lemiegite
:
  home   /  data per data   /  i monti   /  gli anni '60  /   le traversate   /   lo sci  

HOME PAGE

www.escursioniliguria.it

Foto Baussetti 10 novembre 2015
Stefano
Sono le 8.40 di martedi 10 novembre e a Valdinferno, 1213 metri di quota, la temperatura è di 17 gradi. Solo pochi minuti prima, nel centro di Garessio, 621 metri di quota, il termometro della macchina segnava 3 gradi: un’inversione termica impressionante, ben 14 gradi di differenza in 600 metri di dislivello, più di due gradi guadagnati ogni 100 metri di salita! La prima cosa che faccio appena sceso dall’auto è spogliarmi: fa talmente caldo che rimango in maglietta della pelle. Il sole è già alto quando mi incammino su per la stradina in cemento che porta alla borgata Mulattieri. Sono finiti i tempi (eroici) di quando partivo alle 6 di mattina alla volta del Matto, dell’Argentera o del Tenibres  e poi magari, al ritorno a casa, facevo ancora un giretto in bici
Sono le 8.40 di martedi 10 novembre e a Valdinferno, 1213 metri di quota, la temperatura è di 17 gradi. Solo pochi minuti prima, nel centro di Garessio, 621 metri di quota, il termometro della macchina segnava 3 gradi: un’inversione termica impressionante, ben 14 gradi di differenza in 600 metri di dislivello, più di due gradi guadagnati ogni 100 metri di salita! La prima cosa che faccio appena sceso dall’auto è spogliarmi: fa talmente caldo che rimango in maglietta della pelle. Il sole è già alto quando mi incammino su per la stradina in cemento che porta alla borgata Mulattieri. Sono finiti i tempi (eroici) di quando partivo alle 6 di mattina alla volta del Matto, dell’Argentera o del Tenibres  e poi magari, al ritorno a casa, facevo ancora un giretto in bici
Alle Case Mulattieri (m. 1418) trascuro la deviazione per il Rifugio Savona ...
Alle Case Mulattieri (m. 1418) trascuro la deviazione per il Rifugio Savona ...
... e proseguo a sinistra sull’antica mulattiera che, con un lungo mezzacosta reso fastidioso dall’attraversamento di numerosi ruscelli, si porta al centro del vallone. A Napoleone viene attribuita la denominazione di quella che in origine si chiamava Valle Ombrosa: “Questa non è una valle ombrosa, è una valle d’inferno”, avrebbe esclamato il Grande Corso conducendo le sue truppe verso il valico della Colla Bassa (fonte: “Guida invernale e alpinistica delle Alpi Liguri”)
... e proseguo a sinistra sull’antica mulattiera che, con un lungo mezzacosta reso fastidioso dall’attraversamento di numerosi ruscelli, si porta al centro del vallone. A Napoleone viene attribuita la denominazione di quella che in origine si chiamava Valle Ombrosa: “Questa non è una valle ombrosa, è una valle d’inferno”, avrebbe esclamato il Grande Corso conducendo le sue truppe verso il valico della Colla Bassa (fonte: “Guida invernale e alpinistica delle Alpi Liguri”)
Presso i ruderi di una vecchia cascina immersa nella faggeta abbandono la mulattiera che conduce ai Prati sopra le Balze e imbocco a destra il sentiero per la Colla Bassa (palina e segni bianco-rossi). Nella prima parte di salita si alternano zone boscose a piccole radure dalle quali si scorge il Monte Grosso
Presso i ruderi di una vecchia cascina immersa nella faggeta abbandono la mulattiera che conduce ai Prati sopra le Balze e imbocco a destra il sentiero per la Colla Bassa (palina e segni bianco-rossi). Nella prima parte di salita si alternano zone boscose a piccole radure dalle quali si scorge il Monte Grosso
Poi si percorre, tra prati e detriti, una piccola valletta ai piedi della bastionata orientale dell’Antoroto e in breve si raggiunge la Colla Bassa (m. 1846) sullo spartiacque Tanaro-Casotto. Qui spira una leggerissima brezza, piacevolmente tiepida, che asciuga il sudore di dosso e ritempra il fisico
Poi si percorre, tra prati e detriti, una piccola valletta ai piedi della bastionata orientale dell’Antoroto e in breve si raggiunge la Colla Bassa (m. 1846) sullo spartiacque Tanaro-Casotto. Qui spira una leggerissima brezza, piacevolmente tiepida, che asciuga il sudore di dosso e ritempra il fisico
Dal colle scendo ripidamente sul versante di Val Casotto (segni bianco-rossi) fino alla conca pascoliva dell’Alpe di Perabruna ...
