lemiegite
:
  home   /  data per data   /  i monti   /  gli anni '60  /   le traversate   /   lo sci  

HOME PAGE

www.escursioniliguria.it

Foto Mondolè 17 novembre 2017
Stefano, Roberto
Dalla “quasi estate” al “quasi inverno” nel giro di due settimane senza praticamente passare per l’autunno: l’intensa e rapida perturbazione di domenica 5 novembre ha depositato sulle Alpi Sud-occidentali un buon quantitativo di neve che il successivo abbassamento delle temperature e la progressiva diminuzione delle ore di luce ha in gran parte preservato e consolidato. Oggi la giornata è splendida con cielo limpido e aria frizzante: condizioni perfette per la prima ciaspolata della stagione. Partiamo (io e Roberto) dal piazzale delle seggiovie Rosso e Caudano di Prato Nevoso (m. 1550) alle 7.50 e risaliamo le piste da sci fino al Colle della Balma (m. 1883, ore 8.50)
Dalla “quasi estate” al “quasi inverno” nel giro di due settimane senza praticamente passare per l’autunno: l’intensa e rapida perturbazione di domenica 5 novembre ha depositato sulle Alpi Sud-occidentali un buon quantitativo di neve che il successivo abbassamento delle temperature e la progressiva diminuzione delle ore di luce ha in gran parte preservato e consolidato. Oggi la giornata è splendida con cielo limpido e aria frizzante: condizioni perfette per la prima ciaspolata della stagione. Partiamo (io e Roberto) dal piazzale delle seggiovie Rosso e Caudano di Prato Nevoso (m. 1550) alle 7.50 e risaliamo le piste da sci fino al Colle della Balma (m. 1883, ore 8.50)
Qui imbocchiamo la strada pastorale che taglia a mezzacosta i fianchi orientali del Mondolè ...
Qui imbocchiamo la strada pastorale che taglia a mezzacosta i fianchi orientali del Mondolè ...
... e la seguiamo, in leggera discesa, fin sotto il Dente del Seirasso; ...
... e la seguiamo, in leggera discesa, fin sotto il Dente del Seirasso; ...
... dopodichè, su buona neve compatta, ...
... dopodichè, su buona neve compatta, ...
... raggiungiamo l’ampia conca pascoliva del Gias Seirasso (m. 1926) ...
... raggiungiamo l’ampia conca pascoliva del Gias Seirasso (m. 1926) ...
... al centro del pittoresco anfiteatro dominato dalla cuspide rocciosa della Rocca dell’Inferno
... al centro del pittoresco anfiteatro dominato dalla cuspide rocciosa della Rocca dell’Inferno
Per candide distese immacolate ...
Per candide distese immacolate ...
... e scavalcando caratteristiche “dune” di neve, ...
... e scavalcando caratteristiche “dune” di neve, ...
... in un ambiente via via sempre più invernale e suggestivo, ...
... in un ambiente via via sempre più invernale e suggestivo, ...
... guadagniamo la dorsale di spartiacque Corsaglia-Ellero alla Colletta Seirasso (m. 2092, ore 10.20); in fondo, nel cielo azzurro, ci appare la vetta abbondantemente innevata del Mondolè
... guadagniamo la dorsale di spartiacque Corsaglia-Ellero alla Colletta Seirasso (m. 2092, ore 10.20); in fondo, nel cielo azzurro, ci appare la vetta abbondantemente innevata del Mondolè
Ai piedi del crestone meridionale leviamo le ciaspole, che ci sarebbero d’impiccio nell’ultimo tratto ripido, e calziamo prudenzialmente i ramponi per non doverli poi mettere magari in una situazione scomoda
Ai piedi del crestone meridionale leviamo le ciaspole, che ci sarebbero d’impiccio nell’ultimo tratto ripido, e calziamo prudenzialmente i ramponi per non doverli poi mettere magari in una situazione scomoda
In realtà l’unica insidia, se così si può chiamare, è rappresentata dai buchi nella neve, particolarmente subdoli poiché non visibili fin tanto che non ci si finisce dentro. Occorre essere bravi e fortunati a evitare le gibbosità apparentemente innocue del manto e a passare alla larga da massi e roccette affioranti intorno alle quali spesso le nevicate non riescono a colmare completamente ogni anfratto e cavità. Procediamo quindi con cautela verificando coi bastoncini la tenuta della neve prima di appoggiarci gli scarponi
