a guadagnare il ciglione che delimita il solco del Rio Conche
Da questa posizione, come in una fotografia stampata al contrario, l’Antoroto mi ricorda molto il Cusna dal lato dell’Ozola visto dalla Lama Lite
Da questa posizione, come in una fotografia stampata al contrario, l’Antoroto mi ricorda molto il Cusna dal lato dell’Ozola visto dalla Lama Lite
In breve raggiungo l’alpeggio del Piano dei Boari e, dopo aver piegato a destra e aver attraversato il ruscello sopra un grosso nevaio, sbuco su un tornante della strada sterrata (m. 1795) che collega Ormea alla Colla dei Termini
In breve raggiungo l’alpeggio del Piano dei Boari e, dopo aver piegato a destra e aver attraversato il ruscello sopra un grosso nevaio, sbuco su un tornante della strada sterrata (m. 1795) che collega Ormea alla Colla dei Termini
Da qui in avanti, invece di percorrere i 2 km di strada che mi separano dal passo, ...
Da qui in avanti, invece di percorrere i 2 km di strada che mi separano dal passo, ...
... tiro su dritto lungo la linea retta della massima pendenza e, ...
... tiro su dritto lungo la linea retta della massima pendenza e, ...
... dopo aver incrociato nuovamente la strada, ...
... dopo aver incrociato nuovamente la strada, ...
... proseguo per ripidi prati ...
... proseguo per ripidi prati ...
... fino in cima alla Ciuaiera (m. 2172)
... fino in cima alla Ciuaiera (m. 2172)
Bello e vasto il panorama che si gode dalla vetta: a est spiccano il Grosso e l’Antoroto separati dalla marcata depressione della Colla Bassa
Bello e vasto il panorama che si gode dalla vetta: a est spiccano il Grosso e l’Antoroto separati dalla marcata depressione della Colla Bassa
A ovest si distinguono il Pizzo e il Conoia e, più oltre, il Mongioie, la Brignola e il Seirasso
A ovest si distinguono il Pizzo e il Conoia e, più oltre, il Mongioie, la Brignola e il Seirasso
A nord la Ciuaiera precipita scoscesa verso il Passo della Valletta e il Ripiano dei Lamazzi dove, tra le residue lingue di neve, occhieggiano piccole pozze d’acqua; bello il colpo d’occhio sulla crestina meridionale della Baussetti e sulla displuviale Corsaglia-Casotto che procede verso nord fino al Monte Alpet
A nord la Ciuaiera precipita scoscesa verso il Passo della Valletta e il Ripiano dei Lamazzi dove, tra le residue lingue di neve, occhieggiano piccole pozze d’acqua; bello il colpo d’occhio sulla crestina meridionale della Baussetti e sulla displuviale Corsaglia-Casotto che procede verso nord fino al Monte Alpet
Al ritorno, nel tratto di discesa tra la cima e la stalla dei Boari, faccio alcune varianti, ...
Al ritorno, nel tratto di discesa tra la cima e la stalla dei Boari, faccio alcune varianti, ...
... dapprima per godermi gli splendidi prati che digradano verso la Colla dei Termini, ...
... dapprima per godermi gli splendidi prati che digradano verso la Colla dei Termini, ...
... poi per sfruttare un grosso nevaio che mi permette di perdere quota molto rapidamente
... poi per sfruttare un grosso nevaio che mi permette di perdere quota molto rapidamente
Dopo il Piano dei Boari seguo fedelmente il percorso dell’andata ...
Dopo il Piano dei Boari seguo fedelmente il percorso dell’andata ...
... e sotto il bel sole di maggio faccio ritorno a Valdarmella immersa nel verde rigoglioso di questa calda primavera
... e sotto il bel sole di maggio faccio ritorno a Valdarmella immersa nel verde rigoglioso di questa calda primavera
Nonostante negli ultimi due mesi la mia attività escursionistica sia stata alquanto limitata (in bici invece sono sempre andato), mi sento ugualmente in buona forma: in salita ho impiegato 1 ora e 40 minuti e in discesa 1 ora e 30 minuti
Nonostante negli ultimi due mesi la mia attività escursionistica sia stata alquanto limitata (in bici invece sono sempre andato), mi sento ugualmente in buona forma: in salita ho impiegato 1 ora e 40 minuti e in discesa 1 ora e 30 minuti
 In conclusione è stata una bella gita con un itinerario vario e panoramico che, svolgendosi interamente su versanti esposti a sud, dà il meglio di se stesso in questo periodo della stagione
In conclusione è stata una bella gita con un itinerario vario e panoramico che, svolgendosi interamente su versanti esposti a sud, dà il meglio di se stesso in questo periodo della stagione
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dall’antica borgata di Valdarmella (4,5 km sopra Ormea, m. 1054) - salita lungo il sentiero “Balconata di Ormea” fino a un costone a quota 1180 circa (bivio a sinistra) - case diroccate di Perondo Soprano (m. 1370) - ingresso nel Vallone del Rio Conche (abbeveratoio) - salita per pascoli e per mulattiera fino alla stalla del Piano dei Boari - Rio Conche - tornante della strada sterrata Ormea-Colla dei Termini (m. 1795) - salita diretta fuori sentiero lungo il ripido pendio fino a incrociare nuovamente la strada - salita diretta fuori sentiero sul prativo versante meridionale della Cima Ciuaiera - Cima Ciuaiera (m. 2172). Ritorno per lo stesso percorso (eccetto alcune varianti tra la cima e la stalla dei Boari)
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dall’antica borgata di Valdarmella (4,5 km sopra Ormea, m. 1054) - salita lungo il sentiero “Balconata di Ormea” fino a un costone a quota 1180 circa (bivio a sinistra) - case diroccate di Perondo Soprano (m. 1370) - ingresso nel Vallone del Rio Conche (abbeveratoio) - salita per pascoli e per mulattiera fino alla stalla del Piano dei Boari - Rio Conche - tornante della strada sterrata Ormea-Colla dei Termini (m. 1795) - salita diretta fuori sentiero lungo il ripido pendio fino a incrociare nuovamente la strada - salita diretta fuori sentiero sul prativo versante meridionale della Cima Ciuaiera - Cima Ciuaiera (m. 2172). Ritorno per lo stesso percorso (eccetto alcune varianti tra la cima e la stalla dei Boari)
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