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Foto Manfrei, Fossa Granda e Reixa 22 agosto 2016
Gianni, Franca
E’ una gita strana quella di oggi, nata dalla curiosità di scoprire dove portano i cartelli e i segni (due pallini gialli) spuntati da poco sulla strada del Faiallo. Il tempo è splendido e nel bosco dove si sviluppa questo itinerario ci troviamo al riparo del vento che soffia fortissimo sui crinali. Sono le 9 e mezza e lasciamo l’auto al passo, attraversiamo la strada e troviamo il primo dei nuovi cartelli in legno: Manfrei 1 ora, S. Pietro 2 ore e 30. Un appunto lo devo fare agli orari indicati, sempre poco attendibili, ma in questa occasione sono io a fare il primo errore di valutazione. Come? - penso - solo due ore e mezzo per arrivare a San Pietro e addirittura un’ora per il Manfrei che è a due passi dalla strada? Presto dovrò ricredermi: un’ora è decisamente una previsione ottimistica
E’ una gita strana quella di oggi, nata dalla curiosità di scoprire dove portano i cartelli e i segni (due pallini gialli) spuntati da poco sulla strada del Faiallo. Il tempo è splendido e nel bosco dove si sviluppa questo itinerario ci troviamo al riparo del vento che soffia fortissimo sui crinali. Sono le 9 e mezza e lasciamo l’auto al passo, attraversiamo la strada e troviamo il primo dei nuovi  cartelli in legno: Manfrei 1 ora, S. Pietro 2 ore e 30. Un appunto lo devo fare agli orari indicati, sempre poco attendibili, ma in questa occasione sono io a fare il primo errore di valutazione. Come? - penso - solo due ore e mezzo per arrivare a San Pietro e addirittura un’ora per il Manfrei che è a due passi dalla strada? Presto dovrò ricredermi: un’ora è decisamente una previsione ottimistica
Il gps è in funzione ma per il momento ricalca il sentiero già mappato con i segnavia del cerchio giallo per San Pietro e delle due crocette per Martina: bosco, felci altissime, ...
Il gps è in funzione ma per il momento ricalca il sentiero già mappato con i segnavia del cerchio giallo per San Pietro e delle due crocette per Martina: bosco, felci altissime, ...
... la breve deviazione per salire al punto panoramico del Bric Dato
... la breve deviazione per salire al punto panoramico del Bric Dato
E poi prateria, l’erba ingiallita punteggiata dai faggi e dagli arbusti. Il sentiero corre da est a ovest e solo quando svolta deciso verso nord troviamo il cartello e i due pallini gialli che indicano la deviazione
E poi prateria, l’erba ingiallita punteggiata dai faggi e dagli arbusti. Il sentiero corre da est a ovest e solo quando svolta deciso verso nord troviamo il cartello e i due pallini gialli che indicano la deviazione
Lì vicino c’è una madonnina che già conoscevamo, una minuscola edicola votiva che troviamo con dispiacere con i vetri in frantumi
Lì vicino c’è una madonnina che già conoscevamo, una minuscola edicola votiva che troviamo con dispiacere con i vetri in frantumi
La ricerca dei pallini gialli si fa faticosa e solo il senso di orientamento di Gianni ci aiuta a non perdere il percorso che sale al Monte Manfrei ...
La ricerca dei pallini gialli si fa faticosa e solo il senso di orientamento di Gianni ci aiuta a non perdere il percorso che sale al Monte Manfrei ...
