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Foto Calvo 5 giugno 2016
Stefano
Percorso molto vario e interessante nel Parco del Beigua che, nella prima parte, si snoda all’interno della spettacolare gola del Torrente Gargassa e, successivamente, risale ampie e ondulate dorsali fino alla panoramica vetta del Monte Calvo. Il Calvo è una cima abbastanza sgraziata costituita da un pronunciato dorso roccioso di scuro conglomerato che si eleva sullo spartiacque Stura-Orba sopra le case di Tiglieto. All’estremità occidentale della cresta sorge un’antica croce in ferro battuto mentre sotto il punto più elevato, sul lato che guarda Tiglieto, si trovano i ruderi di una casermetta della Milizia per la DIfesa ControAerea Territoriale (DI.CA.T.). Come suggerisce il nome del monte, la sommità è “pelata” e quasi priva di vegetazione: vi si trova solo un po’ d’erba magra e alcuni cespugli che spuntano qua e là tra rocce nerastre che paiono eruttate dal cratere d’un vulcano e che nelle torride giornate estive diventano calde e inospitali, quasi ributtanti. In compenso offre un vasto panorama circolare dal Tobbio al Dente al Beigua, sull’alta Val d’Orba e su tutto il territorio del circondario di Ovada. La partenza è presso il campo da calcio di Rossiglione in località Gargassino (m. 327), al km n. 2 della provinciale per Tiglieto
Percorso molto vario e interessante nel Parco del Beigua che, nella prima parte, si snoda all’interno della spettacolare gola del Torrente Gargassa e, successivamente, risale ampie e ondulate dorsali fino alla panoramica vetta del Monte Calvo. Il Calvo è una cima abbastanza sgraziata costituita da un pronunciato dorso roccioso di scuro conglomerato che si eleva sullo spartiacque Stura-Orba sopra le case di Tiglieto. All’estremità occidentale della cresta sorge un’antica croce in ferro battuto mentre sotto il punto più elevato, sul lato che guarda Tiglieto, si trovano i ruderi di una casermetta della Milizia per la DIfesa ControAerea Territoriale (DI.CA.T.). Come suggerisce il nome del monte, la sommità è “pelata” e quasi priva di vegetazione: vi si trova solo un po’ d’erba magra e alcuni cespugli che spuntano qua e là tra rocce nerastre che paiono eruttate dal cratere d’un vulcano e che nelle torride giornate estive diventano calde e inospitali, quasi ributtanti. In compenso offre un vasto panorama circolare dal Tobbio al Dente al Beigua, sull’alta Val d’Orba e su tutto il territorio del circondario di Ovada. La partenza è presso il campo da calcio di Rossiglione in località Gargassino (m. 327), al km n. 2 della provinciale per Tiglieto
Dopo un primo tratto nel bosco ...
Dopo un primo tratto nel bosco ...
... si esce allo scoperto in una zona singolare e suggestiva, ...
... si esce allo scoperto in una zona singolare e suggestiva, ...
... con le scoscese pareti di conglomerato che danno origine a una spettacolare gola
... con le scoscese pareti di conglomerato che danno origine a una spettacolare gola
La rada vegetazione s’è tinta d’un bel verde brillante dopo i piovaschi degli ultimi giorni ...
La rada vegetazione s’è tinta d’un bel verde brillante dopo i piovaschi degli ultimi giorni ...
... mentre tra i roccioni gorgheggiano placide e limpide le acque del Gargassa
... mentre tra i roccioni gorgheggiano placide e limpide le acque del Gargassa
Rustiche passerelle di legno ...
Rustiche passerelle di legno ...
... e brevi passaggi attrezzati con catene ...
... e brevi passaggi attrezzati con catene ...
