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Foto Ermetta, Croce del Beigua e Grosso 29 gennaio 2017
Stefano
La prima metà dell’inverno al Nord-Ovest è trascorsa all’insegna del tempo freddo e asciutto. Due soltanto sono stati gli episodi nevosi, peraltro modesti: la nevicata del 19 e 20 dicembre (30/40 cm) e quella ancor più modesta di ieri, sabato 28 gennaio. Tra questi due eventi si sono succedute ben cinque settimane ininterrotte di tempo stabile di cui tre, a partire dal giorno dell’Epifania, caratterizzate dalla persistenza di gelide correnti settentrionali e da temperature corposamente sotto la media del periodo. Stamattina il tempo è discreto e una spanna di neve fresca ricopre l’alta Val d’Orba. La strada che da casa mia porta a Piampaludo è ancora tutta bianca ma con la Panda 4x4 non ho problemi e salgo fin quasi alla Torbiera del Laione (m. 991). Le ciaspole le lascio in macchina perché nel primo tratto di salita mi sarebbero d’impiccio; la mulattiera segnata con la X gialla che conduce alla Sella del Beigua è molto sconnessa e la neve è poca
La prima metà dell’inverno al Nord-Ovest è trascorsa all’insegna del tempo freddo e asciutto. Due soltanto sono stati gli episodi nevosi, peraltro modesti: la nevicata del 19 e 20 dicembre (30/40 cm) e quella ancor più modesta di ieri, sabato 28 gennaio. Tra questi due eventi si sono succedute ben cinque settimane ininterrotte di tempo stabile di cui tre, a partire dal giorno dell’Epifania, caratterizzate dalla persistenza di gelide correnti settentrionali e da temperature corposamente sotto la media del periodo. Stamattina il tempo è discreto e una spanna di neve fresca ricopre l’alta Val d’Orba. La strada che da casa mia porta a Piampaludo è ancora tutta bianca ma con la Panda 4x4 non ho problemi e salgo fin quasi alla Torbiera del Laione (m. 991). Le ciaspole le lascio in macchina perché nel primo tratto di salita mi sarebbero d’impiccio; la mulattiera segnata con la X gialla che conduce alla Sella del Beigua è molto sconnessa e la neve è poca
Più in alto il manto cresce sensibilmente anche perché poggia su quello duro e ghiacciato presente già da prima di Natale
Più in alto il manto cresce sensibilmente anche perché poggia su quello duro e ghiacciato presente già da prima di Natale
Con gli scarponi e i bastoncini cammino comunque senza problemi. Raggiunto il Colle Cascina (m. 1209) alle pendici meridionali del Monte Grosso, proseguo nella faggeta fino alla Sella del Beigua (m. 1251) dove svolto a destra sul percorso dell’Alta Via
Con gli scarponi e i bastoncini cammino comunque senza problemi. Raggiunto il Colle Cascina (m. 1209) alle pendici meridionali del Monte Grosso, proseguo nella faggeta fino alla Sella del Beigua (m. 1251) dove svolto a destra sul percorso dell’Alta Via
Il cielo, inizialmente sereno, va via via sporcandosi di nuvolette grigie sempre più fitte mentre, dopo oltre un mese di assenza, torna a spirare il “marino”, il vento di mare che preannuncia sempre un cambiamento del tempo e che in questa occasione segnerà la fine dell’ondata di gelo che ha caratterizzato il mese di gennaio
Il cielo, inizialmente sereno, va via via sporcandosi di nuvolette grigie sempre più fitte mentre, dopo oltre un mese di assenza, torna a spirare il “marino”, il vento di mare che preannuncia sempre un cambiamento del tempo e che in questa occasione segnerà la fine dell’ondata di gelo che ha caratterizzato il mese di gennaio
La prima cima della giornata è quella dell’Ermetta ...
La prima cima della giornata è quella dell’Ermetta ...
... la cui sommità (m. 1267) è raggiungibile con una breve e piacevole deviazione che si stacca dal tracciato dell’Alta Via
... la cui sommità (m. 1267) è raggiungibile con una breve e piacevole deviazione che si stacca dal tracciato dell’Alta Via
A occidente la bruma mattutina indugia tra le dolci colline delle Langhe ...
A occidente la bruma mattutina indugia tra le dolci colline delle Langhe ...
... mentre dalla parte opposta si abbraccia con lo sguardo tutta la Val d’Orba imbiancata
... mentre dalla parte opposta si abbraccia con lo sguardo tutta la Val d’Orba imbiancata
Dall’Ermetta torno sui miei passi fino all’Alta Via ...
Dall’Ermetta torno sui miei passi fino all’Alta Via ...
