Foto Seirasso 2 marzo 2017 |
Stefano, Roberto |
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Due settimane dopo la Baussetti, nuova ciaspolata con Roberto in una magnifica giornata di sole. Alle 5.45 ci diamo appuntamento ad Altare dove lasciamo una macchina e dove decidiamo per un cambio di percorso: invece della Bertrand che avevamo in programma, faremo il Seirasso da Prato Nevoso (m. 1550). Roberto è sempre stato un po’ scettico sulle gite che partono dalle stazioni sciistiche ma oggi dovrà ricredersi; ... |
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... alle spalle del comprensorio del Mondolè e del Colle della Balma (m. 1886), ... |
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... si apre infatti uno splendido anfiteatro incorniciato da sei cime disposte a ferro di cavallo: il Fantino, il Lusco, la Ferlette, la Brignola, il Seirasso e il Mondolè |
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Tra il Monte Fantino (a destra) e l’altipiano di Prato Nevoso corre la profonda forra del Rio Sbornina che, con un salto di oltre seicento metri, raggiunge il fondovalle Corsaglia in località Stalle Buorch |
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L’aria è fresca e la neve si mantiene bella compatta |
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Un breve traverso sotto il Dente del Seirasso ... |
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... dà accesso alla grande conca pascoliva che ospita un alpeggio (Gias Seirasso, m. 1926). In fondo alle dune innevate spicca la cuspide rocciosa della Rocca dell’Inferno ... |
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... mentre alla nostra sinistra, come un vulcano sopra un mare increspato, si erge la meta della nostra escursione |
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Risaliamo ora i dolci pendii ... |
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... in direzione della marcata insellatura che separa la quota 2422 (a sinistra) dalla Cima Seirasso (a destra) |
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Una rampa un po’ più accentuata, ... |
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... seguita da un pittoresco varco tra le rocce, ... |
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... immette nella conca superiore ... |
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... che attraversiamo sotto un sole sfolgorante |
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Alla base del ripido traverso che porta al colletto est del Seirasso (m. 2346) togliamo le ciaspole, che ci sarebbero di impiccio, e calziamo i ramponi. Roberto, al suo battesimo con questi attrezzi, inizia a litigare con un rampone riottoso che si divincola ripetutamente dalla suola dello scarpone; ... |
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... e alla fine ad averla vinta sarà proprio il rampone. Per fortuna nell’ultimo tratto tra il colletto e la cima, in piena esposizione sud, la neve è talmente marcia che si salirebbe tranquillamente anche con le ciabatte |
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Dopo tre ore e mezza di salita (ore 11.15) raggiungiamo la vetta del Seirasso (m. 2436) sullo spartiacque Corsaglia-Ellero al cospetto di un panorama meraviglioso |
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A est le Alpi innevate terminano con la cima dell’Antoroto (in fondo al centro) |
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A sud la dorsale tra il Corsaglia e l’Ellero prosegue fino al Mongioie con alcuni saliscendi passando per la Brignola (all’estrema sinistra) |
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A sud-ovest, attraverso il Passo delle Saline, si vede d’infilata il dentino della Missun sopra il Bosco delle Navette ... |
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... mentre la Cima delle Saline mostra da questa prospettiva il suo versante più suggestivo |
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A nord c’è il Mondolè, la montagna simbolo del Monregalese, sulla cui vetta convergono tre vallate: la Val Corsaglia, la Val Ellero e la Val Maudagna, con quest’ultima che si incunea tra le prime due terminando appunto al Mondolè |
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A ovest si staglia la catena delle Marittime ... |
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... e, molto più vicino, il Gruppo del Marguareis |
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La parte alta di discesa è divertente e velocissima ... |
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... e in pochi minuti ritorniamo al punto dove abbiamo lasciato le ciaspole
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Da qui in avanti, nuovamente con le ciaspole ai piedi, ... |
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... ripercorriamo l’itinerario dell’andata ...
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... fino a ritrovare la strada pastorale che collega l’antica malga di Sella Brignola al Colle della Balma |
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La risalita alla Balma è come sempre piuttosto faticosa; il sole batte forte e in alcuni tratti soltanto un’esile lingua di neve ci consente di procedere senza togliere le ciaspole |
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Una volta scollinati in Val Maudagna ci immettiamo sulla pista di collegamento tra Artesina e Prato Nevoso ... |
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... e la percorriamo diligentemente sul bordo nonostante la presenza degli sciatori sia veramente esigua |
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Presso la partenza delle seggiovie Caudano-Vallon e Rosso (e dopo 2.45 ore di discesa) concludiamo la nostra ciaspolata; così come due settimane fa nell’appartata Val Casotto, anche oggi le condizioni ottimali del tempo e della neve ci hanno permesso di fare una gita pressochè perfetta |