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Foto Anello della Badia di Tiglieto 18 giugno 2016
Gianni, Franca
In questi giorni di tempo imburrascato abbiamo scelto un itinerario riparato dai venti che soffiano forte sui crinali: un anello che si sviluppa nella conca della Badia dove quasi mille anni fa i monaci cistercensi avevano costruito il loro monastero. Forse anche loro avevano cercato rifugio in questo posto per le stesse ragioni per cui oggi noi lo abbiamo scelto: soleggiato, circondato da campi fertili bagnati dal torrente Orba, paesaggisticamente molto bello. Il nostro anello è breve e con poco dislivello ma non manca di suggestione. Iniziamo la nostra camminata nei pressi dell’antico ponte che attraversa l’Orba e seguiamo in senso orario il pallino giallo barrato che è il segnavia della nostra escursione

In questi giorni di tempo imburrascato abbiamo scelto un itinerario riparato dai venti che soffiano forte sui crinali: un anello che si sviluppa nella conca della Badia dove quasi mille anni fa i monaci cistercensi avevano costruito il loro monastero. Forse anche loro avevano cercato rifugio in questo posto per le stesse ragioni per cui oggi noi lo abbiamo scelto: soleggiato, circondato da campi fertili bagnati dal torrente Orba, paesaggisticamente molto bello. Il nostro anello è breve e con poco dislivello ma non manca di suggestione. Iniziamo la nostra camminata nei pressi dell’antico ponte che attraversa l’Orba e seguiamo in senso orario il pallino giallo barrato che è il segnavia della nostra escursione

Sul cippo è incisa la data del 1667 ...
Sul cippo è incisa la data del 1667 ...
... mentre alla fine del ponte una quercia secolare si è guadagnata l’appellativo di Albero Monumentale
... mentre alla fine del ponte una quercia secolare si è guadagnata l’appellativo di Albero Monumentale
La provinciale di Tiglieto taglia il nostro itinerario che prosegue su di una stradina asfaltata (via Antonia Pesce) che porta ai campi sportivi e ad alcune case, prima di lasciare posto al sentiero che dopo un ponticello in legno ...
La provinciale di Tiglieto taglia il nostro itinerario che prosegue su di una stradina asfaltata (via Antonia Pesce) che porta ai campi sportivi e ad alcune case, prima di lasciare posto al sentiero che dopo un ponticello in legno ...
... costeggia dall’alto il corso dell’Orba
... costeggia dall’alto il corso dell’Orba
Il fiume, incidendo la roccia, ha scavato un vero e proprio canyon, ricco di anfratti che nascondono bellissimi laghetti.  I segnavia sono due, il nostro pallino barrato e il triangolo giallo del Dente
Il fiume, incidendo la roccia, ha scavato un vero e proprio canyon, ricco di anfratti che nascondono bellissimi laghetti.  I segnavia sono due, il nostro pallino barrato e il triangolo giallo del Dente
Il sentiero risale il bosco e si allontana dal fiume avvicinandosi a Tiglieto dove va ad incrociare una stradina asfaltata che si chiama via Bertalin e che si segue per un brevissimo tratto fino a che, ad un tornante, si abbandona per riprendere il sentiero che si stacca sulla destra. I segni della svolta però sono sbiaditi e ci accorgiamo dell’errore solo più in alto
Il sentiero risale il bosco e si allontana dal fiume avvicinandosi a Tiglieto dove va ad incrociare una stradina asfaltata che si chiama via Bertalin e che si segue per un brevissimo tratto fino a che, ad un tornante, si abbandona per riprendere il sentiero che si stacca sulla destra. I segni della svolta però sono sbiaditi e ci accorgiamo dell’errore solo più in alto
Incontriamo  ora un bel ponticello in legno e una casa, immersa nel bosco, che sembra quella delle fiabe. Erba rasata sul sentiero, cespugli fioriti, una macchia di colore tra il verde tenero del fogliame. Le ciliegie, diversamente da Vara dove i frutti verdi e ancora acerbi si mimetizzano tra le fronde, sono rosse e succose
Incontriamo  ora un bel ponticello in legno e una casa, immersa nel bosco, che sembra quella delle fiabe. Erba rasata sul sentiero, cespugli fioriti, una macchia di colore tra il verde tenero del fogliame. Le ciliegie, diversamente da Vara dove i frutti verdi e ancora acerbi si mimetizzano tra le fronde, sono rosse e succose
A un bivio ci sono dei cartelli indicatori: Case Reborina dovrebbero essere nei pressi. Qui il pallino giallo barrato abbandona il triangolo giallo che sale al Dente e svolta a destra per seguire una sterrata in una zona di recente disboscamento e poi, prima che questa scenda dritta al fiume, svolta a sinistra (occhio alla deviazione anche qui poco visibile) per costeggiare nel bosco il corso dell’acqua. Un terzo ponticello in legno perfettamente conservato, ...
A un bivio ci sono dei cartelli indicatori: Case Reborina dovrebbero essere nei pressi. Qui il pallino giallo barrato abbandona il triangolo giallo che sale al Dente e svolta a destra per seguire una sterrata in una zona di recente disboscamento e poi, prima che questa scenda dritta al fiume, svolta a sinistra (occhio alla deviazione anche qui poco visibile) per costeggiare nel bosco il corso dell’acqua. Un terzo ponticello in legno perfettamente conservato, ...
... vecchi ruderi nel bosco
... vecchi ruderi nel bosco
... e ci ritroviamo nei pressi della vecchia casa di Ferriera Inferiore dove il sentiero, vicinissimo al greto del torrente, è invaso dalle acacie spinose che rendono difficile il passaggio. Sarebbe bello che il Parco intervenisse a far pulire questo breve tratto, l’unico del percorso ad aver bisogno di qualche lavoro. Un lungo ponte pedonale in ferro passa alto sull’Orba ...

