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Foto Galero 4 gennaio 2017
Stefano
Per la prima escursione dell’anno sono tornato in Val Pennavaira, una settimana esatta dopo la bella gita all’Armetta fatta in compagnia di Roberto; oggi voglio andare sul Galero che nella mia vita ho fatto solo poche volte e quasi sempre con nuvole e nebbia. Stamattina invece il tempo è bello e tale dovrebbe mantenersi per tutto l’arco della giornata. Lascio la macchina a Vignolo (m. 467), antica e pittoresca frazione di Nasino, e mi incammino (ore 8) su per un viottolo acciottolato ...
Per la prima escursione dell’anno sono tornato in Val Pennavaira, una settimana esatta dopo la bella gita all’Armetta fatta in compagnia di Roberto; oggi voglio andare sul Galero che nella mia vita ho fatto solo poche volte e quasi sempre con nuvole e nebbia. Stamattina invece il tempo è bello e tale dovrebbe mantenersi per tutto l’arco della giornata. Lascio la macchina a Vignolo (m. 467), antica e pittoresca frazione di Nasino, e mi incammino (ore 8) su per un viottolo acciottolato ...
... che si inerpica tra le case in pietra tutte addossate l’una all’altra come in un presepe. Il percorso di salita, perfettamente segnato con un rombo rosso, ...
... che si inerpica tra le case in pietra tutte addossate l’una all’altra come in un presepe. Il percorso di salita, perfettamente segnato con un rombo rosso, ...
... si svolge lungo una vecchia mulattiera, a tratti lastricata, che interseca più volte la sterrata del Colle del Prione
... si svolge lungo una vecchia mulattiera, a tratti lastricata, che interseca più volte la sterrata del Colle del Prione
Presso la Casa Ciocca (m. 1072) abbandono definitivamente la strada per proseguire tra radure ...
Presso la Casa Ciocca (m. 1072) abbandono definitivamente la strada per proseguire tra radure ...
... e magnifici faggi ...
... e magnifici faggi ...
... fino al Colle del Prione (m. 1297, spartiacque Pennavaira-Tanaro), così chiamato per il gigantesco masso calcareo che vi si trova
... fino al Colle del Prione (m. 1297, spartiacque Pennavaira-Tanaro), così chiamato per il gigantesco masso calcareo che vi si trova
Svolto a destra e seguo le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via che rimontano inizialmente il filo del crinale ...
Svolto a destra e seguo le bandierine bianco-rosse dell’Alta Via che rimontano inizialmente il filo del crinale ...
... per spostarsi poi sul versante a mare dove resistono ancora piccole chiazze di neve
... per spostarsi poi sul versante a mare dove resistono ancora piccole chiazze di neve
Dopo un breve tratto nell’ombroso e innevato versante nord, giungo ai piedi dell’erta finale tutta punteggiata di pinnacoli rocciosi: ...
Dopo un breve tratto nell’ombroso e innevato versante nord, giungo ai piedi dell’erta finale tutta punteggiata di pinnacoli rocciosi: ...
... sono i cosiddetti “Giganti di pietra” o “Brecce” del Galero ...
... sono i cosiddetti “Giganti di pietra” o “Brecce” del Galero ...
... e sembrano voler far la guardia alle falde occidentali della montagna
... e sembrano voler far la guardia alle falde occidentali della montagna
Con un passaggio suggestivo attraverso due “Giganti” ...
Con un passaggio suggestivo attraverso due “Giganti” ...
... sbuco sulla selletta che divide le due cime del Galero; mille metri più in basso, sul fondovalle Tanaro, si distende la conca di Garessio
... sbuco sulla selletta che divide le due cime del Galero; mille metri più in basso, sul fondovalle Tanaro, si distende la conca di Garessio
In due ore e quaranta minuti di cammino (ore 10.40) arrivo sulla punta occidentale (chiamata anche Galerotto, m. 1704)
In due ore e quaranta minuti di cammino (ore 10.40) arrivo sulla punta occidentale (chiamata anche Galerotto, m. 1704)
Poi torno alla selletta ...