... aggiungono una nota caratteristica a questo luogo così selvaggio
... aggiungono una nota caratteristica a questo luogo così selvaggio
Più in alto l’ambiente si addolcisce e dopo aver superato due guadi sbuco nella grande radura di Veirera (m. 400 circa), ai margini della quale si trova una cascina-rifugio di proprietà del Parco del Beigua. Qui incontro un po’ di difficoltà nel reperire il sentiero, segnato con tre pallini gialli, che sale al Passo della Rocca dei Corvi e che va poi a congiungersi con l’itinerario Gargassino-Monte Calvo. Dopo un inconcludente peregrinare tra le case e l’erba alta, trovo finalmente la palina in legno “Sentiero Natura” che mi indirizza sulla giusta traccia
Più in alto l’ambiente si addolcisce e dopo aver superato due guadi sbuco nella grande radura di Veirera (m. 400 circa), ai margini della quale si trova una cascina-rifugio di proprietà del Parco del Beigua. Qui incontro un po’ di difficoltà nel reperire il sentiero, segnato con tre pallini gialli, che sale al Passo della Rocca dei Corvi e che va poi a congiungersi con l’itinerario Gargassino-Monte Calvo. Dopo un inconcludente peregrinare tra le case e l’erba alta, trovo finalmente la palina in legno “Sentiero Natura” che mi indirizza sulla giusta traccia
Il sentiero si innalza deciso sul fianco sinistro della vallata ...
Il sentiero si innalza deciso sul fianco sinistro della vallata ...
... permettendo una visione dall’alto di questo piccolo canyon
... permettendo una visione dall’alto di questo piccolo canyon
Alla mia destra compare il cosiddetto “Barcun dra Scignura” (balcone della signora), caratteristico foro in uno spalto roccioso che sarebbe lo sfondo ideale per una scena con Wile Coyote e l’inafferrabile “Beep Beep”
Alla mia destra compare il cosiddetto “Barcun dra Scignura” (balcone della signora), caratteristico foro in uno spalto roccioso che sarebbe lo sfondo ideale per una scena con Wile Coyote e l’inafferrabile “Beep Beep”
I tre pallini gialli risalgono il dorso di un costone fino ai piedi delle bastionate della Rocca Giana
I tre pallini gialli risalgono il dorso di un costone fino ai piedi delle bastionate della Rocca Giana
Poi piegano a destra e, ...
Poi piegano a destra e, ...
... dopo una facile cengia attrezzata con funi d’acciaio, ...
... dopo una facile cengia attrezzata con funi d’acciaio, ...
... arrivano al Passo della Rocca dei Corvi (m. 510)
... arrivano al Passo della Rocca dei Corvi (m. 510)
Una breve deviazione permette di raggiungere il soprastante pulpito roccioso ...
Una breve deviazione permette di raggiungere il soprastante pulpito roccioso ...
... che offre un magnifico colpo d’occhio sul corso del Gargassa
... che offre un magnifico colpo d’occhio sul corso del Gargassa
Dal passo il sentiero scende sull’opposto versante in una valletta appartata
Dal passo il sentiero scende sull’opposto versante in una valletta appartata
Poi riprende a salire ...
Poi riprende a salire ...
... fino a incrociare l’itinerario Gargassino-Monte Calvo segnato con un pallino giallo. Si procede ora con dolci saliscendi per piccoli valloncelli e larghe dorsali punteggiate di pini in un ambiente aspro e solitario. Superata la Sella del Bercante (m. 481) e i ruderi della Cascina Castellaschi (m. 515), affronto una ripida rampa tra gli alberi sistemata con alcuni scalini di legno ...
... fino a incrociare l’itinerario Gargassino-Monte Calvo segnato con un pallino giallo. Si procede ora con dolci saliscendi per piccoli valloncelli e larghe dorsali punteggiate di pini in un ambiente aspro e solitario. Superata la Sella del Bercante (m. 481) e i ruderi della Cascina Castellaschi (m. 515), affronto una ripida rampa tra gli alberi sistemata con alcuni scalini di legno ...
... e guadagno così una piccolo intaglio sulla cresta rocciosa della Rocca dei Castellaschi (m.618) da cui si può vedere l’ultima parte del percorso. Dopo una breve discesa alla Sella Cian d’ Crastàn, ...
... e guadagno così una piccolo intaglio sulla cresta rocciosa della Rocca dei Castellaschi (m.618) da cui si può vedere l’ultima parte del percorso. Dopo una breve discesa alla Sella Cian d’ Crastàn, ...