... e più in basso incontra la radura dove sorge l’Altare del Manfrei. Sono le 11 e un quarto. L’Altare del Manfrei è una nuova e moderna costruzione circondata dai pennoni per le bandiere e da un grande crocifisso, nata per ricordare il luogo dove, subito dopo il 25 aprile del 1945, fu scritta una triste pagina di storia. Più di duecento giovanissimi soldati della San Marco furono vittima di una terribile rappresaglia e fucilati, un episodio doloroso che per decenni rimase sconosciuto ai più perché la gente del posto, terrorizzata dalle possibile vendette, cercò di negare e dimenticare
... e più in basso incontra la radura dove sorge l’Altare del Manfrei. Sono le 11 e un quarto. L’Altare del Manfrei è una nuova e moderna costruzione circondata dai pennoni per le bandiere e da un grande crocifisso, nata per ricordare il luogo dove, subito dopo il 25 aprile del 1945, fu scritta una triste pagina di storia. Più di duecento giovanissimi soldati della San Marco furono vittima di una terribile rappresaglia e fucilati, un episodio doloroso che per decenni rimase sconosciuto ai più perché la gente del posto, terrorizzata dalle possibile vendette, cercò di negare e dimenticare
I due pallini gialli raggiungono velocemente la provinciale del Faiallo, ...
I due pallini gialli raggiungono velocemente la provinciale del Faiallo, ...
... l’attraversano e scendono dalla parte opposta verso Fossa Granda. Il sentiero che abbiamo appena percorso e questo che stiamo per percorrere sono sconosciuti alle mappe. Avrò dunque parecchio materiale per aggiornarle e contribuire così al grande progetto di Openmap
... l’attraversano e scendono dalla parte opposta verso Fossa Granda. Il sentiero che abbiamo appena percorso e questo che stiamo per percorrere sono sconosciuti alle mappe. Avrò dunque parecchio materiale per aggiornarle e contribuire così al grande progetto di Openmap
I bei cartelli i legno sono numerosi e aiutano a orientarsi in una zona conosciuta probabilmente solo dai fungaioli. I pallini gialli, benché nuovissimi, sono già un po’ sbiaditi, da vernice a vernice la differenza di durata è abissale. L’erba è altissima. Più in basso superiamo la località Fossa Granda senza riconoscerla e incrociamo il sentiero della riga gialla che da Vara sale al Faiallo, un sentiero non ufficiale, in qualche punto esposto, con una segnaletica così scarsa che qualcuno ha pensato di integrarla con qualche linea verdolina ottenuta con lo spray fluorescente
I bei cartelli i legno sono numerosi e aiutano a orientarsi in una zona conosciuta probabilmente solo dai fungaioli. I pallini gialli, benché nuovissimi, sono già un po’ sbiaditi, da vernice a vernice la differenza di durata è abissale. L’erba è altissima. Più in basso superiamo la località Fossa Granda senza riconoscerla e incrociamo il sentiero della riga gialla che da Vara sale al Faiallo, un sentiero non ufficiale, in qualche punto esposto, con una segnaletica così scarsa che qualcuno ha pensato di integrarla con qualche linea verdolina ottenuta con lo spray fluorescente
Scavalchiamo numerosi rii, oggi asciutti, che suggeriscono di non percorrere questo itinerario dopo le piogge e costeggiamo per un tratto il letto dell’Orba che qui è appena nato. Tra il folto degli alberi e con gli occhiali scuri l’azzurro del cielo sembra sparire e l’ombra del bosco è ancora più cupa. Il sentiero sale e sbuca a Stalla Marietto dove due anni fa avevamo vagato a lungo senza sapere dove andare
Scavalchiamo numerosi rii, oggi asciutti, che suggeriscono di non percorrere questo itinerario dopo le piogge e costeggiamo per un tratto il letto dell’Orba che qui è appena nato. Tra il folto degli alberi e con gli occhiali scuri l’azzurro del cielo sembra sparire e l’ombra del bosco è ancora più cupa. Il sentiero sale e sbuca a Stalla Marietto dove due anni fa avevamo vagato a lungo senza sapere dove andare
Ora un nuovo cartello e la riga fluorescente sul tronco di un faggio ci indicano di svoltare a destra sul tratto scoperto che accompagna la linea elettrica e che per l’ultima volta ci porta ad attraversare il neonato Orba
Ora un nuovo cartello e la riga fluorescente sul tronco di un faggio ci indicano di svoltare a destra sul tratto scoperto che accompagna la linea elettrica e che per l’ultima volta ci porta ad attraversare il neonato Orba
La riga azzurra che il torrente disegna sulle carte si interrompe qui, siamo arrivati alle sue sorgenti. Tra le fronde spunta Rocca Vaccaria inondata di sole; Casa Tassara, o le Palazzine come vengono chiamate le due costruzioni e il bel trogolo nel bosco, è vicina
La riga azzurra che il torrente disegna sulle carte si interrompe qui, siamo arrivati alle sue sorgenti. Tra le fronde spunta Rocca Vaccaria inondata di sole; Casa Tassara, o le Palazzine come vengono chiamate le due costruzioni e il bel trogolo nel bosco, è vicina
E’ l’una e mezza, l’ora di pranzo, ma noi vorremmo concludere il nostro giro con un po’ di panorama, quello splendido panorama che la Rocca Vaccaria inondata di sole ci ha ricordato
E’ l’una e mezza, l’ora di pranzo, ma noi vorremmo concludere il nostro giro con un po’ di panorama, quello splendido panorama che la Rocca Vaccaria inondata di sole ci ha ricordato
Proseguiamo quindi sull’Alta Via per guadagnare il crinale ...
