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Foto Mercantour 13 agosto 2016
Stefano
Oggi gita lunga e faticosa alla Cima di Mercantour con partenza dal Gias delle Mosche (m. 1591). Il piacevole tepore del sole mi accoglie dopo un'ora e mezza di cammino al Colle di Ciriegia (m. 2543), sul confine tra Italia e Francia, dopo che tutta la salita nel vallone l'ho percorsa all'ombra. Su questo valico, nei giorni successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943, passarono reparti italiani della IV armata in ripiegamento verso il territorio nazionale. Al loro seguito, per non cadere nelle mani dei tedeschi, abbandonarono la Francia anche ottocento ebrei che si trovavano nella residenza coatta di Saint Martin Vesubie nella zona di occupazione italiana; attraverso il Ciriegia e il Colle di Finestra raggiunsero rispettivamente le Terme di Valdieri e San Giacomo di Entracque dove trovarono però un bando che li obbligava a presentarsi immediatamente ai comandi germanici. In trecentocinquanta si consegnarono finendo così deportati e soltanto diciotto di loro sopravvissero; i restanti trovarono invece rifugio presso le popolazioni locali o tentarono la fuga verso territori neutrali. Sempre al Colle di Ciriegia, il 13 aprile 1945, truppe gaulliste di fanteria alpina attaccarono le postazioni fortificate difese dai soldati della Littorio: l'azione non riuscì e gli assalitori francesi subirono pesanti perdite lasciando nelle mani degli italiani cinquantatrè prigionieri compreso il maggiore comandante del battaglione
Oggi gita lunga e faticosa alla Cima di Mercantour con partenza dal Gias delle Mosche (m. 1591). Il piacevole tepore del sole mi accoglie dopo un'ora e mezza di cammino al Colle di Ciriegia (m. 2543), sul confine tra Italia e Francia, dopo che tutta la salita nel vallone l'ho percorsa all'ombra. Su questo valico, nei giorni successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943, passarono reparti italiani della IV armata in ripiegamento verso il territorio nazionale. Al loro seguito, per non cadere nelle mani dei tedeschi, abbandonarono la Francia anche ottocento ebrei che si trovavano nella residenza coatta di Saint Martin Vesubie nella zona di occupazione italiana; attraverso il Ciriegia e il Colle di Finestra raggiunsero rispettivamente le Terme di Valdieri e San Giacomo di Entracque dove trovarono però un bando che li obbligava a presentarsi immediatamente ai comandi germanici. In trecentocinquanta si consegnarono finendo così deportati e soltanto diciotto di loro sopravvissero; i restanti trovarono invece rifugio presso le popolazioni locali o tentarono la fuga verso territori neutrali. Sempre al Colle di Ciriegia, il 13 aprile 1945, truppe gaulliste di fanteria alpina attaccarono le postazioni fortificate difese dai soldati della Littorio: l'azione non riuscì e gli assalitori francesi subirono pesanti perdite lasciando nelle mani degli italiani cinquantatrè prigionieri compreso il maggiore comandante del battaglione
Dal Ciriegia seguo la mulattiera che scende sul versante opposto nel Vallone di Cavalet finchè, dopo aver perduto duecento metri esatti di dislivello, incontro sulla sinistra l'inizio della traccia (bivio non segnalato, m. 2345) ...
Dal Ciriegia seguo la mulattiera che scende sul versante opposto nel Vallone di Cavalet finchè, dopo aver perduto duecento metri esatti di dislivello, incontro sulla sinistra l'inizio della traccia (bivio non segnalato, m. 2345) ...
... che, con una breve ma ripida salita, porta al Lago di Mercantour (m. 2453), ...
... che, con una breve ma ripida salita, porta al Lago di Mercantour (m. 2453), ...
... alle pendici sud-occidentali dell'omonima cima. Numerosi ometti mi guidano lungo una grossa colata di sfasciumi e poi su un canale di erba e detriti (nella foto, in alto al centro) ...
... alle pendici sud-occidentali dell'omonima cima. Numerosi ometti mi guidano lungo una grossa colata di sfasciumi e poi su un canale di erba e detriti (nella foto, in alto al centro) ...
... che termina sulla spalla occidentale della Cima di Mercantour. Ancora un tratto di dura salita ...
... che termina sulla spalla occidentale della Cima di Mercantour. Ancora un tratto di dura salita ...
... ed eccomi in vetta (m. 2775), al cospetto dell’Argentera e della Nasta
... ed eccomi in vetta (m. 2775), al cospetto dell’Argentera e della Nasta
Bel panorama verso il Matto, ...
Bel panorama verso il Matto, ...
... le Teste Sud e Nord di Bresses, ...
... le Teste Sud e Nord di Bresses, ...
... il Gelas ...
... il Gelas ...
... e la testata della Valle del Boreone
... e la testata della Valle del Boreone
Al ritorno seguo un sentierino, meno ripido e più agevole di quello fatto in salita, ...
Al ritorno seguo un sentierino, meno ripido e più agevole di quello fatto in salita, ...
... che conduce a una sella tra la cima e il Caire Negre di Mercantour, sulla cresta che separa il Vallone degli Erps (a sinistra) da quello di Cavalet (a destra)
... che conduce a una sella tra la cima e il Caire Negre di Mercantour, sulla cresta che separa il Vallone degli Erps (a sinistra) da quello di Cavalet (a destra)
Da qui scendo giù a destra per la pietraia lungo un’ottima traccia segnalata con numerosi ometti ...
Da qui scendo giù a destra per la pietraia lungo un’ottima traccia segnalata con numerosi ometti ...
... che termina presso la sponda orientale del lago, ...