Poi torno alla selletta ...
... e mi dirigo verso quella orientale che costituisce la vetta vera e propria del Galero
... e mi dirigo verso quella orientale che costituisce la vetta vera e propria del Galero
Il grande freddo previsto per il fine settimana deve ancora arrivare e la tramontana che ha caratterizzato le scorse giornate si è fortunatamente placata; la giacca a vento oggi resta chiusa nello zaino ...
Il grande freddo previsto per il fine settimana deve ancora arrivare e la tramontana che ha caratterizzato le scorse giornate si è fortunatamente placata; la giacca a vento oggi resta chiusa nello zaino ...
... e nonostante il transito di alcune innocue velature la visibilità resta ottima
... e nonostante il transito di alcune innocue velature la visibilità resta ottima
Una croce metallica ...
Una croce metallica ...
... e una palina dell’Alta Via marcano la sommità del Monte Galero (m. 1708, ore 10.50)
... e una palina dell’Alta Via marcano la sommità del Monte Galero (m. 1708, ore 10.50)
Per il ritorno decido di compiere l’anello attraverso il Passo delle Caranche; ...
Per il ritorno decido di compiere l’anello attraverso il Passo delle Caranche; ...
... di conseguenza proseguo lungo la dorsale ...
... di conseguenza proseguo lungo la dorsale ...
... che scende in direzione sud-est ...
... che scende in direzione sud-est ...
... e che costituisce non più lo spartiacque principale, ma un crinale secondario tra le valli del Neva (a sinistra) e del Pennavaira (a destra). Al termine di un breve tratto piuttosto ripido si apre l’intaglio del Passo delle Caranche (m. 1411) oltre il quale la cresta riprende a salire fino al Pizzo Castellino (in primo piano nella foto)
... e che costituisce non più lo spartiacque principale, ma un crinale secondario tra le valli del Neva (a sinistra) e del Pennavaira (a destra). Al termine di un breve tratto piuttosto ripido si apre l’intaglio del Passo delle Caranche (m. 1411) oltre il quale la cresta riprende a salire fino al Pizzo Castellino (in primo piano nella foto)
Dalle Caranche ha inizio un’interminabile discesa nel bosco segnata con un triangolo rosso che, ...
Dalle Caranche ha inizio un’interminabile discesa nel bosco segnata con un triangolo rosso che, ...
... con un salto di circa mille metri e dopo una serie infinita di tornanti che sarebbe stato curioso contare, ...
... con un salto di circa mille metri e dopo una serie infinita di tornanti che sarebbe stato curioso contare, ...
... raggiunge il fondo incassato del vallone dove scorre il Rio Levezzo; attraverso il corso d’acqua su un ponticello di legno fatiscente e malsicuro e percorro ancora un lungo tratto di mulattiera, perlopiù pianeggiante, nell’ombroso versante destro del vallone; ...
... raggiunge il fondo incassato del vallone dove scorre il Rio Levezzo; attraverso il corso d’acqua su un ponticello di legno fatiscente e malsicuro e percorro ancora un lungo tratto di mulattiera, perlopiù pianeggiante, nell’ombroso versante destro del vallone; ...
... finalmente sbuco, attraverso un caratteristico arco in pietra, ...
... finalmente sbuco, attraverso un caratteristico arco in pietra, ...
... tra le case di Vignoletto (m. 404) baciate dal sole. Abbandono infine il triangolo rosso che porta giù a Nasino e, in una decina di minuti di cammino su strada asfaltata (e dopo tre ore complessive di discesa), ...
... tra le case di Vignoletto (m. 404) baciate dal sole. Abbandono infine il triangolo rosso che porta giù a Nasino e, in una decina di minuti di cammino su strada asfaltata (e dopo tre ore complessive di discesa), ...
... faccio ritorno a Vignolo (ore 14) dove concludo, stanco e soddisfatto, questo lungo anello
... faccio ritorno a Vignolo (ore 14) dove concludo, stanco e soddisfatto, questo lungo anello
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