Proseguiamo quindi sull’Alta Via per guadagnare il crinale ...
... e solo quando sbuchiamo al passo ci ricordiamo del vento che soffia forte e spazza le cime
... e solo quando sbuchiamo al passo ci ricordiamo del vento che soffia forte e spazza le cime
Sul Reixa, al riparo delle roccette che proteggono la piccola statua della Madonna e il minuscolo presepe, facciamo una sosta e abbiamo l’occasione di incontrare un gruppetto di escursionisti che ci riconoscono per via del sito: non finirò mai di stupirmi per lo spirito di osservazione del quale io non sono affatto dotata
Sul Reixa, al riparo delle roccette che proteggono la piccola statua della Madonna e il minuscolo presepe, facciamo una sosta e abbiamo l’occasione di incontrare un gruppetto di escursionisti che ci riconoscono per via del sito: non finirò mai di stupirmi per lo spirito di osservazione del quale io non sono affatto dotata
Li osserviamo allontanarsi sullo sfondo del mare ...
Li osserviamo allontanarsi sullo sfondo del mare ...
... e ci avviamo anche noi alla conclusione del nostro giro di esplorazione
... e ci avviamo anche noi alla conclusione del nostro giro di esplorazione
11,5 chilometri la distanza, 500 metri il dislivello, oltre 4 ore di cammino effettivo
11,5 chilometri la distanza, 500 metri il dislivello, oltre 4 ore di cammino effettivo
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l'anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dal Passo del Faiallo (m. 1060) - sentiero per San Pietro e Martina Olba (segnavia: cerchio e due croci gialle) - Bric Dato (m. 1102, punto panoramico) - pendici del Bric Costa Canizzi - breve deviazione a sinistra fino all'edicola votiva - Monte Manfrei - Pian Manfrei (altare e croce per i caduti della San Marco) - incrocio con la strada provinciale del Faiallo - discesa alla Fossa Granda - incrocio con l'itinerario dei Canai proveniente da Vara Inferiore (segnavia: linea gialla) - Stalla Marietto - Casa Tassara (m. 1002) - Passo Vaccaria (m. 1112) - M. Reixa (m. 1183) - anticima orientale del Reixa - Passo del Faiallo
Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l'anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dal Passo del Faiallo (m. 1060) - sentiero per San Pietro e Martina Olba (segnavia: cerchio e due croci gialle) - Bric Dato (m. 1102, punto panoramico) - pendici del Bric Costa Canizzi - breve deviazione a sinistra fino all'edicola votiva - Monte Manfrei - Pian Manfrei (altare e croce per i caduti della San Marco) - incrocio con la strada provinciale del Faiallo - discesa alla Fossa Granda - incrocio con l'itinerario dei Canai proveniente da Vara Inferiore (segnavia: linea gialla) - Stalla Marietto - Casa Tassara (m. 1002) - Passo Vaccaria (m. 1112) - M. Reixa (m. 1183) - anticima orientale del Reixa - Passo del Faiallo
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