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Foto Argentea 6 luglio 2015
Gianni, Franca
Anche se siamo a Vara c’è caldo, un caldo opprimente che consiglierebbe di starsene a casa. Ma è troppo tempo che non facciamo escursioni per rinunciare e poi l’Alta Via che per un tratto possiamo osservare dal paese stagliarsi contro il cielo azzurro ha un richiamo irresistibile e ci invita ad andare. Alle 8 e 10 lasciamo l’auto al Passo del Faiallo e, attraversata l’ombra fitta del bosco che costeggia l’area picnic, ...
Anche se siamo a Vara c’è caldo, un caldo opprimente che consiglierebbe di starsene a casa. Ma è troppo tempo che non facciamo escursioni per rinunciare e poi l’Alta Via che per un tratto possiamo osservare dal paese stagliarsi contro il cielo azzurro ha un richiamo irresistibile e ci invita ad andare. Alle 8 e 10 lasciamo l’auto al Passo del Faiallo e, attraversata l’ombra fitta del bosco che costeggia l’area picnic, ...
... ci portiamo subito sul crinale
... ci portiamo subito sul crinale
Come una grande coperta le nuvole si stendono sopra la città e in questi giorni di afa la rendono ancora più soffocante. Genova, il porto e il mare sono nascosti e solo il lontano promontorio di Portofino emerge dalla coltre. Sopra di noi invece il cielo è azzurro e una leggera brezza scorre sulle creste
Come una grande coperta le nuvole si stendono sopra la città e in questi giorni di afa la rendono ancora più soffocante. Genova, il porto e il mare sono nascosti e solo il lontano promontorio di Portofino emerge dalla coltre. Sopra di noi invece il cielo è azzurro e una leggera brezza scorre sulle creste
Quando siamo al Reixa mi accorgo che manca la Madonnina. Guardo nell’erba nel caso le intemperie l’avessero staccata dal suo piedistallo a lato del cippo ma non la trovo. Che fine avrà fatto?
Quando siamo al Reixa mi accorgo che manca la Madonnina. Guardo nell’erba nel caso le intemperie l’avessero staccata dal suo piedistallo a lato del cippo ma non la trovo. Che fine avrà fatto?
Anche quest’anno sull’Alta Via e sui sentieri di collegamento il Parco del Beigua ha provveduto al taglio dell’erba ed è un lavoro che apprezziamo in modo particolare e di cui ci rendiamo conto dell’utilità quando ci allontaniamo dal percorso e ci ritroviamo a faticare nell’erba alta
Anche quest’anno sull’Alta Via e sui sentieri di collegamento il Parco del Beigua ha provveduto al taglio dell’erba ed è un lavoro che apprezziamo in modo particolare e di cui ci rendiamo conto dell’utilità quando ci allontaniamo dal percorso e ci ritroviamo a faticare nell’erba alta
Eccoci ora sulla Rocca Vaccaria dove la Madonnina c’è ancora ma da tempo purtroppo le manca la testa. La cosa mi turba, sembra che la furia dell’ISIS sia passata anche qui
Eccoci ora sulla Rocca Vaccaria dove la Madonnina c’è ancora ma da tempo purtroppo le manca la testa. La cosa mi turba, sembra che la furia dell’ISIS sia passata anche qui
La nostra camminata prosegue con dolci saliscendi ...
La nostra camminata prosegue con dolci saliscendi ...
... fino a che arriviamo al Rifugio Argentea che, essendo giorno feriale, è chiuso
... fino a che arriviamo al Rifugio Argentea che, essendo giorno feriale, è chiuso
Ci stiamo inventando la gita cammin facendo e ce la prendiamo comoda visto che oggi non ci aspetta nessuno. Abbiamo tutto il tempo di fare un anello intorno al Monte Argentea ...
Ci stiamo inventando la gita cammin facendo e ce la prendiamo comoda visto che oggi non ci aspetta nessuno. Abbiamo tutto il tempo di fare un anello intorno al Monte Argentea ...
... e perciò per prima cosa saliamo alla cima; ...
... e perciò per prima cosa saliamo alla cima; ...
