Foto Dubasso e Armetta 2 gennaio 2018 |
Stefano |
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Prima gita dell’anno sulle montagne che cingono le spalle di Albenga in una giornata solare caratterizzata da un vento impetuoso e rafficato, soprattutto sul crinale tra il Dubasso e l’Armetta dove era concreto il rischio di finire gambe all'aria. Parto alle 8.40 dalla località di Madonna del Lago (m. 1008, 3 km sopra il paese di Alto in Val Pennavaira) ... |
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... e mi incammino lungo il bel sentiero segnato con un triangolo rosso che sale tra faggi ... |
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... e pinnacoli rocciosi ... |
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... in un ambiente alquanto aspro e pittoresco |
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Un po’ di ghiaccio sotto il Dubasso non crea particolari problemi |
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In compenso la cima (m. 1538, ore 10.15) è spazzata da una tramontana fortissima che quasi mi impedisce di utilizzare la macchina fotografica; mi copro con tutto quello che ho ... |
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... e mi dirigo spedito verso il Colle San Bartolomeo d’Ormea (m. 1439) ... |
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... dove gli abeti e i larici offrono una certa protezione |
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Al Pian del Colle (m. 1481) una raffica improvvisa mi prende nella schiena e quasi mi butta giù faccia in avanti: i bastoncini sono provvidenziali e riesco a tener saldo l’equilibrio |
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Poi il vento scema un po’ ... |
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... per ripresentarsi con rinnovato vigore sull’anticima orientale dell’Armetta |
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Percorro con circospezione il piccolo altipiano sommitale ... |
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... e alle 11.40 raggiungo il bel pilone in pietra (m. 1739). Qui stranamente la tramontana giunge più attenuata ... |
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... mentre la sento ululare furiosa solo poche decine di metri sotto di me e infrangersi contro i roccioni che sbalzano giù verso il Tanaro: sembra il passaggio di un treno in corsa
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Il panorama in compenso è superbo e si distingue nitidamente la Corsica: nitida agli occhi umani, anche ai miei non particolarmente performanti, ma non abbastanza per l’obiettivo della macchina fotografica che non riesce a immortalarla in una foto che sia perlomeno accettabile
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A Cà del Cian incontro una signora che ha rinunciato alla vetta dopo essere stata scaraventata per terra da una raffica; ci salutiamo e prendo la via del ritorno |
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Al margine inferiore della conca pascoliva che si distende sotto il Colle San Bartolomeo d’Ormea, ...
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... imbocco la bella mulattiera inizialmente segnata con un triangolo rosso (e, dalle Case Fontane, con un quadrato rosso). Infine, dopo una piacevole discesa dapprima nella faggeta ... |
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... e poi a mezzacosta giù per un declivio panoramico, ... |
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... alle 13.40 faccio ritorno a Madonna del Lago, con il suo ameno specchio d’acqua in parte ghiacciato ...
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... e l’antico santuario del XVII secolo. Qui niente più vento ma solo il gradevole tepore del sole e una pace e un silenzio che rinfrancano lo spirito |
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Il tracciato dell’escursione rilevato con il gps (l’anello è stato percorso in senso antiorario). Partenza dalla località Madonna del Lago (m. 1008, 3 km sopra Alto in Val Pennavaira) - salita al Dubasso per il Vallone del Rio Croso (segnavia: triangolo rosso) - Monte Dubasso (m. 1538) - Colle San Bartolomeo d’Ormea (m. 1439) - Casa di Pian del Colle (o Cà del Cian, m. 1481) - anticima orientale dell’Armetta - Monte Armetta (m. 1739). Al ritorno stesso itinerario fino al Colle San Bartolomeo d’Ormea - Case Fontane (m. 1161) - Madonna del Lago |