Foto Seirasso 16 aprile 2016 |
Stefano |
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La neve che cade a fine stagione ha sempre vita breve e così è stato quest’anno. Le abbondanti nevicate di fine febbraio e di inizio marzo sembravano aver risollevato le sorti di un inverno davvero fallimentare per le montagne del Piemonte. Eppure la coltre nevosa, che sulle Alpi Liguri superava il metro di spessore, non è durata neanche un mese: tutti i pendii esposti a sud sono praticamente già asciutti mentre sui versanti nord è in atto una rapida fusione del manto. La nota positiva è che, in buona parte, si è colmato il preoccupante deficit idrico accumulato tra l’autunno e la fine di gennaio 2016. Oggi è l’ultima occasione per una gita con le ciaspole e la scelta cade su un itinerario semplice e remunerativo, la Cima Seirasso da Prato Nevoso. Posteggio la macchina nel piazzale delle due seggiovie “Rosso” e “Caudano” (m. 1550) e, ciaspole ai piedi, risalgo le piste da sci fino al Colle della Balma (m. 1886) |
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Al colle, sullo spartiacque Maudagna-Corsaglia, tolgo le ciaspole e seguo in discesa la strada pastorale per la Sella Brignola che taglia a mezzacosta tutto il versante orientale del Mondolè |
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Sotto il Dente del Seirasso abbandono la strada e, di nuovo con le ciaspole, raggiungo il vasto anfiteatro ...
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... che ospita un alpeggio (Gias Seirasso, m. 1926) |
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Risalgo ora i dolci pendii in direzione della marcata insellatura che separa la quota 2422 (a sinistra) dalla Cima Seirasso (a destra) |
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Un manto uniforme di neve portante consente una progressione rapida e poco dispendiosa, ... |
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... al punto che potrei procedere tranquillamente senza ciaspole (e in discesa farò così) |
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Una rampa un po’ più ripida ... |
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... sormontata da un breve passaggio tra le rocce ... |
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... dà accesso alla conca superiore |
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La giornata è bella e relativamente calda e, fino a qui, sono sempre stato al riparo dal vento. In lontananza si vedono file di nubi basse risalenti dal Golfo Ligure, avvisaglia di un peggioramento del tempo che si manifesterà nei prossimi giorni |
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A un certo punto tolgo definitivamente le ciaspole perché mi sarebbero di impiccio sul ripido traverso ... |
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... che sbuca al colletto est del Seirasso (spartiacque Corsaglia-Ellero, m. 2346) e anche perché l’ultimo tratto di salita, tra il colle e la vetta, è completamente privo di neve |
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Sulla cima (m. 2436) spira da occidente un forte vento, fortunatamente non freddo. La visibilità è ottima in tutte le direzioni: a nord il Mondolè; ... |
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... a ovest le Saline, ... |
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... il Marguareis ... |
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... e, più lontani, l’Argentera e il Matto; ... |
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... a sud il Pizzo d’Ormea ... |
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... e il Mongioie |
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Dopo una rapida discesa al colletto est del Seirasso, ... |
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... ripercorro a ritroso il traverso per andare a recuperare le ciaspole che però lego allo zaino: la neve infatti è talmente spettacolare che si cammina benissimo anche senza. Anzi, dove la pendenza lo consente, è possibile “sciare” con le suole degli scarponi |
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Una pozza d’acqua ghiacciata raccolta tra distese di neve immacolata rende ancor più suggestivo questo piccolo anfiteatro |
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La discesa è divertente e velocissima: che spettacolo se potessi avere un paio di sci! |
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Al Gias Seirasso termina la copertura nevosa che si ripresenta poi, ma solo per poco, a monte della strada per la Balma |
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Superato il Colle della Balma ... |
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... ritrovo ancora la neve che però è presente soltanto sulla pista da sci |
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Le lance automatizzate del nuovo impianto di innevamento artificiale di Prato Nevoso mi accompagnano nell’ultimo tratto di discesa. Anche quest’anno la stagione della neve (brevissima) è finita: arrivederci alle ciaspole al prossimo inverno |