Foto giro delle Saline (e cima) 17 giugno 2018 |
Stefano |
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Alle prime luci dell’alba (ore 5.35) inizio da Carnino Superiore (m. 1397) il giro integrale del complesso carsico delle Saline, un anello di circa 20 km e 1900 metri di dislivello compresa la salita alla vetta |
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Fin dal principio imprimo un ritmo di marcia molto sostenuto, tant’è che in un’ora sono già al Passo delle Mastrelle (m. 2023, ore 6.35) |
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Umide correnti da nord accarezzano rudemente il crinale al Colle del Pas (m. 2342, ore 7.15) apportando foschia e nuvolaglia che il sole, ancora timido e basso, fatica a dissolvere |
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Con una rapida “scivolata” su nevaio ... |
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... raggiungo nel versante opposto le sponde del piccolo Lago Rataira (m. 2171); ... |
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... passo poi sotto Porta Sestrera ... |
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... e scendo ancora, su un sentiero bellissimo, ...
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... verso la suggestiva conca del Biecai |
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Il lago è ancora pieno grazie all'ingente massa d'acqua di fusione delle nevi: l'anno scorso, di questa stagione, era già asciutto. La sua natura effimera è legata al terreno carsico e permeabile su cui poggia: l'acqua filtra nel sottosuolo determinandone, in estate, il completo svuotamento |
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Varcata Porta Biecai (m. 2000 circa, in alto nella foto), discendo il ripido gradone che raccorda l'anfiteatro superiore ... |
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... al sottostante fondovalle sopra il Pian Marchisio e, attraverso macchie di rododendri in fiore, ...
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... raggiungo il bel Rifugio Mondovì (m. 1761, ore 8.35) ... |
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... sormontato dalla Punta Havis De Giorgio |
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Mi aspettano ancora 900 metri di dislivello ...
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... e, dopo una brevissima sosta, riprendo il cammino con rinnovato vigore |
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Seguo per un buon tratto la strada pastorale che conduce al Gias Gruppetti ... |
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... e che attraversa l'amena conca pascoliva rigata qua e là dalle sorgenti dell'Ellero |
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Poi imbocco sulla destra la mulattiera (antica Via del Sale) che rimonta le balze prative al cospetto del versante più pittoresco delle Saline, quello roccioso che guarda a nord-est
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Al Passo delle Saline (m. 2174, ore 9.35) ... |
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... la tentazione di tirare giù dritto per Carnino è forte; ma non si può girare attorno a un monte per ore e non salirci sopra; per dirla alla D'Annunzio, la gita ne risulterebbe "mutilata" |
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Gli oltre 400 metri di dislivello che separano il passo dalla cima sono i più duri della giornata: per dirla questa volta alla Pantani, più si va forte in salita, meno tempo ci si impiega e minore è la durata della fatica; ... |
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... e così accelero impegnandomi in una sorta di cronoscalata |
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Sbuco in vetta (m. 2612) alle 10.05, esattamente 4 ore e 30 minuti dopo la partenza: una gran bella tirata! Le nuvole non mi disturbano, sono molto soddisfatto; ... |
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... anche perché, nel maggio 2012, feci esattamente lo stesso giro e impiegai 4 ore e 50 per arrivare in vetta: pur di sei anni più vecchio, sono riuscito a migliorarmi di una ventina di minuti |
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Per tornare giù a Carnino scelgo la variante che porta direttamente al Gias delle Saline: non quella del Colle degli Arpetti (segni bianco-rossi) ... |
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... ma quella più suggestiva che passa sotto la parete sud. Vecchie tacche arancioni ormai sbiadite scendono a lato del canalino ... |
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... per perdersi poi, poco più in basso, tra i massi erratici staccatisi dalla montagna e rotolati giù in chissà quali tempi remoti |
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Proseguo a vista per ripidi prati ... |
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... fino al Gias delle Saline (m. 2000) dove incrocio la mulattiera segnata; ... |
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... da qui classica discesa su Carnino passando per la "croce Pastorelli" e per la Gola delle Saline |
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Alle 11.45 raggiungo la borgata inferiore (m. 1387) e, 10 minuti dopo, sono di ritorno all'auto a Carnino Superiore: in totale 6 ore e 20 minuti di cammino, con ritmo a tratti molto sostenuto, per un giro bellissimo, molto faticoso e di grande soddisfazione |