... risalgo un’ampio crinale ...
... risalgo un’ampio crinale ...
... che termina su un poggio panoramico
... che termina su un poggio panoramico
Svolto a destra e imbocco una stradina sterrata che procede ai margini di un podere ...
Svolto a destra e imbocco una stradina sterrata che procede ai margini di un podere ...
... e che, alla Colla Albergasso (m. 700), incontra la strada asfaltata Valico della Crocetta-Vasche di Tiglieto, proprio a piedi del cocuzzolo del Calvo
... e che, alla Colla Albergasso (m. 700), incontra la strada asfaltata Valico della Crocetta-Vasche di Tiglieto, proprio a piedi del cocuzzolo del Calvo
Ancora pochi minuti di cammino e sono di fronte alla casermetta della DI.CA.T.
Ancora pochi minuti di cammino e sono di fronte alla casermetta della DI.CA.T.
Percorro infine la breve cresta sommitale (ampie vedute verso i pascoli del Monte Le Ciazze) ...
Percorro infine la breve cresta sommitale (ampie vedute verso i pascoli del Monte Le Ciazze) ...
... e ne raggiungo l’estremità occidentale ...
... e ne raggiungo l’estremità occidentale ...
... dove si trova un’antica croce di ferro (m. 739) ...
... dove si trova un’antica croce di ferro (m. 739) ...
... ben visibile dalle sottostanti case di Tiglieto. Mi piacerebbe scendere direttamente a casa ma devo recuperare la macchina che ho lasciato al campo di Rossiglione
... ben visibile dalle sottostanti case di Tiglieto. Mi piacerebbe scendere direttamente a casa ma devo recuperare la macchina che ho lasciato al campo di Rossiglione
Così seguo fedelmente il pallino giallo ...
Così seguo fedelmente il pallino giallo ...
... e, con una piacevole e comoda discesa, ...
... e, con una piacevole e comoda discesa, ...
... faccio ritorno al Gargassino dove concludo questa bella escursione
... faccio ritorno al Gargassino dove concludo questa bella escursione
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dalla località Gargassino (2 km da Rossiglione lungo la provinciale per Tiglieto, m. 327) - sentiero che entra nella gola del Torrente Gargassa (segnavia: XX giallo) - strettoia del “Muru der Gattu” (muso del gatto) - conca di Veirera (m. 400 circa, bivio a destra e palina “Sentiero Natura”) - sentiero segnato con tre pallini gialli che sale fino alla bastionata orientale della Rocca Giana (breve tratto attrezzato) - Passo della Rocca dei Corvi (m. 510) - incrocio con l’itinerario Gargassino-Monte Calvo (segnavia: pallino giallo) - versante orientale del Briccu Bercante - Sella del Bercante (m. 481) - ruderi della Cascina Castellaschi (m. 515) - sella sulla cresta della Rocca dei Castellaschi (m. 618) - Sella Cian d’ Crastàn - svolta a destra su una carrareccia - Colla Albergasso (m. 700) - M. Calvo (m. 739). Ritorno al Gargassino lungo l’itinerario segnato con il pallino giallo
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dalla località Gargassino (2 km da Rossiglione lungo la provinciale per Tiglieto, m. 327) - sentiero che entra nella gola del Torrente Gargassa (segnavia: XX giallo) - strettoia del “Muru der Gattu” (muso del gatto) - conca di Veirera (m. 400 circa, bivio a destra e palina “Sentiero Natura”) - sentiero segnato con tre pallini gialli che sale fino alla bastionata orientale della Rocca Giana (breve tratto attrezzato) - Passo della Rocca dei Corvi (m. 510) - incrocio con l’itinerario Gargassino-Monte Calvo (segnavia: pallino giallo) - versante orientale del Briccu Bercante - Sella del Bercante (m. 481) - ruderi della Cascina Castellaschi (m. 515) - sella sulla cresta della Rocca dei Castellaschi (m. 618) - Sella Cian d’ Crastàn - svolta a destra su una carrareccia - Colla Albergasso (m. 700) - M. Calvo (m. 739). Ritorno al Gargassino lungo l’itinerario segnato con il pallino giallo
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