Foto Punta di Fenestrelle 23 luglio 2017 |
Stefano |
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Stanotte, per un motivo o per l’altro, non riesco proprio a prender sonno e all’una e trenta, ormai stufo di provare ad addormentarmi, salgo in macchina e parto alla volta della Valle Gesso. Nonostante un’andatura volutamente tranquilla e una lunga sosta all’autogrill di Ceva, alle 4.30 mi trovo già a costeggiare il grande lago artificiale della Piastra che, nell’oscurità della notte, fa un effetto non proprio rassicurante. A San Giacomo di Entracque (m. 1213) devo attendere ancora una ventina di minuti prima di muovermi perché non si vede a un palmo di naso. Appena riesco a scorgere l’imbocco della sterrata che porta al Soria mi metto subito in cammino; sono le 5.10 e non mi è mai capitato di partire così presto. I primi passi sono guardinghi: sto attento a non inciampare nelle canalette trasversali di scolo e, allo stesso tempo e con un pizzico d’apprensione, scruto intensamente il bosco da dove provengono rumori e versi d’animali: per fortuna che qui non ci sono orsi! Ben presto i faggi si diradano e la strada, che procede quasi pianeggiante sul fondo del Vallone della Barra, si distingue ora più nitidamente |
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La risalita del vallone è lunga e anche un po’ monotona; supero dapprima il Gias Isterpis (m. 1381) dove vengo accolto dai latrati di due inoffensivi cani pastore; poi il cosiddetto “Piazzale dei Cannoni” (m. 1433) dove durante la guerra era posizionata una batteria di mortai. Finalmente, dopo il Passaggio di Peirastretta (m. 1630) e ormai in vista del Rifugio Soria Ellena, ... |
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... incontro la deviazione a destra per il Colle di Fenestrelle (m. 1761, ore 6.30); abbandono la sterrata e imbocco l’antica mulattiera che sale con pendenza costante e moderata tra pascoli ... |
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... e praterie d’alta quota |
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Da un’amena selletta si ha una bella veduta del Monte Gelàs con i suoi ormai miseri ghiacciai |
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Alle 7.30 giungo al Colle di Fenestrelle (m. 2463) che divide il Vallone della Barra da quello della Rovina; alle mie spalle il Gelàs e, davanti, la Cima dell'Oriol ... |
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... e l’imponente visione della Serra dell’Argentera. Una sporadica traccia appena accennata ma ben segnalata con numerosi ometti si inerpica ripida sulla destra tra roccette e pietrame e rimonta il crinale tenendosi sempre sul lato della Rovina; a poche decine di metri dalla vetta, si aggirano sulla sinistra i roccioni sommitali fino a incontrare un breve canalino (difficoltà EE/F) ... |
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... che sbuca esattamente sulla Punta di Fenestrelle (m. 2701, ore 8.10) |
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Grande panorama verso il Matto e sulla dirimpettaia Punta Ciamberline, ... |
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... sulla Val Gesso della Barra fino al Colle di Finestra, ... |
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... sul Clapier, la Maledia e il Gelàs, ... |
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... e sull’Argentera, ... |
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... il Baus e la Nasta |
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Al ritorno effettuo una variante che mi porta a discendere inizialmente il prativo e scosceso versante sud
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Dopo aver perso circa duecento metri di dislivello, con una serie di traversi a mezzacosta comincio a spostarmi gradualmente sulla destra alla ricerca di un passaggio praticabile che mi consenta di riguadagnare il tracciato della mulattiera |
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Due placidi stambecchi non mi degnano neppure di uno sguardo |
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A quota 2400 riprendo la mulattiera ... |
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... che, con una serie interminabile di svolte ... |
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... al cospetto della cima appena salita, ... |
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... mi riporta sul fondo del vallone |
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Non mi resta che intraprendere la lunghissima ed estenuante discesa lungo la rotabile ex militare che mi riporterà a San Giacomo. Essendoci pochi tornanti, poche sono le occasioni di accorciare il percorso: l’unica scorciatoia significativa si trova sotto il Passaggio di Peirastretta (nella foto) |
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Sotto il sole cocente incrocio un numero incredibile di escursionisti, sicuramente alcune centinaia, che salgono verso il Soria: una processione interminabile che pare quasi un pellegrinaggio e che mi accompagna, in senso contrario, ... |
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... fino alle baite di San Giacomo (ore 11.10) dove giungo decisamente provato e per la notte insonne e per lunghezza dell’itinerario |
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La gita, che si è rivelata ben più faticosa delle previsioni, è stata assai monotona nella parte bassa; molto bella invece nella parte superiore per l’ambiente selvaggio e per le vedute panoramiche davvero spettacolari |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps. Partenza da San Giacomo di Entracque (m. 1213) - strada sterrata che risale il Vallone della Barra - Gias Isterpis (m. 1381) - Garb della Siula (o “Piazzale dei Cannoni”, m. 1433) - Passaggio di Peirastretta (m. 1630) - bivio a destra per il Colle di Fenestrelle (palina segnaletica, m. 1761) - Colle di Fenestrelle (m. 2463) - svolta a destra e sporadica traccia segnata con ometti che risale il costone meridionale tenendosi sul lato del Vallone della Rovina - breve canalino roccioso (difficoltà EE/F) che sbuca direttamente sulla Punta di Fenestrelle (m. 2701). Al ritorno variante di discesa sul ripido e prativo versante sud fino a intercettare la mulattiera sotto il Colle di Fenestrelle (a quota 2400 circa). Poi stesso itinerario di salita fino a San Giacomo (con alcune scorciatoie) |