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Foto Beigua e Sciguelo 31 ottobre 2015
Gianni, Franca
Anni che passiamo vicino allo Sciguelo e lo ignoriamo … è giusto l’ora di tornarci. Non abbiamo scelto la giornata adatta, sui crinali soffia un gran vento e sullo Sciguelo figuriamoci. Il nome, che in genovese vuol dire fischio, non nasce a caso. Dal versante padano è un rilievo insignificante ed è raggiungibile in una manciata di minuti da Pratorotondo. Dal mare ha un aspetto imponente e l'escursione è più impegnativa. Alle 9,10 partiamo dal Laione, sopra Piampaludo, e prendiamo il sentiero con la X gialla per il Beigua. Il tempo è imbronciato per via del forte vendo di grecale ma via via prevale il sole anche se il vento freddo rimane. In breve siamo alla sella sotto il Grosso – Gianni si ostina a chiamarla sella del Grosso anche se si chiama Colle Cascina – e proseguiamo, sempre con la X gialla, su quella che è diventata una comoda sterrata. Le foglie sono tutte a terra e formano un morbido tappeto fiammeggiante, i faggi sono già pronti a ricevere la neve
Anni che passiamo vicino allo Sciguelo e lo ignoriamo … è giusto l’ora di tornarci. Non abbiamo scelto la giornata adatta, sui crinali soffia un gran vento e sullo Sciguelo figuriamoci. Il nome, che in genovese vuol dire fischio, non nasce a caso. Dal versante padano è un rilievo insignificante ed è raggiungibile in una manciata di minuti da Pratorotondo. Dal mare ha un aspetto imponente e l'escursione è più impegnativa. Alle 9,10 partiamo dal Laione, sopra Piampaludo, e prendiamo il sentiero con la X gialla per il Beigua. Il tempo è imbronciato per via del forte vendo di grecale ma via via prevale il sole anche se il vento freddo rimane. In breve siamo alla sella sotto il Grosso – Gianni si ostina a chiamarla sella del Grosso anche se si chiama Colle Cascina – e proseguiamo, sempre con la X gialla, su quella che è diventata una comoda sterrata. Le foglie sono tutte a terra e formano un morbido tappeto fiammeggiante, i faggi sono già pronti a ricevere la neve
Alla Sella del Beigua incontriamo una coppia che ci chiede dove sia il Monte Grosso. Io glielo spiego indicando col braccio che è poco più in là, verso nord, Gianni pure e aggiunge che sul Grosso ci sono passati i soldati di Napoleone. La signora sta gentilmente ad ascoltarci e chiede qualche altro ragguaglio prima di spiegare che il monte Grosso che intendeva lei è quello dove c’è la Chiesa della Guardia di Varazze (sul mare, a 400 metri di quota). Pochi minuti e siamo alla chiesetta Regina Pacis sul Beigua. Il cielo è azzurro ma verso il mare non c’è visibilità. Ci siamo coperti per via del vento e non si sta male
Alla Sella del Beigua incontriamo una coppia che ci chiede dove sia il Monte Grosso. Io glielo spiego indicando col braccio che è poco più in là, verso nord, Gianni pure e aggiunge che sul Grosso ci sono passati i soldati di Napoleone. La signora sta gentilmente ad ascoltarci e chiede qualche altro ragguaglio prima di spiegare che il monte Grosso che intendeva lei è quello dove c’è la Chiesa della Guardia di Varazze (sul mare, a 400 metri di quota). Pochi minuti e siamo alla chiesetta Regina Pacis sul Beigua. Il cielo è azzurro ma verso il mare non c’è visibilità. Ci siamo coperti per via del vento e non si sta male
Scendiamo sulla strada (è più comoda), ...
Scendiamo sulla strada (è più comoda), ...
... arriviamo a Pratorotondo e proseguiamo per un tratto sulla sterrata per le Faie
... arriviamo a Pratorotondo e proseguiamo per un tratto sulla sterrata per le Faie
Lo Sciguelo è sopra di noi, vicinissimo. Peccato che oggi, come promette il suo nome, fischi davvero: io non riesco a stare in piedi e meno male che sono solo pochi metri perché per non cadere devo camminare a quattro zampe
Lo Sciguelo è sopra di noi, vicinissimo. Peccato che oggi, come promette il suo nome, fischi davvero: io non riesco a stare in piedi e meno male che sono solo pochi metri perché per non cadere devo camminare a quattro zampe
Al ritorno ci diamo la mano: il mio peso (scarso) e il suo bastano a non farmi volare
Al ritorno ci diamo la mano: il mio peso (scarso) e il suo bastano a non farmi volare
Avremmo potuto allungare con il Sentiero Cultura - segnato dal Parco per far conoscere le incisioni rupestri - ma il nostro nipotino ci aspetta
Avremmo potuto allungare con il Sentiero Cultura - segnato dal Parco per far conoscere le incisioni rupestri  - ma il nostro nipotino ci aspetta
E così concludiamo la breve gita con una tranquilla camminata sulla strada che da Pratorotondo ci riporta al Laione.
E così concludiamo la breve gita con una tranquilla camminata sulla strada che da Pratorotondo ci riporta al Laione.
9,5 i chilometri percorsi, 430 metri il dislivello
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dalla Torbiera del Laione (2,5 km sopra Piampaludo, m. 991) - svolta a destra sul sentiero per il Monte Beigua (segnavia X gialla) - pendici sud-orientali del Grosso - pendici sud-occidentali del Grosso (Colle Cascina, m. 1209) - Sella del Beigua (m. 1251) - Monte Beigua (Chiesetta Regina Pacis, m. 1287) - Pratorotondo (m. 1108) - pendici nord-occidentali dello Sciguelo - Monte Sciguelo (m. 1103) - Pratorotondo - strada asfaltata fino al Laione
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dalla Torbiera del Laione (2,5 km sopra Piampaludo, m. 991) - svolta a destra sul sentiero per il Monte Beigua (segnavia X gialla) - pendici sud-orientali del Grosso - pendici sud-occidentali del Grosso (Colle Cascina, m. 1209) - Sella del Beigua (m. 1251) - Monte Beigua (Chiesetta Regina Pacis, m. 1287) - Pratorotondo (m. 1108) - pendici nord-occidentali dello Sciguelo - Monte Sciguelo (m. 1103) - Pratorotondo - strada asfaltata fino al Laione
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