Foto Antola 30 novembre 2016 |
Stefano |
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Veloce giretto mattutino sull’Antola in una giornata limpida e fredda: alla partenza da Bavastrelli (m. 931) alle prime luci dell’alba (ore 7.20), il termometro della macchina segna sei gradi sotto zero. E’ però un freddo asciutto, senza una bava d’aria, che non dà alcun fastidio: quel sano freddo che solo in montagna si può trovare e che al sorgere del sole si trasforma in un piacevole tepore. Cinque anni sono passati dall’ultima volta che sono venuto qui e l’atmosfera di pace e di tranquillità è sempre la stessa; nel frattempo l’antico trogolo è stato restaurato e la stradina che corre all’interno del paese è ora ben lastricata. I simboli della F.I.E. recano invece i segni del tempo e il giallo ocra ormai sbiadito si confonde con l’ambiente; nella discesa tra l’Antola e Caprile è facile sbagliare percorso se non si presta una costante attenzione |
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In salita invece non ci sono problemi: ... |
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... l’ampia e comoda mulattiera di servizio al Rifugio Parco Antola rende superflua la presenza dei segnavia |
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Appena sopra la Cappelletta della Guardia (m. 1226) scorgo nitidamente due lupi al margine della faggeta: non sono vicini e in una manciata di secondi si sottraggono alla mia vista intrufolandosi nel bosco |
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Superato il rifugio (m. 1488) ... |
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... raggiungo la dorsale di spartiacque Trebbia-Scrivia dove incontro l’itinerario proveniente da Torriglia e diretto alle Capanne di Carrega e al Monte Carmo (segnavia: due pallini gialli)
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Il vecchio rifugio Bensa, chiuso dalla metà degli anni novanta e ora in stato di completo abbandono, è l’ultimo testimone di un’epoca in cui l’Antola era “colonizzata” dall’uomo. Nei primi decenni del secolo scorso, appena sotto la cima, sorgevano infatti alcune costruzioni, tra le quali i rifugi Musante e Bensa, delle villette e una chiesetta; ...
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... la chiesetta è stata ricostruita nell’anno 2000 ... |
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... e si trova al limitare del bosco, alle pendici della vetta, con vista magnifica verso i monti dell’Aveto |
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Alle 9 sono sull’Antola (m. 1597) dove sorge la grande croce metallica eretta nel lontano 1907 |
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L’aria è pungente ma non freddissima. Sul basamento di un vecchio segnale trigonometrico sono dipinti i simboli F.I.E. degli itinerari che qui convergono partendo dal versante dello Scrivia e da quello del Trebbia |
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L’Antola è la prima cima dell’Appennino a est di Cadibona che sfiora i 1600 metri di altitudine ed è pertanto un balcone panoramico eccezionale verso tutto il quadrante nord-occidentale che va dal Monte Rosa ... |
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... al mare; ... |
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... a est si stagliano le montagne della Val d’Aveto e, attraverso il Passo del Tomarlo, la visuale si spinge fino all’Appennino Tosco-Emiliano |
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Al ritorno seguo per un breve tratto il sentiero di crinale in direzione di Casa del Romano ... |
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... per imboccare poi, sulla destra, la mulattiera che scende a Caprile. Questo itinerario, segnato con un triangolo giallo, è più vario e remunerativo di quello fatto in salita e, dopo una prima parte immersa nella faggeta, ... |
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... sbuca allo scoperto ... |
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... sui grandi pascoli alle pendici meridionali del Monte delle Tre Croci; qui incontro qualche difficoltà nel reperire il tracciato perché i segni sono davvero carenti e ben poco visibili |
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Presso il margine inferiore dei prati sono costretto a ritornare sui miei passi perché poco più in basso, in corrispondenza dell’attraversamento di un fosso, un tratto di mulattiera è completamente franato in seguito all’alluvione che nel settembre 2015 picchiò duro su tutta la Val Trebbia e la Val Nure. In questo punto sarebbe necessario che il Parco dell’Antola ripristinasse al più presto il percorso originale o, quantomeno, tracciasse (e segnalasse) una variante |
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Io attraverso il fosso un po’ più a monte e mi riporto poi sulla mulattiera che procede a mezzacosta costeggiando un recinto |
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Infine ripido balzo su Caprile (m. 1038) ... |
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... dove arrivo poco dopo le 10 |
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Per far ritorno a Bavastrelli non mi resta che scendere lungo la strada asfaltata di Caprile (anche questa pesantemente danneggiata dall’alluvione e tuttora in fase di ripristino) e percorrere poi un altro tratto di asfalto sulla provinciale di Propata in direzione di Torriglia (in totale 2 km) |