Dal colle scendo ripidamente sul versante di Val Casotto (segni bianco-rossi) fino alla conca pascoliva dell’Alpe di Perabruna ...
... al margine della quale sorge il Rifugio Manolino (m. 1638), ...
... al margine della quale sorge il Rifugio Manolino (m. 1638), ...
... ex casa di caccia di Re Vittorio Emanuele II
... ex casa di caccia di Re Vittorio Emanuele II
Dal rifugio proseguo in leggera salita e, superata una piccola chiesetta, ...
Dal rifugio proseguo in leggera salita e, superata una piccola chiesetta, ...
... mi porto sul fondo di un valloncello alle pendici nord-orientali della Cima Ciuaiera ...
... mi porto sul fondo di un valloncello alle pendici nord-orientali della Cima Ciuaiera ...
... dove incontro un’antica stalla in pietra
... dove incontro un’antica stalla in pietra
Il sentiero sale con numerose svolte all’ombra della Ciuaiera (vecchie tacche arancioni ormai sbiadite) ...
Il sentiero sale con numerose svolte all’ombra della Ciuaiera (vecchie tacche arancioni ormai sbiadite) ...
... per sbucare infine sul vasto e assolato ripiano dei Lamazzi ...
... per sbucare infine sul vasto e assolato ripiano dei Lamazzi ...
... dove, tra i prati ormai ingialliti, si raccolgono pittoresche pozze d’acqua: da questa prospettiva la Baussetti appare elegante e slanciata
... dove, tra i prati ormai ingialliti, si raccolgono pittoresche pozze d’acqua: da questa prospettiva la Baussetti appare elegante e slanciata
Abbandono il sentiero diretto alla Colla dei Termini ...
Abbandono il sentiero diretto alla Colla dei Termini ...
... e mi porto ai piedi della cresta sud della Baussetti (Passo della Valletta, spartiacque Casotto-Corsaglia, m. 1838)
... e mi porto ai piedi della cresta sud della Baussetti (Passo della Valletta, spartiacque Casotto-Corsaglia, m. 1838)
Un’esile traccia rimonta la cresta, affacciandosi ora sul versante del Corsaglia, ora su quello del Casotto
Un’esile traccia rimonta la cresta, affacciandosi ora sul versante del Corsaglia, ora su quello del Casotto
In alto, un muretto a secco sormontato da un ometto in pietra annuncia la fine della salita
In alto, un muretto a secco sormontato da un ometto in pietra annuncia la fine della salita
Dalla croce di vetta (m. 2004), posta al margine settentrionale della sommità, si gode un vastissimo panorama
Dalla croce di vetta (m. 2004), posta al margine settentrionale della sommità, si gode un vastissimo panorama
A differenza della cresta sud, la dorsale che digrada verso nord è dolce e molto ampia: dopo il Colle della Navonera risale ancora fino alla cima dell’Alpet per poi scendere definitivamente verso la pianura
A differenza della cresta sud, la dorsale che digrada verso nord è dolce e molto ampia: dopo il Colle della Navonera risale ancora fino alla cima dell’Alpet per poi scendere definitivamente verso la pianura
Sullo sfondo, sopra il Colle del Prel e la Malanotte, si staglia nitida la piramide del Monviso ...
Sullo sfondo, sopra il Colle del Prel e la Malanotte, si staglia nitida la piramide del Monviso ...
