Foto Besimauda 24 gennaio 2018 |
Stefano, Roberto |
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Gita con le ciaspole alla Bisalta (o Besimauda, in alto a sinistra) in una giornata mite e soleggiata. Neve non bellissima: dura - per non dire ghiacciata - in basso nel bosco, compatta e quasi primaverile nella parte mediana, e infine cotta dal sole sui pendii sommitali. Partiamo (io e Roberto) molto presto, alle 7.35, dall’area attrezzata de Le Meschie (m. 1095, circa 2 km sopra Pradeboni all’imbocco della Val Pesio) e ci incamminiamo lungo la stradina che porta agli alpeggi del Morteis e del Pravinè. Dopo il ponticello sul Rio Grosso imbocchiamo a destra il sentiero che si innalza deciso nel bosco (palina e segni bianco-rossi), ... |
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... per ritrovare poi la pista forestale alla Sella Morteis (m. 1450) dove ci accolgono i primi raggi di sole. Tagliamo ancora un tornante della strada ... |
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... e la seguiamo, in leggera ascesa, ... |
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... fino alla palina segnaletica che indica lo stacco del sentiero per la Besimauda |
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Un’ottima traccia a zigzag ... |
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... ci consente una progressione agevole e redditizia su per la Costa della Mula |
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La neve, quasi da ramponi fino alla Sella Morteis, è ora compatta e trasformata, ... |
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... appena un po’ marcia in superficie nei tratti esposti a sud |
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Passiamo accanto al Gias Pravinè Soprano (m. 1819) adagiato su una spalla quasi pianeggiante ... |
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... e proseguiamo, ... |
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... su pendenze via via più marcate, ... |
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... verso le pendici del gran cono sommitale |
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Inizia ora la parte più ripida e meno adatta alle ciaspole: ... |
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... è solo per pigrizia che noi cerchiamo di tenerle fino in cima a costo di procedere tutti sbilenchi; fin quando, su un traverso tra massi affioranti, ci troviamo costretti a toglierle |
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Risaliamo gli ultimi metri scalciando la neve con le punte degli scarponi perché, sempre per pigrizia, non abbiamo neanche voglia di mettere i ramponi ... |
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... e alle 10.35, dopo tre ore esatte di cammino, giungiamo in vetta alla Besimauda (m. 2231) |
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A sud corre l’aspra e severa dorsale che collega la Bisalta al più alto Costa Rossa ... |
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... mentre una foschia densa e lattiginosa si insinua tra le pieghe della Val Pesio come il mare nei fiordi norvegesi |
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Per la discesa scegliamo un percorso diverso e dopo il primissimo tratto in comune, fatto saggiamente con i ramponi, ... |
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... ci lanciamo giù lungo gli assolati e sostenuti pendii che guardano a sud-est ... |
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... e che sfociano, assai più in basso, ... |
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... su quella che sembra un’immensa pista da sci; ... |
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... ancora un po’ di divertente discesa ... |
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... e arriviamo a incrociare la stradina tra il Gias Pravinè Sottano e la Costa della Mula |
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Da qui tranquillo ritorno alla Sella Morteis ... |
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... dove siamo obbligati a rimetterci i ramponi ... |
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... per affrontare l’ultimo tratto nel bosco: la neve, che non ha quasi preso sole in tutto il giorno, è rimasta dura come il marmo e con le ciaspole rischieremmo seriamente di farci male |
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Alle 13.40 facciamo ritorno a Le Meschie ... |
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... dove concludiamo questa gita bellissima e un po' avventurosa, forse non troppo adatta alle ciaspole ma sicuramente di grande soddisfazione |