... e ci ritroviamo nei pressi della vecchia casa di Ferriera Inferiore dove il sentiero, vicinissimo al greto del torrente, è invaso dalle acacie spinose che rendono difficile il passaggio. Sarebbe bello che il Parco intervenisse a far pulire questo breve tratto, l’unico del percorso ad aver bisogno di qualche lavoro. Un lungo ponte pedonale in ferro passa alto sull’Orba ...

... e ci porta sull’altra sponda dove, ...
... e ci porta sull’altra sponda dove, ...
... poco più su, tra il verde dei prati curati, c’è Casa Quizza. In questo angolo suggestivo avremmo voluto fare una sosta per mangiare qualcosa ma c’è un fuoristrada posteggiato e dunque ci sono i padroni …
... poco più su, tra il verde dei prati curati, c’è Casa Quizza. In questo angolo suggestivo avremmo voluto fare una sosta per mangiare qualcosa ma c’è un fuoristrada posteggiato e dunque ci sono i padroni …
Proseguendo lungo la larga sterrata che si avvicina alla provinciale Gianni nota la sagoma di un animale. Un grosso tacchino? Immobile. Troppo immobile. Ci prendiamo la briga di scendere nel bosco per vedere cos’è: un tacchino finto, appoggiato ad un piedistallo, butterato di piccoli fori. Ma chi è che ha avuto il cattivo gusto di piazzare questa statua? Più avanti c’è un orso, in piedi, le zampe anteriori appoggiate al petto. Una spiegazione ci deve pur essere. E infatti c’è. Si tratta di bersagli per gli arcieri che qui hanno un campo permanente, gli Arcieri Selva dell’Olba
Proseguendo lungo la larga sterrata che si avvicina alla provinciale Gianni nota la sagoma di un animale. Un grosso tacchino? Immobile. Troppo immobile. Ci prendiamo la briga di scendere nel bosco per vedere cos’è: un tacchino finto, appoggiato ad un piedistallo, butterato di piccoli fori. Ma chi è che ha avuto il cattivo gusto di piazzare questa statua? Più avanti c’è un orso, in piedi, le zampe anteriori appoggiate al petto. Una spiegazione ci deve pur essere. E infatti c’è. Si tratta di bersagli per gli arcieri che qui hanno un campo permanente, gli Arcieri Selva dell’Olba
Siamo di nuovo sulla provinciale, la seguiamo per tre o quattrocento metri e a un tornante svoltiamo a sinistra sul sentiero che scende a serpentine ...
Siamo di nuovo sulla provinciale, la seguiamo per tre o quattrocento metri e a un tornante svoltiamo a sinistra sul sentiero che scende a serpentine ...
... fino alla grande piana della Badia
... fino alla grande piana della Badia
Sempre bella l’abbazia, mille anni di storia racchiusi tra le volte ad arco e tra i mattoni pieni che ne disegnano l’architettura, circondata da prati e da grandi alberi

Sempre bella l’abbazia, mille anni di storia racchiusi tra le volte ad arco e tra i mattoni pieni che ne disegnano l’architettura, circondata da prati e da grandi alberi

Un gruppetto di visitatori sta uscendo dal monastero, noi li salutiamo e ci incamminiamo per fare ritorno alla nostra auto ormai vicina. 8,3 chilometri e 230 metri di dislivello, un po’ meno rispetto a due anni fa quando all’anello avevamo aggiunto qualche variante

Un gruppetto di visitatori sta uscendo dal monastero, noi li salutiamo e ci incamminiamo per fare ritorno alla nostra auto ormai vicina. 8,3 chilometri e 230 metri di dislivello, un po’ meno rispetto a due anni fa quando all’anello avevamo aggiunto qualche variante

Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dal ponte della provinciale sull’Orba (1,5 km sotto Tiglieto) - ponte romanico sull’Orba (quercia di Napoleone) - attraversamento della provinciale (bivio per gli impianti sportivi) - Casa Bertalin - Rio Masino (m. 454) - bivio Case Reborina (m. 480) - ponte sul Rio della Gerla (Rian dra Gerla) - Ferriera Inferiore (Frera da Bassu, m. 412) - ponte di ferro sull’Orba - Casa Quizza - provinciale Urbe-Tiglieto - Badia di Tiglieto (m. 378) - ponte della provinciale sull’Orba
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso orario). Partenza dal ponte della provinciale sull’Orba (1,5 km sotto Tiglieto) - ponte romanico sull’Orba (quercia di Napoleone) - attraversamento della provinciale (bivio per gli impianti sportivi) - Casa Bertalin - Rio Masino (m. 454) - bivio Case Reborina (m. 480) - ponte sul Rio della Gerla (Rian dra Gerla) - Ferriera Inferiore (Frera da Bassu, m. 412) - ponte di ferro sull’Orba - Casa Quizza - provinciale Urbe-Tiglieto - Badia di Tiglieto (m. 378) - ponte della provinciale sull’Orba
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