... mentre a occidente il campo visivo si infrange sull’imponente mole calcarea del Mongioie
... mentre a occidente il campo visivo si infrange sull’imponente mole calcarea del Mongioie
Durante la campagna d’Italia del 1796-1797, l’esercito napoleonico aveva qui una postazione d’artiglieria: le sagome di un soldato francese e di un cannone, posizionate sopra i resti autentici di un antico parapetto, ricordano il fatto storico. Poco più in basso, nei pressi di Cima Robert, si trovano i resti di un campo trincerato e la zona è nota ancora oggi come “L’Accampamento”
Durante la campagna d’Italia del 1796-1797, l’esercito napoleonico aveva qui una postazione d’artiglieria: le sagome di un soldato francese e di un cannone, posizionate sopra i resti autentici di un antico parapetto, ricordano il fatto storico. Poco più in basso, nei pressi di Cima Robert, si trovano i resti di un campo trincerato e la zona è nota ancora oggi come “L’Accampamento”
Al ritorno seguo fedelmente lo stesso itinerario dell’andata ...
Al ritorno seguo fedelmente lo stesso itinerario dell’andata ...
... e con una veloce discesa ...
... e con una veloce discesa ...
... mi riporto in breve all’Alpe di Perabruna. In alto, tra il Grosso e l’Antoroto, si apre la Colla Bassa che dovrò riattraversare per scendere su Valdinferno
... mi riporto in breve all’Alpe di Perabruna. In alto, tra il Grosso e l’Antoroto, si apre la Colla Bassa che dovrò riattraversare per scendere su Valdinferno
La salita è breve ma ripida: l’affronto tutta d’un fiato e giungo in cima con il cuore in gola
La salita è breve ma ripida: l’affronto tutta d’un fiato e giungo in cima con il cuore in gola
Alla Colla Bassa mi volto per un’ultima occhiata alla Baussetti. Già le prime ombre del pomeriggio si allungano veloci verso il Manolino ...
Alla Colla Bassa mi volto per un’ultima occhiata alla Baussetti. Già le prime ombre del pomeriggio si allungano veloci verso il Manolino ...
... mentre Valdinferno, adagiata sui prati sotto la Costa Bruciata e magnificamente esposta a mezzogiorno, ha ancora il sole in fronte
... mentre Valdinferno, adagiata sui prati sotto la Costa Bruciata e magnificamente esposta a mezzogiorno, ha ancora il sole in fronte
Alle 14 in punto faccio ritorno alla macchina concludendo così una bella gita che, per le straordinarie e difficilmente ripetibili condizioni meteo, rimarrà a lungo impressa nella mia memoria
Alle 14 in punto faccio ritorno alla macchina concludendo così una bella gita che, per le straordinarie e difficilmente ripetibili condizioni meteo, rimarrà a lungo impressa nella mia memoria
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla chiesa di Valdinferno (m. 1213, 7 km sopra Garessio) - borgata Case Mulattieri (m. 1418) - sentiero che risale il Vallone del Rio della Bura (tacche bianco-rosse) - Colla Bassa (m. 1846, spartiacque Tanaro-Casotto) - discesa all’Alpe di Perabruna (tacche bianco-rosse) - Rifugio Manolino (m. 1638) - chiesetta - stalla - sentiero che risale un valloncello in direzione della Colla dei Termini (vecchie tacche arancioni sbiadite) - ripiano dei Lamazzi (m. 1800 circa) - Passo della Valletta (m. 1838, spartiacque Casotto-Corsaglia) - cresta sud della Baussetti - Cima Baussetti (m. 2004). Ritorno per lo stesso itinerario
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dalla chiesa di Valdinferno (m. 1213, 7 km sopra Garessio) - borgata Case Mulattieri (m. 1418) - sentiero che risale il Vallone del Rio della Bura (tacche bianco-rosse) - Colla Bassa (m. 1846, spartiacque Tanaro-Casotto) - discesa all’Alpe di Perabruna (tacche bianco-rosse) - Rifugio Manolino (m. 1638) - chiesetta - stalla - sentiero che risale un valloncello in direzione della Colla dei Termini (vecchie tacche arancioni sbiadite) - ripiano dei Lamazzi (m. 1800 circa) - Passo della Valletta (m. 1838, spartiacque Casotto-Corsaglia) - cresta sud della Baussetti - Cima Baussetti (m. 2004). Ritorno per lo stesso itinerario
lemiegite :   home   /  data per data   /  i monti   /  gli anni '60  /   le traversate   /   lo sci