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Foto Testa di Malinvern 11 agosto 2018
Stefano
Salita al Malinvern dal Vallone di Ciastiglione, luogo ameno e incantevole nonostante la presenza delle piste e degli impianti di risalita. Già “terra di caccia” di Vittorio Emanuele II, restò possedimento del Regno di Sardegna e poi del Regno d’Italia anche dopo la cessione della Contea di Nizza (e della Savoia) nel 1860: il confine venne tracciato molto più a valle dell’attuale stazione sciistica di Isola 2000 e precisamente alla confluenza con il Vallone della Guercia che scende giù dal Passo di Collalunga. Con il Trattato di Pace del 1947, come tutti i territori italiani che si trovavano al di là della cresta alpina, anche il Vallone di Ciastiglione passò definitivamente alla Francia. Il viaggio in macchina è molto lungo; da Tiglieto ho impiegato quattro ore esatte: un’ora da Vinadio a Isola 2000 lungo la tortuosa ma suggestiva salita del Colle della Lombarda. Questa strada altro non è che la vecchia “militare” che collegava Pratolungo, sul fondovalle Stura, alle numerose caserme e ai sistemi difensivi della Lombarda, di Ciastiglione e della Merciera. A Isola 2000 è ben evidente lo “stacco” tra la “militare” italiana (che da qui risaliva al Colle della Merciera) e la nuova strada che scende a Isola, più larga, aperta dai Francesi all’inizio degli anni settanta in funzione della nascente stazione sciistica. I rifornimenti con le prime linee erano assicurati anche da un’imponente teleferica in più tronchi che partiva da Pratolungo: salendo in macchina si notano ancora i ruderi delle stazioni intermedie. Presso un ampio slargo di fronte all’Hotel “Chalet Marano” (m. 2100 circa) inizia il sentiero per i Laghi di Terra Rossa e per la Bassa del Druos. Alle 7 in punto mi metto in cammino. L’aria è finalmente fresca e asciutta dopo giorni d’afa e di instabilità pomeridiana e la giornata si preannuncia splendida. Salgo dapprincipio in un bel lariceto per tagliare poco più in alto una pista da sci; dall’altra parte della pista una palina in legno indica la ripresa del sentiero ...
Salita al Malinvern dal Vallone di Ciastiglione, luogo ameno e incantevole nonostante la presenza delle piste e degli impianti di risalita. Già “terra di caccia” di Vittorio Emanuele II, restò possedimento del Regno di Sardegna e poi del Regno d’Italia anche dopo la cessione della Contea di Nizza (e della Savoia) nel 1860: il confine venne tracciato molto più a valle dell’attuale stazione sciistica di Isola 2000 e precisamente alla confluenza con il Vallone della Guercia che scende giù dal Passo di Collalunga. Con il Trattato di Pace del 1947, come tutti i territori italiani che si trovavano al di là della cresta alpina, anche il Vallone di Ciastiglione passò definitivamente alla Francia. Il viaggio in macchina è molto lungo; da Tiglieto ho impiegato quattro ore esatte: un’ora da Vinadio a Isola 2000 lungo la tortuosa ma suggestiva salita del Colle della Lombarda. Questa strada altro non è che la vecchia “militare” che collegava Pratolungo, sul fondovalle Stura, alle numerose caserme e ai sistemi difensivi della Lombarda, di Ciastiglione e della Merciera. A Isola 2000 è ben evidente lo “stacco” tra la “militare” italiana (che da qui risaliva al Colle della Merciera) e la nuova strada che scende a Isola, più larga, aperta dai Francesi all’inizio degli anni settanta in funzione della nascente stazione sciistica. I rifornimenti con le prime linee erano assicurati anche da un’imponente teleferica in più tronchi che partiva da Pratolungo: salendo in macchina si notano ancora i ruderi delle stazioni intermedie. Presso un ampio slargo di fronte all’Hotel “Chalet Marano” (m. 2100 circa) inizia il sentiero per i Laghi di Terra Rossa e per la Bassa del Druos. Alle 7 in punto mi metto in cammino. L’aria è finalmente fresca e asciutta dopo giorni d’afa e di instabilità pomeridiana e la giornata si preannuncia splendida. Salgo dapprincipio in un bel lariceto per tagliare poco più in alto una pista da sci; dall’altra parte della pista una palina in legno indica la ripresa del sentiero ...
... che si innalza a svolte tra prati, larici e rocce. A quota 2380 incrocio la grande mulattiera militare che collega il Druos al Colle della Merciera: prendo il ramo di sinistra e dopo una serie di tornanti ...
... che si innalza a svolte tra prati, larici e rocce. A quota 2380 incrocio la grande mulattiera militare che collega il Druos al Colle della Merciera: prendo il ramo di sinistra e dopo una serie di tornanti ...
... raggiungo il Lago Inferiore di Terra Rossa (m. 2417)
... raggiungo il Lago Inferiore di Terra Rossa (m. 2417)
La mulattiera disegna ora un grande arco ...
La mulattiera disegna ora un grande arco ...
... sopra il Lago Superiore di Terra Rossa (m. 2452) ...
... sopra il Lago Superiore di Terra Rossa (m. 2452) ...
