Foto Rifugio Argentea 22 novembre 2015 |
Stefano, Gianni, Franca |
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Questa mattina a Vara la neve ci ha regalato una bella sorpresa. Ieri sera cadeva qualche goccia di pioggia ma poi deve essere arrivato il freddo improvviso a ghiacciarla e un buon palmo di neve si è posato su questo velo ghiacciato.
Squilla il telefono: è Stefano che ci chiede se vogliamo salire insieme al Rifugio Argentea. Il termometro segna zero, il cielo ci promette una splendida giornata di sole |
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Sulla strada della Bucastrella ci sono tante orme, segno che nella notte gli animali non se ne stanno a dormire. Diciamo sempre che la neve copre tutto, che cancella ogni cosa sotto la sua coltre ma è anche vero il contrario. La neve è capace di raccontarci la vita nel bosco.
Ci sono delle orme che a me sembrano quelle del lupo, grandi, ben distanziate, segno di una lunga falcata, anteriori e posteriori lungo una stessa linea retta, i cuscinetti delle dita stampati nella neve soffice. Stefano è scettico che davvero si tratti di lupo ma io e Gianni saremmo disposti a scommetterci |
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Lo spettacolo è suggestivo perché ogni fronda, ogni ramoscello sembrano siano stati tuffati nello zucchero filato |
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Sul crinale la neve si dirada un po’, sul versante marino è scarsa. Buona la visibilità a trecentosessanta gradi: l’arco alpino, l’Appennino, le Apuane e sul mare si riconoscono l’Elba la Capraia e la Gorgona mentre la Corsica non si riesce a vedere |
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Partiti che erano quasi le 9 siamo al rifugio alle 11. Qui troviamo alcuni soci di Arenzano che stanno cercando di capire da dove la neve è riuscita ad infilarsi dentro al rifugio. Uno, attrezzato con l’imbrago, sale sul tetto. Un altro arriva, con le scarpette da corsa |
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Noi scendiamo velocemente sui nostri passi ... |
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... e alle 13 siamo di ritorno a Vara. E’ stata una bella camminata sulla prima neve della stagione in questo angolo di Appennino |