... poi scendiamo sul versante a mare lambito dalle nuvole. Prima della Collettassa sentiamo l’abbaiare rauco di un capriolo, un abbaiare arrabbiato, vicino, come di bestia che abbia paura o sia ferita, e che così non avevo mai sentito
... poi scendiamo sul versante a mare lambito dalle nuvole. Prima della Collettassa sentiamo l’abbaiare rauco di un capriolo, un abbaiare arrabbiato, vicino, come di bestia che abbia paura o sia ferita, e che così non avevo mai sentito
Alla Collettassa, il punto più a sud di questa nostra escursione, svoltiamo a destra e prendiamo il sentiero che si snoda in direzione nord-est lungo le tante pietraie (fiumi di pietre) che insieme agli arbusti, ai noccioli, ai sorbi ricoprono queste pendici
Alla Collettassa, il punto più a sud di questa nostra escursione, svoltiamo a destra e prendiamo il sentiero che si snoda in direzione nord-est lungo le tante pietraie (fiumi di pietre) che insieme agli arbusti, ai noccioli, ai sorbi ricoprono queste pendici
E’ un sentiero di poco transito, dall’aspetto selvaggio, che un tempo doveva invece essere una larga mulattiera frequentata per i traffici che univano l’entroterra al mare. Lo si vede dai grandi muri a secco che in vari tratti erano stati eretti per sostenerlo e che ancora oggi sono in buone condizioni, ...
E’ un sentiero di poco transito, dall’aspetto selvaggio, che un tempo doveva invece essere una larga mulattiera frequentata per i traffici che univano l’entroterra al mare. Lo si vede dai grandi muri a secco che in vari tratti erano stati eretti per sostenerlo e che ancora oggi sono in buone condizioni, ...
... da come le pietre sono state disposte lungo le pietraie per creare un passaggio liscio e pianeggiante. Ora probabilmente è frequentato dai lupi a giudicare dalle fatte pelose che troviamo qua e là (ma io non me ne intendo e magari sono di volpi)
... da come le pietre sono state disposte lungo le pietraie per creare un passaggio liscio e pianeggiante. Ora probabilmente è frequentato dai lupi a giudicare dalle fatte pelose che troviamo qua e là (ma io non me ne intendo e magari sono di volpi)
Passiamo su un rio asciutto e tra i pini i noccioli e le rovere ci appare il rifugio Padre Rino. Le nuvole lo lambiscono, il mare lo possiamo solo indovinare novecento metri più in basso
Passiamo su un rio asciutto e tra i pini i noccioli e le rovere ci appare il rifugio Padre Rino. Le nuvole lo lambiscono, il mare lo possiamo solo indovinare novecento metri più in basso
Un topolino scappa spaventato dalla luce del flash quando fotografo l’interno. Si rintana da qualche parte e se ne rimane acquattato e immobile in attesa che me ne vada
Un topolino scappa spaventato dalla luce del flash quando fotografo l’interno. Si rintana da qualche parte e se ne rimane acquattato e immobile in attesa che me ne vada
Risaliamo ora il sentiero che si inerpica ripido e diretto e in circa mezz’ora e quasi 200 metri di dislivello siamo di nuovo al rifugio Argentea dove abbiamo intenzione di fare una sosta. Proviamo a cercare ombra nel locale invernale che da tempo è ormai ridotto a un francobollo perché l’accesso al piano superiore con le cuccette è stato murato come pure una parte del locale originario che ospitava anche un caminetto. Non essendoci finestre si soffoca. Il posto migliore è il portico davanti alla porta di ingresso dove sistemiamo una piccola panchina e mangiamo il nostro panino e un poco di cioccolata fusa dal calore. Soprattutto beviamo
Risaliamo ora il sentiero che si inerpica ripido e diretto e in circa mezz’ora e quasi 200 metri di dislivello siamo di nuovo al rifugio Argentea dove abbiamo intenzione di fare una sosta. Proviamo a cercare ombra nel locale invernale che da tempo è ormai ridotto a un francobollo perché l’accesso al piano superiore con le cuccette è stato murato come pure una parte del locale originario che ospitava anche un caminetto. Non essendoci finestre si soffoca. Il posto migliore è il portico davanti alla porta di ingresso dove sistemiamo una piccola panchina e mangiamo il nostro panino e un poco di cioccolata fusa dal calore. Soprattutto beviamo
Per il ritorno scegliamo di seguire i tre pallini gialli, dipinti di recente, che ricalcano l'ultimo tratto della strada della Bucastrella e che poi scendono a sinistra per proseguire, nella faggeta, fino a Casa Tassara

Per il ritorno scegliamo di seguire i tre pallini gialli, dipinti di recente, che ricalcano l'ultimo tratto della strada della Bucastrella e che poi scendono a sinistra per proseguire, nella faggeta, fino a Casa Tassara

La sterrata è contornata da una recinzione elettrica per il bestiame ...