... per risalire poi, con maggior decisione, le immense colate di sfasciumi ...
... per risalire poi, con maggior decisione, le immense colate di sfasciumi ...
... e guadagnare così la cresta di spartiacque Tinea-Gesso alla Bassa del Druos (m. 2628, confine Francia-Italia, ore 8.25)
... e guadagnare così la cresta di spartiacque Tinea-Gesso alla Bassa del Druos (m. 2628, confine Francia-Italia, ore 8.25)
Varcato l’intaglio del Druos, vengo accolto da un gradito tepore e da un bel sole rigenerante
Varcato l’intaglio del Druos, vengo accolto da un gradito tepore e da un bel sole rigenerante
Da qui alla Testa di Malinvern l’itinerario è in comune con la “normale” che sale da Terme di Valdieri: ...
Da qui alla Testa di Malinvern l’itinerario è in comune con la “normale” che sale da Terme di Valdieri: ...
... prima il facile canalino ben incassato tra le rocce (difficoltà EE); ...
... prima il facile canalino ben incassato tra le rocce (difficoltà EE); ...
... poi una buona traccia segnata con tacche rosse ...
... poi una buona traccia segnata con tacche rosse ...
... che rimonta tra massi e detriti il ripido pendio terminale
... che rimonta tra massi e detriti il ripido pendio terminale
Alle 9.15 sono in vetta (m. 2939): la giornata è tersa come raramente è capitato in questa estate ...
... e il panorama è sconfinato
... e il panorama è sconfinato
Da una parte i Laghi di Terra Rossa e la testata del Vallone di Ciastiglione; ...
Da una parte i Laghi di Terra Rossa e la testata del Vallone di Ciastiglione; ...
... dall’altra la Valle Scura con i suoi magnifici laghi e la mulattiera, a tratti lastricata, che porta alla Caserma Longà
... dall’altra la Valle Scura con i suoi magnifici laghi e la mulattiera, a tratti lastricata, che porta alla Caserma Longà
Ritornato alla Bassa del Druos, ...
Ritornato alla Bassa del Druos, ...
... inizio una tranquilla discesa sul medesimo percorso dell’andata ...
... inizio una tranquilla discesa sul medesimo percorso dell’andata ...
... con l’anfiteatro dei Laghi di Terra Rossa finalmente inondato dal sole
... con l’anfiteatro dei Laghi di Terra Rossa finalmente inondato dal sole
In lontananza si notano gli impianti con le piste da sci che però non guastano troppo il paesaggio; alle loro spalle si staglia il Monte San Salvatore che prima della guerra costituiva un importante riferimento per la topografia militare in quanto punto di giunzione tra due Settori di Copertura del Vallo Alpino affidati alla G.A.F. (II Settore “Alta Roja-Gessi” e III Settore “Stura”)
In lontananza si notano gli impianti con le piste da sci che però non guastano troppo il paesaggio; alle loro spalle si staglia il Monte San Salvatore che prima della guerra costituiva un importante riferimento per la topografia militare in quanto punto di giunzione tra due Settori di Copertura del Vallo Alpino affidati alla G.A.F. (II Settore “Alta Roja-Gessi” e III Settore “Stura”)
La relazione della gita finisce qui: ora lascio spazio alle immagini che “raccontano” meglio delle mie didascalie la bellezza di questo luogo (a me è piaciuto tantissimo). Alla macchina arriverò alle 11.30, per una volta tanto “quasi” riposato, rilassato e contento di aver visto un posto nuovo
La relazione della gita finisce qui: ora lascio spazio alle immagini che “raccontano” meglio delle mie didascalie la bellezza di questo luogo (a me è piaciuto tantissimo). Alla macchina arriverò alle 11.30, per una volta tanto “quasi” riposato, rilassato e contento di aver visto un posto nuovo
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza dal parcheggio dell'Hotel "Chalet Marano" di Isola 2000 (m. 2100 circa, palina segnaletica, 5 km sotto il Colle della Lombarda sul versante francese) - attraversamento pista da sci - sentiero che risale tra radi larici l'Alto Vallone di Ciastiglione - innesto in mulattiera militare Colle della Merciera-Druos (m. 2380) - Lago Inferiore di Terra Rossa (m. 2417) - Lago Superiore di Terra Rossa (m. 2452) - Bassa del Druos (m. 2628, confine Francia-Italia) - canalino (difficoltà EE) - Testa di Malinvern (m. 2939). Ritorno per lo stesso itinerario di salita
Il tracciato dell'escursione rilevato con il gps. Partenza dal parcheggio dell'Hotel "Chalet Marano" di Isola 2000 (m. 2100 circa, palina segnaletica, 5 km sotto il Colle della Lombarda sul versante francese) - attraversamento pista da sci - sentiero che risale tra radi larici l'Alto Vallone di Ciastiglione - innesto in mulattiera militare Colle della Merciera-Druos (m. 2380) - Lago Inferiore di Terra Rossa (m. 2417) - Lago Superiore di Terra Rossa (m. 2452) - Bassa del Druos (m. 2628, confine Francia-Italia) - canalino (difficoltà EE) - Testa di Malinvern (m. 2939). Ritorno per lo stesso itinerario di salita
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