... che seguo per un breve tratto in direzione del Colle del Giovo
... che seguo per un breve tratto in direzione del Colle del Giovo
A un bivio poco evidente ma ben segnalato da una palina, imbocco un sentierino a sinistra (itinerario napoleonico “giallo”) che scende leggermente tra i pini marittimi inoltrandosi nell’alta Valle del Sansobbia; il segnavia è una feluca stilizzata di colore giallo a cui ben presto si affianca il cerchio rosso proveniente da Stella Santa Giustina
A un bivio poco evidente ma ben segnalato da una palina, imbocco un sentierino a sinistra (itinerario napoleonico “giallo”) che scende leggermente tra i pini marittimi inoltrandosi nell’alta Valle del Sansobbia; il segnavia è una feluca stilizzata di colore giallo a cui ben presto si affianca il cerchio rosso proveniente da Stella Santa Giustina
Procedendo tra i faggi con alcuni saliscendi in un bell’ambiente invernale ...
Procedendo tra i faggi con alcuni saliscendi in un bell’ambiente invernale ...
... raggiungo le sorgenti del Sansobbia che nel suo tratto superiore, fino a Santa Giustina, corre parallelo alla costa in direzione ovest. Il Sentiero Napoleonico “giallo” da me seguito non attraversa il corso d’acqua ma piega bruscamente a sinistra in direzione della Croce del Beigua. Al di là del Sansobbia, a poche centinaia di metri, ...
... raggiungo le sorgenti del Sansobbia che nel suo tratto superiore, fino a Santa Giustina, corre parallelo alla costa in direzione ovest. Il Sentiero Napoleonico “giallo” da me seguito non attraversa il corso d’acqua ma piega bruscamente a sinistra in direzione della Croce del Beigua. Al di là del Sansobbia, a poche centinaia di metri, ...
... si trovano invece il Sentiero Napoleonico “rosso” e la Rocca Becciavè (o Rocca d’Sansoggio) ...
... si trovano invece il Sentiero Napoleonico “rosso” e la Rocca Becciavè (o Rocca d’Sansoggio) ...
... che svetta sopra i boschi offrendo un bel colpo d’occhio sulle Langhe e sulle Alpi Occidentali
... che svetta sopra i boschi offrendo un bel colpo d’occhio sulle Langhe e sulle Alpi Occidentali
Per guadagnarne la sommità (m. 1190) devo prestare un po’ di attenzione alle rocce rese insidiose dal ghiaccio e dalla neve gelata
Per guadagnarne la sommità (m. 1190) devo prestare un po’ di attenzione alle rocce rese insidiose dal ghiaccio e dalla neve gelata
Dopo esser sceso dalla Becciavè con la dovuta cautela e dopo aver riattraversato il Sansobbia, riprendo l’itinerario “giallo” e, ...
Dopo esser sceso dalla Becciavè con la dovuta cautela e dopo aver riattraversato il Sansobbia, riprendo l’itinerario “giallo” e, ...
... al termine di una ripida salita, ...
... al termine di una ripida salita, ...
... sbuco nella radura dove si erge imponente la Croce Monumentale del Beigua (m. 1267), costruita tra il 1932 e il 1933 e alta quasi venti metri
... sbuco nella radura dove si erge imponente la Croce Monumentale del Beigua (m. 1267), costruita tra il 1932 e il 1933 e alta quasi venti metri
Dalla croce scendo alla Sella del Beigua ...
Dalla croce scendo alla Sella del Beigua ...
... e riprendo la X gialla in discesa fino al Colle Cascina
... e riprendo la X gialla in discesa fino al Colle Cascina
Con un’ultima breve risalita ...
Con un’ultima breve risalita ...
... raggiungo anche la cima del Grosso (m. 1265) ...
... raggiungo anche la cima del Grosso (m. 1265) ...
 ... che costituisce il contrafforte settentrionale del Massiccio del Beigua
... che costituisce il contrafforte settentrionale del Massiccio del Beigua
Nuvoloni sempre più scuri si addensano sopra l’Alta Via ...
Nuvoloni sempre più scuri si addensano sopra l’Alta Via ...
... mentre sul versante di Piampaludo splende ancora il sole. Con una veloce discesa lungo la mulattiera già percorsa all’andata faccio ritorno alla macchina. Già domani questa bella neve sarà quasi del tutto sparita, divorata dall’umidità e dal vento di mare. Le giornate si allungano e l’inverno sembra aver già sparato le sue cartucce migliori anche se di neve, almeno dalle mie parti, fino a ora se n’è vista proprio poca
... mentre sul versante di Piampaludo splende ancora il sole. Con una veloce discesa lungo la mulattiera già percorsa all’andata faccio ritorno alla macchina. Già domani questa bella neve sarà quasi del tutto sparita, divorata dall’umidità e dal vento di mare. Le giornate si allungano e l’inverno sembra aver già sparato le sue cartucce migliori anche se di neve, almeno dalle mie parti, fino a ora se n’è vista proprio poca
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