Foto Diamante 7 ottobre 2015 |
Gianni, Franca |
Qui a Genova, in Val Bisagno, abbiamo i Forti vicini a casa, tanto vicini che possiamo andarci senza prendere la macchina. Questa comodità ci regala la sensazione ingannevole che una gita ai Forti sia una semplice passeggiata e questa mattina, invogliati dal fatto che Claudio sale ai Forti anche lui, partendo dalla Val Polcevera e portandosi il gruppetto dei Seniores, decidiamo di andare.
E’ una giornata serena e calda, esageratamente calda tenuto conto della stagione. Partiamo alle 9 e mezza, percorriamo un tratto dell’Acquedotto Storico e scendiamo a San Gottardo. Scendiamo perché l’Acquedotto è purtroppo interrotto in più punti, afflitto dalle frane che ad ogni pioggia violenta si aggravano sempre più. Quello che è strano è che, proprio ora che le interruzioni si sono fatte più numerose, sono spuntati come funghi dei bellissimi cartelli che indicano “Acquedotto Storico”. Ce ne sono anche a San Gottardo e a Molassana, i quartieri più colpiti dalle frane.
La cosa mi conferma che non esiste un’azione organica che interessi questo bellissimo manufatto nel suo insieme: in alcuni punti sono stati fatti interventi che hanno richiesto un notevole impegno economico, mentre pochi metri prima o pochi metri dopo ci sono buche o frane assurdamente ignorate che lo rendono impraticabile. Peccato davvero. |
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Scendiamo a San Gottardo e proseguiamo per San Sebastiano dove troviamo il triangolo rosso pieno dell’itinerario San Sebastiano - Sella del Diamante – Bolzaneto ... |
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... che inizia percorrendo Salita Preli: una bella mattonata, perfettamente in ordine, che attraversa l’abitato di Preli e taglia i tornanti della strada asfaltata. Il sole è implacabile, ho dimenticato il berretto e ne rimedio uno con quattro nodi a un fazzoletto |
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Dopo le ultime case la mattonata diventa un ripido sentiero che si inerpica sulla collina raggiungendo prima la linea della ferrovia a scartamento ridotto Genova – Casella (attualmente in manutenzione per lavori ai ponti danneggiati dalle alluvioni) e poi la sterrata proveniente dal Righi. Ogni tanto un alito di vento regala un po’ di frescura |
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Il Forte Puin si erge maestoso vicino a noi |
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Continuiamo a seguire il triangolo rosso per un breve tratto; poi, quando questo incontra il sentiero che arriva dal Righi e svolta a destra per andare al Passo Gandino, lo lasciamo e saliamo dritti fino a scollinare e affacciarci sulla Val Polcevera. La città si stende sotto di noi, ... |
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... una striscia chiara divide il mare dal cielo che oggi sono di un identico colore, e su ogni collina domina un forte |
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Passiamo vicini al Forte Fratello Minore ... |
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... e proseguiamo fino a incontrare, vicinissimi, i resti del Fratello Maggiore. Sarebbe bello fermarsi qui a mangiare qualcosa ma preferiamo affrontare l’ultima salita che ci porterà sul Diamante prima del pranzo |
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Gianni, vista d’aquila, riconosce alla sella un gruppetto: non può essere che Claudio |
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E infatti ha ragione, poco dopo spunta Angela seguita dagli altri. Saluti, foto, e mentre loro vanno nella direzione da dove noi siamo arrivati, scendiamo ... |
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... e risaliamo al vicino forte quando l’una e mezza è già passata |
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Mai come oggi ho trovato faticosa la discesa alla Sella di Trensasco ... |
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... e anche quella che dopo essere saliti al Monte Bastia ci porta verso casa (Sentiero AQ1: nella foto uno dei rarissimi tratti pianeggianti). Colpa del caldo forse ma soprattutto, credo, dalle condizioni del terreno danneggiato dalle recenti piogge torrenziali. Fatto sta che chiudiamo la gita alle quattro e mezza del pomeriggio. Una gita lunga 13 chilometri e mezzo e con un dislivello che supera gli 800 metri. Panoramica per la vista sulla città e sul golfo, interessante per le testimonianze che ci ha lasciato la Storia |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dalla località Pino Sottano (1,5 km sopra Molassana) - acquedotto storico genovese - discesa al quartiere di San Gottardo - San Sebastiano - salita alla località Preli (segnavia triangolo rosso) - sentiero che incrocia dapprima la ferrovia a scartamento ridotto Genova-Casella e poi la stradina sterrata Righi-Sella di Trensasco - crinale Bisagno-Polcevera - vicinanze del Forte Fratello Minore (Monte Spino) - ruderi del Forte Fratello Maggiore - sella sud del Monte Diamante - Forte Diamante - Sella di Trensasco - Monte Bastia - Monte Trensasco - Monte Pinasco - acquedotto storico genovese - Pino Sottano |