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Foto Ciuaiera 9 dicembre 2016
Stefano
Bella gita alle spalle di Ormea a poco più di due settimane dall’alluvione che ha colpito l’alto bacino del Tanaro. Nonostante siano ben visibili i danni arrecati dalla piena del fiume, la situazione delle strade è comunque migliore di quanto mi aspettassi. Tra Ceva e Ormea c’è un solo senso unico alternato prima di Garessio, esattamente tra Pievetta e Priola; qui il Tanaro ha asportato la massicciata della ferrovia lasciando le traversine e i binari sospesi per aria e ha danneggiato pesantemente la statale portandosi via mezza carreggiata. A Ormea non si notano grossi danni se non qualche cedimento nella piazza principale dovuto alla furia dell’acqua del Torrente Armella; la stradina che sale alla minuscola frazione di Valdarmella è invece in perfette condizioni. Dietro la Chiesetta di San Donato (m. 1054), a lato di un ruscello, parte un’antica mulattiera lastricata (palina e segni bianco-rossi); nel primissimo tratto le pietre sono saltate via ma si cammina comunque senza problemi. Sopra le ultime case di Valdarmella entro in uno splendido castagneto che risalgo fin sul ciglio di un costone (m. 1180 circa) dove incontro un bivio; trascuro la deviazione a destra per Perondo Sottano (itinerario “Balconata di Ormea”) e proseguo a sinistra sulla bella e comoda mulattiera (segni bianco-rossi) ...
Bella gita alle spalle di Ormea a poco più di due settimane dall’alluvione che ha colpito l’alto bacino del Tanaro. Nonostante siano ben visibili i danni arrecati dalla piena del fiume, la situazione delle strade è comunque migliore di quanto mi aspettassi. Tra Ceva e Ormea c’è un solo senso unico alternato prima di Garessio, esattamente tra Pievetta e Priola; qui il Tanaro ha asportato la massicciata della ferrovia lasciando le traversine e i binari sospesi per aria e ha danneggiato pesantemente la statale portandosi via mezza carreggiata. A Ormea non si notano grossi danni se non qualche cedimento nella piazza principale dovuto alla furia dell’acqua del Torrente Armella; la stradina che sale alla minuscola frazione di Valdarmella è invece in perfette condizioni. Dietro la Chiesetta di San Donato (m. 1054), a lato di un ruscello, parte un’antica mulattiera lastricata (palina e segni bianco-rossi); nel primissimo tratto le pietre sono saltate via ma si cammina comunque senza problemi. Sopra le ultime case di Valdarmella entro in uno splendido castagneto che risalgo fin sul ciglio di un costone (m. 1180 circa) dove incontro un bivio; trascuro la deviazione a destra per Perondo Sottano (itinerario “Balconata di Ormea”) e proseguo a sinistra sulla bella e comoda mulattiera (segni bianco-rossi) ...
... che offre ampie vedute sulla Val d’Armella illuminata dal sole del primo mattino e sul Pizzo d’Ormea bianco di neve
... che offre ampie vedute sulla Val d’Armella illuminata dal sole del primo mattino e sul Pizzo d’Ormea bianco di neve
Superate le case diroccate di Perondo Soprano (m. 1370) ...
Superate le case diroccate di Perondo Soprano (m. 1370) ...
... entro nel grande Vallone del Rio Conche ...
... entro nel grande Vallone del Rio Conche ...
... dominato a nord dai pittoreschi torrioni delle Panne (o Rocce di Perabruna) ...
... dominato a nord dai pittoreschi torrioni delle Panne (o Rocce di Perabruna) ...
... e dalla cima dell’Antoroto
... e dalla cima dell’Antoroto
La mulattiera, sempre ben tracciata, ...
La mulattiera, sempre ben tracciata, ...
... sale con pendenza moderata ...
... sale con pendenza moderata ...