... che termina presso la sponda orientale del lago, ...
... quest'ultimo adagiato sul fondo di un vasto anfiteatro chiuso a nord dalla Serra del Mercantour e a est dal Caire Negre
... quest'ultimo adagiato sul fondo di un vasto anfiteatro chiuso a nord dalla Serra del Mercantour e a est dal Caire Negre
Costeggio il lago fino al ciglione meridionale della conca ...
Costeggio il lago fino al ciglione meridionale della conca ...
... dove imbocco il sentiero ...
... dove imbocco il sentiero ...
... che scende deciso verso il fondo del Vallone di Cavalet
... che scende deciso verso il fondo del Vallone di Cavalet
A quota 2345 incrocio la mulattiera militare che, attraverso il Colle di Ciriegia, ...
A quota 2345 incrocio la mulattiera militare che, attraverso il Colle di Ciriegia, ...
... collegava Valdieri al posto di confine del Regno d’Italia in località Tre Ponti sul Boreone
... collegava Valdieri al posto di confine del Regno d’Italia in località Tre Ponti sul Boreone
Il sole picchia forte e rende ancor più dura l’erta risalita verso il valico
Il sole picchia forte e rende ancor più dura l’erta risalita verso il valico
Sul fianco sinistro del vallone, protetto da speroni rocciosi, sorge l’opera difensiva del Vallo Alpino che il 13 aprile 1945 fu teatro del duro scontro, risoltosi a favore degli italiani, tra i soldati francesi del III Regiment d’Infanterie Alpine e tredici granatieri della Littorio
Sul fianco sinistro del vallone, protetto da speroni rocciosi, sorge l’opera difensiva del Vallo Alpino che il 13 aprile 1945 fu teatro del duro scontro, risoltosi a favore degli italiani, tra i soldati francesi del III Regiment d’Infanterie Alpine e tredici granatieri della Littorio
Al Colle di Ciriegia mi lascio alle spalle il territorio transalpino ...
Al Colle di Ciriegia mi lascio alle spalle il territorio transalpino ...
... e supero il cippo di confine ...
... e supero il cippo di confine ...
... facendo così rientro in Italia
... facendo così rientro in Italia
L’aspro e severo vallone che scende a balze fino al Pian della Casa del Re è tutto un’immensa distesa di pietrame sopra cui, sapientemente tracciata, serpeggia la grande mulattiera militare
L’aspro e severo vallone che scende a balze fino al Pian della Casa del Re è tutto un’immensa distesa di pietrame sopra cui, sapientemente tracciata, serpeggia la grande mulattiera militare
A quota 2192 si incontrano i ruderi di un ricovero intitolato al caporale degli alpini Antonio Vivalda (medaglia d’argento, caduto il 19 giugno 1917), che poteva ospitare fino a cinque soldati e assolveva ai compiti di controllo della linea telefonica
A quota 2192 si incontrano i ruderi di un ricovero intitolato al caporale degli alpini Antonio Vivalda (medaglia d’argento, caduto il 19 giugno 1917), che poteva ospitare fino a cinque soldati e assolveva ai compiti di controllo della linea telefonica
Dal ciglio dell'ultima balza posso finalmente scorgere il Pian della Casa con la sterrata che mi riporterà alla macchina
Dal ciglio dell'ultima balza posso finalmente scorgere il Pian della Casa con la sterrata che mi riporterà alla macchina
A distanza di sei anni ho quindi ripetuto questa bella gita; allora feci molta meno fatica poichè - erano i primi giorni di luglio - vi era ancora tanta neve e la discesa nel Vallone di Ciriegia fu una lunghissima ed entusiasmante sciata con gli scarponi; oggi invece è stata decisamente più dura
A distanza di sei anni ho quindi ripetuto questa bella gita; allora feci molta meno fatica poichè - erano i primi giorni di luglio - vi era ancora tanta neve e la discesa nel Vallone di Ciriegia fu una lunghissima ed entusiasmante sciata con gli scarponi; oggi invece è stata decisamente più dura
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dal Gias delle Mosche (m. 1591, 3 km circa sopra le Terme di Valdieri) - strada ex-militare fino al Pian della Casa del Re (m. 1743) - bivio Laghi di Fremamorta-Colle di Ciriegia - ingresso nel Vallone di Ciriegia - ruderi del ricovero militare “Antonio Vivalda” (m. 2192) - Colle di Ciriegia (m. 2543, casermetta difensiva, confine Italia-Francia) - discesa in territorio francese nel Vallone di Cavalet fino a quota 2345 (bivio a sinistra non segnalato per il Lago di Mercantour) - Lago di Mercantour (m. 2453) - pendici sud-occidentali della Cima di Mercantour - Cima di Mercantour (m. 2775). Ritorno per lo stesso itinerario ad eccezione di una linea di discesa leggermente diversa tra la cima e il lago
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza dal Gias delle Mosche (m. 1591, 3 km circa sopra le Terme di Valdieri) - strada ex-militare fino al Pian della Casa del Re (m. 1743) - bivio Laghi di Fremamorta-Colle di Ciriegia - ingresso nel Vallone di Ciriegia - ruderi del ricovero militare “Antonio Vivalda” (m. 2192) - Colle di Ciriegia (m. 2543, casermetta difensiva, confine Italia-Francia) - discesa in territorio francese nel Vallone di Cavalet fino a quota 2345 (bivio a sinistra non segnalato per il Lago di Mercantour) - Lago di Mercantour (m. 2453) - pendici sud-occidentali della Cima di Mercantour - Cima di Mercantour (m. 2775). Ritorno per lo stesso itinerario ad eccezione di una linea di discesa leggermente diversa tra la cima e il lago
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