La sterrata è contornata da una recinzione elettrica per il bestiame ...
... e nei prati pascolano gli asini. Asini per lo più bianchi, ma anche grigi e bruni
... e nei prati pascolano gli asini. Asini per lo più bianchi, ma anche grigi e bruni
Poi la sterrata si interrompe e noi perdiamo i tre pallini gialli. Pochi metri prima avevamo trascurato una deviazione a sinistra e avevamo proseguito. Ci ritroviamo così a camminare su un altro sentierino appena tracciato, segnalato ogni tanto con il simbolo di uno zoccolo rosso, che corre parallelo all’altro ...
Poi la sterrata si interrompe e noi perdiamo i tre pallini gialli. Pochi metri prima avevamo trascurato una deviazione a sinistra e avevamo proseguito. Ci ritroviamo così a camminare su un altro sentierino appena tracciato, segnalato ogni tanto con il simbolo di uno zoccolo rosso, che corre parallelo all’altro ...
... e che ci fa sbucare nei pressi di Casa Tassara dove ritroviamo i tre pallini gialli. Che frescura! L’acqua del trogolo esce in un filo sottile ma freschissimo, l’ombra è totale. Starei qui per un tempo infinito ...
... e che ci fa sbucare nei pressi di Casa Tassara dove ritroviamo i tre pallini gialli. Che frescura! L’acqua del trogolo esce in un filo sottile ma freschissimo, l’ombra è totale. Starei qui per un tempo infinito ...
... ma il rifugio-albergo La nuvola sul mare è vicino e con questo la fine della nostra gita. Lo raggiungiamo poco dopo (ore 14 e 10) con una breve salita ed entriamo: è una bella ed accogliente struttura che merita visitare. La nostra auto ci attende poco distante, infuocata dal sole, ed è qui che concludiamo la nostra escursione apprezzata maggiormente visto che era tanto che non ne facevamo. Il dislivello è stato di poco più di 500 metri, la distanza non sono in grado di dirla perché il computer di bordo del navigatore mi dà diversi chilometri di più di quelli poi indicati dal tracciato. E non so chi ha ragione …
... ma il rifugio-albergo La nuvola sul mare è vicino e con questo la fine della nostra gita. Lo raggiungiamo poco dopo (ore 14 e 10) con una breve salita ed entriamo: è una bella ed accogliente struttura che merita visitare. La nostra auto ci attende poco distante, infuocata dal sole, ed è qui che concludiamo la nostra escursione apprezzata maggiormente visto che era tanto che non ne facevamo. Il dislivello è stato di poco più di 500 metri, la distanza non sono in grado di dirla perché il computer di bordo del navigatore mi dà diversi chilometri di più di quelli poi indicati dal tracciato. E non so chi ha ragione …
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dal Passo del Faiallo (m. 1061) - Cian de Toe - anticima orientale del Reixa - Monte Reixa (m. 1183) - Passo Vaccaria (o Passo Vaccheria, m. 1115) - Rocca Vaccaria (o Rocca Vaccheria, m. 1167) - Rocca del Groppazzo - Passo della Crocetta (m. 1068) - Rifugio Argentea (Cima Pian di Lerca, m. 1090) - Monte Argentea (m. 1082) - colletto “la Collettassa” (m. 932) - Rifugio Padre Rino (o Casa Leveasso, m. 903) - Rifugio Argentea - strada sterrata Tenuta Bucastrella - pendici settentrionali della Rocca Vaccaria - Casa Tassara (m. 1002) - Passo del Faiallo
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dal Passo del Faiallo (m. 1061) - Cian de Toe - anticima orientale del Reixa - Monte Reixa (m. 1183) - Passo Vaccaria (o Passo Vaccheria, m. 1115) - Rocca Vaccaria (o Rocca Vaccheria, m. 1167) - Rocca del Groppazzo - Passo della Crocetta (m. 1068) - Rifugio Argentea (Cima Pian di Lerca, m. 1090) - Monte Argentea (m. 1082) - colletto “la Collettassa” (m. 932) - Rifugio Padre Rino (o Casa Leveasso, m. 903) - Rifugio Argentea - strada sterrata Tenuta Bucastrella - pendici settentrionali della Rocca Vaccaria - Casa Tassara (m. 1002) - Passo del Faiallo
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