... raggiungendo, a circa 1800 metri di quota, l’alpeggio dei Boari
... raggiungendo, a circa 1800 metri di quota, l’alpeggio dei Boari
Segue un tratto un po’ più ripido su vaghe tracce di pastori e resti di antiche Vie Marenche, ...
Segue un tratto un po’ più ripido su vaghe tracce di pastori e resti di antiche Vie Marenche, ...
... finchè sbuco sulla rotabile sterrata che collega Cascine (frazione di Ormea) alla Colla dei Termini. Attraversata la strada, rimonto i ripidi pendii prativi segnati da lievi smottamenti ...
... finchè sbuco sulla rotabile sterrata che collega Cascine (frazione di Ormea) alla Colla dei Termini. Attraversata la strada, rimonto i ripidi pendii prativi segnati da lievi smottamenti ...
... e giungo così sull’ampia dorsale di spartiacque Tanaro-Corsaglia poco a est della Colla dei Termini. Questi luoghi furono teatro di aspri scontri tra le truppe della Francia rivoluzionaria e l’esercito sardo. Resti di ridotte a forma di stella, realizzate con muri a secco, sono tuttora visibili su Cima Robert e Cima Baussetti (ridotte piemontesi), e su Punta dei Termini e Cima Ferrarine (ridotte francesi)
... e giungo così sull’ampia dorsale di spartiacque Tanaro-Corsaglia poco a est della Colla dei Termini. Questi luoghi furono teatro di aspri scontri tra le truppe della Francia rivoluzionaria e l’esercito sardo. Resti di ridotte a forma di stella, realizzate con muri a secco, sono tuttora visibili su Cima Robert e Cima Baussetti (ridotte piemontesi), e su Punta dei Termini e Cima Ferrarine (ridotte francesi)
Sulla Ciuaiera in particolare e sui due bricchi che dominano il Passo della Valletta (in basso nella foto) erano stati installati dai Francesi dei pezzi d’artiglieria
Sulla Ciuaiera in particolare e sui due bricchi che dominano il Passo della Valletta (in basso nella foto) erano stati installati dai Francesi dei pezzi d’artiglieria
Nel biennio 1794-95 si era giunti a una situazione di stallo. La zona controllata dai Francesi si spingeva da Nava fin quasi a Garessio e francese era il possesso della displuviale a nord del Tanaro, cosicchè la Colla dei Termini costituiva una “prima linea”. I Piemontesi si erano fortificati invece sulle cime della Val Corsaglia e della Val Casotto che, con il Forte di Ceva, costituivano la linea difensiva a protezione del Regno. Questa situazione si protrarrà fino all'arrivo di Napoleone che, nel 1796, lanciò all’armata il celebre proclama: «Soldati! Voi siete nudi e mal nutriti. La Francia vi deve molto ma non può darvi nulla. La pazienza e il coraggio che avete dimostrato tra queste rocce sono ammirevoli ma non vi hanno dato gloria; nemmeno un’ombra ne ricade su di voi. Io vi condurrò nelle più fertili pianure della terra: province ricche, città opulente, cadranno in vostro potere. Vi troverete ricchezze, onori e gloria». (Nella foto: in basso a sinistra la Cima Baussetti e, alle sue spalle, la spianata di Cima Robert dove si trovano i resti di una ridotta sarda)
Nel biennio 1794-95 si era giunti a una situazione di stallo. La zona controllata dai Francesi si spingeva da Nava fin quasi a Garessio e francese era il possesso della displuviale a nord del Tanaro, cosicchè la Colla dei Termini costituiva una “prima linea”. I Piemontesi si erano fortificati invece sulle cime della Val Corsaglia e della Val Casotto che, con il Forte di Ceva, costituivano la linea difensiva a protezione del Regno. Questa situazione si protrarrà fino all'arrivo di Napoleone che, nel 1796, lanciò all’armata il celebre proclama: «Soldati! Voi siete nudi e mal nutriti. La Francia vi deve molto ma non può darvi nulla. La pazienza e il coraggio che avete dimostrato tra queste rocce sono ammirevoli ma non vi hanno dato gloria; nemmeno un’ombra ne ricade su di voi. Io vi condurrò nelle più fertili pianure della terra: province ricche, città opulente, cadranno in vostro potere. Vi troverete ricchezze, onori e gloria».