In realtà l’unica insidia, se così si può chiamare, è rappresentata dai buchi nella neve, particolarmente subdoli poiché non visibili fin tanto che non ci si finisce dentro. Occorre essere bravi e fortunati a evitare le gibbosità apparentemente innocue del manto e a passare alla larga da massi e roccette affioranti intorno alle quali spesso le nevicate non riescono a colmare completamente ogni anfratto e cavità. Procediamo quindi con cautela verificando coi bastoncini la tenuta della neve prima di appoggiarci gli scarponi
In vetta al Mondolè (m. 2382, ore 11.40) niente vento e temperatura gradevole. Roberto è entusiasta e rivaluta appieno queste montagne alle spalle di Prato Nevoso che in passato ha sempre snobbato ritenendole, a torto, di scarso interesse escursionistico per la vicina presenza degli impianti da sci
In vetta al Mondolè (m. 2382, ore 11.40) niente vento e temperatura gradevole. Roberto è entusiasta e rivaluta appieno queste montagne alle spalle di Prato Nevoso che in passato ha sempre snobbato ritenendole, a torto, di scarso interesse escursionistico per la vicina presenza degli impianti da sci
Sgranocchiamo in piedi le nostre provviste ...
Sgranocchiamo in piedi le nostre provviste ...
... senza staccare gli occhi dal magnifico panorama che ci circonda: ...
... senza staccare gli occhi dal magnifico panorama che ci circonda: ...
... Argentera, ...
... Argentera, ...
... Monviso, ...
... Monviso, ...
... Artesina, ...
... Artesina, ...
... Mongioie, ...
... Mongioie, ...
... Antoroto, ...
... Antoroto, ...
... Marguareis
... Marguareis
Salutiamo due scialpinisti, saliti per la cresta est, che si accingono a scendere dalla parte opposta verso la Colla Bauzano ...
Salutiamo due scialpinisti, saliti per la cresta est, che si accingono a scendere dalla parte opposta verso la Colla Bauzano ...
... e iniziamo la discesa anche noi; inizialmente ricalcando scrupolosamente le nostre impronte per non rischiare di sprofondare in qualche buco; ...
... e iniziamo la discesa anche noi; inizialmente ricalcando scrupolosamente le nostre impronte per non rischiare di sprofondare in qualche buco; ...
... poi, sempre con i ramponi ai piedi (e le ciaspole sullo zaino), abbandoniamo il percorso fatto in salita ...
... poi, sempre con i ramponi ai piedi (e le ciaspole sullo zaino), abbandoniamo il percorso fatto in salita ...
... e ci buttiamo sulla sinistra giù per gli ampi e ripidi pendii, ...
... e ci buttiamo sulla sinistra giù per gli ampi e ripidi pendii, ...
... su pendenze a tratti anche sostenute, ...
... su pendenze a tratti anche sostenute, ...
... fino a incrociare la strada pastorale non lontano dalla Balma. Breve risalita nuovamente con le ciaspole ...
... fino a incrociare la strada pastorale non lontano dalla Balma. Breve risalita nuovamente con le ciaspole ...
 ... e infine discesa sulle piste appena fresate dai gatti ...
... e infine discesa sulle piste appena fresate dai gatti ...
... in vista dell’apertura di domani, sabato 18 novembre; anche Artesina e Limone apriranno: non ricordo un inizio di stagione tanto anticipato nelle stazioni del Basso Piemonte. Sempre parlando di ricordi, mi torna alla mente una gita bellissima fatta ben 35 anni fa, sempre qui al Mondolè, insieme ai miei genitori e al gruppo dell’U.L.E. Era il 30 ottobre 1982 e partimmo dal Colle del Prel; dopo la Balma trovammo la neve, abbondantissima. Avevo solo otto anni e nonostante la fatica e gli scarponcini completamente zuppi mi divertii un mondo e per la prima volta impugnai la piccozza. Tornando a oggi, siamo stati molto fortunati ad azzeccare l’accoppiata neve e sole veramente perfetta. Alle 14.25 facciamo ritorno alla macchina; abbiamo le gambe un po' indolenzite ma possiamo archiviare con piena soddisfazione la prima ciaspolata della stagione
lemiegite :   home   /  data per data   /  i monti   /  gli anni '60  /   le traversate   /   lo sci