Foto Beigua 6 luglio 2016 |
Gianni, Franca |
Anche oggi facciamo una gita nel Parco del Beigua, una gita breve, semplice ma per me di grande valore perché ancora un mese fa ero convinta che mai più avrei potuto percorrere questi sentieri. E’ tempo di bilanci, di rinunce e di ricordi. La differenza tra Gianni e me? A lui i bei ricordi fanno nostalgia, a me regalano la gioia di aver fatto qualcosa che nessuno mi potrà togliere.
E’ una bella giornata, la temperatura è piacevole, la pioggia di ieri ha lasciato il bosco umido e fresco.
Alle 8,45 lasciamo la macchina alle ultime case di Piampaludo, sulla strada per Pratorotondo, là dove il segnavia della X gialla sale sulla vecchia mulattiera ancora ben lastricata. Le pietre lisce e arrotondate questa mattina sono scivolosissime perfino a calpestarle in salita. |
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E’ un piacere osservare come il sentiero è tenuto dal Parco, così che, dove passa tra i prati, ci ritroviamo a camminare lungo un corridoio perfettamente rasato tra due pareti di erba altissima che ci sfiora le spalle |
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E’ un sentiero che nella prima parte incrocia più volte la strada asfaltata, scende a lambire la torbiera del Laione che oggi è un tappeto di erba verdissima ... |
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... e poi sale deciso nel bosco seguendo un antico tratturo in gran parte lastricato ... |
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... che porta a Colle Cascina, tra il Grosso e il Beigua |
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Svoltiamo a sinistra e una larga e comoda sterrata ci accompagna alla Sella del Beigua dove, anche se sono rimasti i cartelli che segnalano la presenza di cani maremmani, non ci sono pecore al pascolo e quindi la presenza di questi temibili animali è scongiurata |
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Ore 10,30 - La chiesetta del Beigua è circondata da un grande prato ordinato ... |
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... la strada asfaltata che scende a Pratorotondo è deserta, il mare è avvolto dalla foschia. Una tipica giornata estiva |
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Seguiamo l’Alta Via ... |
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... fino a incrociare i tre pallini gialli del Sentiero Natura. Davvero bello e ben curato questo percorso che si snoda interamente nel bosco ... |
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... e ci accompagna alla vecchia casa e al faggio maestoso di Cian du Ni (ore 11,45). Già quarant’anni fa, ai nostri primi passi sulle pendici del Beigua, questo faggio aveva attirato la nostra attenzione per la sua mole e in gruppo ci divertivamo a circondarne il tronco dandoci per mano. Per noi questo posto è sempre stato semplicemente quello della Casa del Faggio. Seduti sui gradini della casa (quanto resisterà ancora?) mangiamo qualcosa. La strada asfaltata è poco più in basso e la seguiremo fino alla macchina, concludendo così, con due itinerari diversi di salita e di discesa, questo semplice ma suggestivo anello (ore 13). 10 chilometri lo sviluppo, quasi 400 metri il dislivello, 3 ore e 25 minuti il nostro tempo di cammino effettivo |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dalle ultime case di Piampaludo lungo la strada per Pratorotondo (m. 900 circa) - sentiero segnato con una X gialla - Torbiera del Laione (m. 991) - pendici orientali del Monte Grosso - Colle Cascina (m. 1209) - Sella del Beigua (m. 1251) - Chiesetta Regina Pacis sul Monte Beigua (m. 1287) - Alta Via in direzione di Pratorotondo - svolta a sinistra sul “Sentiero Natura” (segnavia: tre pallini gialli) - Cian du Ni - incrocio con strada asfaltata Piampaludo-Pratorotondo - Piampaludo |