(Nella foto: in basso a sinistra la Cima Baussetti e, alle sue spalle, la spianata di Cima Robert dove si trovano i resti di una ridotta sarda)
Chiudo la parentesi storica e torno alla relazione della gita
Chiudo la parentesi storica e torno alla relazione della gita
La Ciuaiera è una cima poco nota e forse ancor meno frequentata; è situata immediatamente a ovest della Cresta delle Panne (o Rocce di Perabruna) sul crinale che unisce l’Antoroto al Pizzo d’Ormea. Sulla sommità della Ciuaiera converge da nord la dorsale Alpet-Robert-Baussetti ed è pertanto un nodo orografico che separa le vallate del Tanaro, del Corsaglia e del Casotto. Vista da sud è per nulla appariscente, nel senso che non la si vede fin tanto che non si è quasi in vetta; in compenso offre una vista bellissima in tutte le direzioni. Sotto il Monviso, in primo piano, si erge la costiera che chiude a est il piccolo altipiano di Prato Nevoso, con il Colle del Prel, la Malanotte e il Monte Moro completamente asciutti
La Ciuaiera è una cima poco nota e forse ancor meno frequentata; è situata immediatamente a ovest della Cresta delle Panne (o Rocce di Perabruna) sul crinale che unisce l’Antoroto al Pizzo d’Ormea. Sulla sommità della Ciuaiera converge da nord la dorsale Alpet-Robert-Baussetti ed è pertanto un nodo orografico che separa le vallate del Tanaro, del Corsaglia e del Casotto. Vista da sud è per nulla appariscente, nel senso che non la si vede fin tanto che non si è quasi in vetta; in compenso offre una vista bellissima in tutte le direzioni. Sotto il Monviso, in primo piano, si erge la costiera che chiude a est il piccolo altipiano di Prato Nevoso, con il Colle del Prel, la Malanotte e il Monte Moro completamente asciutti
La neve è presente in buona quantità soltanto sopra i 2000-2200 metri
La neve è presente in buona quantità soltanto sopra i 2000-2200 metri
Al ritorno seguo l’ampia dorsale prativa ...
Al ritorno seguo l’ampia dorsale prativa ...
... fino alla Colla dei Termini (m. 2014) ...
... fino alla Colla dei Termini (m. 2014) ...
... dove sorge una struttura indicatrice in ferro battuto: da una parte indica Ormea e, nell’altra direzione, Frabosa
... dove sorge una struttura indicatrice in ferro battuto: da una parte indica Ormea e, nell’altra direzione, Frabosa
La sterrata che sale dalla Val Tanaro si spinge infatti per circa 4 km nell’opposto versante e, da lì in avanti, è possibile raggiungere il fondovalle Corsaglia (comune di Frabosa Soprana) solo ed esclusivamente per sentieri poco battuti e ancor meno segnati
La sterrata che sale dalla Val Tanaro si spinge infatti per circa 4 km nell’opposto versante e, da lì in avanti, è possibile raggiungere il fondovalle Corsaglia (comune di Frabosa Soprana) solo ed esclusivamente per sentieri poco battuti e ancor meno segnati
Da qui in avanti seguo lo stesso percorso dell’andata ...
Da qui in avanti seguo lo stesso percorso dell’andata ...
... e, con una veloce discesa sotto il tiepido sole di mezzogiorno, ...
... e, con una veloce discesa sotto il tiepido sole di mezzogiorno, ...
... faccio ritorno a Valdarmella ...
... faccio ritorno a Valdarmella ...
... dove concludo questa bella gita
... dove concludo questa bella gita
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